Il nuovo studio dell'Osservatorio Oipe in collaborazione con Fondazione Banco dell'energia

In Italia ci sono 2 milioni di famiglie in povertà energetica. E’ il dato che emerge dall’aggiornamento dello studio ‘Evoluzione della povertà energetica in Italia‘, realizzato dall’Osservatorio italiano povertà energetica(Oipe), e presentato in collaborazione con Fondazione Banco dell’energia a Roma.

Secondo il nuovo documento – che si concentra sull’andamento della povertà energetica nel nostro Paese nel 2022, basandosi sugli ultimi dati Istat disponibili – le famiglie in povertà energetica sono il 7,7% del totale. Aumenta poi la povertà energetica tra le fasce medie della popolazione mentre diminuisce tra le famiglie nelle fasce più deboli.

“La riduzione della povertà energetica nel 2022 va interpretata in un contesto di ingenti sussidi concessi dal governo e di interventi transitori su fiscalità e componenti tariffarie dei prodotti energetici – dice Paola Valbonesi, presidente dell’Oipe – non è una politica sostenibile nel medio termine ed è necessario che si organizzi, al più presto, una strategia di contrasto al fenomeno”.

Il picco di povertà energetica – viene spiegato – è “in Calabria“, con il 22,4%, dove “più di 1 famiglia su 5 non riesce ad accedere ad un paniere minimo di beni e servizi energetici”. La Toscana e le Marche hanno la percentuale più bassa con il 4,5%. Si riducono le famiglie in povertà energetica nelle Isole e nel Centro; il livello è stabile al Nord. La concentrazione è più elevata nei piccoli centri e nelle aree suburbane.

Nel 2022 la spesa energetica è aumentata di 500 euro rispetto all’anno precedente, arrivando a una media – tra elettricità e riscaldamento – a 1.915 euro. Un incremento del 32% – rileva l’Oipe – a fronte di prezzi al consumo che sono cresciuti del 50% per l’elettricità e del 34,7% per il gas.

“Le azioni messe in campo sia dal governo sia dagli operatori sociali negli ultimi anni hanno prodotto dei risultati incoraggianti – conclude Roberto Tasca, presidente del Banco dell’energia – tuttavia l’attenzione di istituzioni e società civile deve necessariamente rimanere alta. Come Banco dell’energia proseguiremo nel nostro impegno per contribuire a contrastare la povertà energetica“.

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