L'azienda italiana presenta il frutto della ricerca, dello sviluppo, e della filiera tecnologica sul Mater-Bi

Vaschette alimentari e capsule per il caffè. Su questi due fronti, arrivano nuove soluzioni per il riciclo, anche per il compostaggio a casa. Le ha presentate Novamont all’edizione 2024 di Marca, la manifestazione fieristica della Distribuzione moderna organizzata (Dmo) che si è svolta a Bologna. Le due soluzioni – viene spiegato dall’azienda che ha la sua sede principale a Novara – sono “il frutto della ricerca e dello sviluppo sui materiali compostabili Mater-Bi“.

Novamont è impegnata da sempre nello sviluppo di prodotti biodegradabili e compostabili – dichiara Alberto Castellanza, direttore Markets and products development di Novamont – e ciò si concretizza da un lato attraverso investimenti e ricerca in innovazione dall’altro mediante la creazione di una filiera industriale altamente tecnologica, in una logica di partnership per offrire soluzioni concrete nel campo dell’imballaggio alimentare”.

Con i nuovi gradi di Mater-Bi – rileva Novamont – “sarà possibile realizzare film per la termolaminazione (liner) e la termosaldatura di vaschette alimentari in cellulosa con molteplici performance tecniche e verso un minor impatto ambientale: impermeabilizzazione del contenitore (senza l’utilizzo di Pfas), termoresistenza, barriera ai gas per confezionamento in atmosfera modificata e shelf-life prolungata (la ‘vita commerciale del prodotto’, cioè il tempo che intercorre tra la produzione e il consumo dell’alimento), apertura facilitata, compostabilità industriale e domestica, riciclabilità nella filiera della carta”.

Inoltre, grazie alla collaborazione con G. Mondini spa – azienda che produce macchine e linee complete per il confezionamento alimentare – Novamont può offrire all’industria alimentare soluzioni di imballaggio “su misura e un pacchetto di servizi aggiuntivi quali, per esempio, sviluppo dei manufatti, prove di validazione tecnica, valutazione delle performance ambientali, test di compostabilità secondo la norma EN 13432 e strumenti per la comunicazione ambientale”.

I nuovi gradi di Mater-Bi consentono “la produzione di varie tipologie di capsule compostabili, con tre tecnologie di trasformazione e diversi livelli di barriera all’ossigeno in grado di rispondere alle differenti esigenze del mercato: capsule in Mater-Bi stampate a iniezione; capsule in Mater-Bi termoformate; capsule in polpa di cellulosa termolaminata con film (liner) in Mater-Bi, riciclabili anche in compostaggio domestico”.

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