In particolare vaccini e no vax sono "preponderanti a discapito delle tematiche sulla sostenibilità". Questo il bilancio del rapporto 'Eco Media 2021' sulla copertura delle notizie su ambiente e sviluppo sostenibile da parte dei media italiani

Il Covid continua a essere il tema centrale dei media italiani. In particolare vaccini e no vax sono “preponderanti a discapito delle tematiche sulla sostenibilità”. Questo il bilancio del rapporto ‘Eco Media 2021’ sulla copertura delle notizie su ambiente e sviluppo sostenibile da parte dei media italiani, messo a punto da Pentapolis institute Ets, con la collaborazione scientifica dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino.
Ci sono anche alcune notizie di attualità – spiega il rapporto – a tenere banco, come per esempio la crisi in Afghanistan; l’ambiente è tornato “in primo piano in concomitanza a catastrofici eventi climatici in Europa, come quelli in Germania e Belgio, e in Italia, soprattutto in Sicilia durante l’estate”.
   Il progetto si avvale dell’adesione del presidente della Repubblica, della collaborazione con l’Ordine dei giornalisti e della Federazione italiana editori giornali, del patrocinio di ministero della Transizione ecologica, dell’Enea e dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra); e la partecipazione tra gli altri di ASviS e Cittadinanzattiva, oltre al sostegno di Enel, Novamont e Terna.
   Dal punto di vista metodologico, sono state individuate dodici parole chiave, di cui dieci affini alla sfera dell’ambiente più in generale. Per l’analisi dei telegiornali, si è proceduto invece annotando le parole chiave, e analizzando in quale settore (politica, economia, salute, cultura, spettacolo, sport) si trovassero. Tra i telegiornali monitorati, il Tg5 è quello che ha fatto emergere un interessamento costante e sistematico alle tematiche ambientali, mentre il Tg3 ha posto maggior attenzione al tema durante l’estate, e per Sky Tg24 ambiente fa rima con economia e mobilità sostenibile. Tg1 e Tg2000 vengono monopolizzate dal coronavirus, mentre il Tg di La7 dedica buona parte del suo spazio informativo al tema Covid, affrontando la tematica ambientale in ottica europea. Per il web, su Repubblica le tematiche ambientali sono quasi sempre presenti; il Corriere della Sera dedica molto spazio all’economia legata al Covid, così come Il Sole 24 Ore.
 Nei giornali radio di Rtl e Rai Radio1, la parola vaccini è la più presente. I temi ambientali non hanno mai una parte a sé, come li hanno invece la politica interna o estera o lo sport, e fuori da tre eventi particolari le parole chiave per l’ambiente vengono nominate solamente in altre tre occasioni, per un totale di sei giorni su sedici (poco più di un quarto).
Il Pnrr e la designazione di un ministero della Transizione ecologica non hanno portato l’attenzione che ci si aspettava sul tema del cambiamento climatico e dell’ambiente. Anche sui social i giornali scelgono di puntare su Covid e vaccini, ed è quasi del tutto assente la tematica ambientale.
C’è un’analisi dei profili social – Instagram, facebook e twitter – dei quotidiani oggetto d’indagine. Nel complesso, quelli che parlano più di clima, ambiente e inquinamento sui social sono il Corriere della Sera (con 22 occorrenze), Fatto Quotidiano (con 21), mentre se ne occupano meno il Giornale (con solo due occorrenze). Nel mezzo stanno il Sole 24 ore (con 18 occorrenze) e Repubblica (con 17).
Dal rapporto emerge – osserva Massimiliano Pontillo, presidente di Pentapolis group – che “l’informazione legata all’ambiente e alle criticità che esso pone al futuro del Pianeta e dell’umanità, purtroppo, tende ad avere ancora un ruolo piuttosto marginale. Rispetto a 10 anni fa, è senz’altro cresciuto in termini quantitativi ma il green tende ad essere ancora spettacolarizzato e non viene percepito nelle forti attinenze con il sistema produttivo. E’ fondamentale che le tematiche di sostenibilità abbiano uno spazio più ampio, visibile e costante che possa alimentare un circolo emulativo virtuoso generale e non siano solo relegate alle emergenze, al meteo e ai disastri naturali”.

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