Il nuovo rapporto di Trasport & environment: il mercato delle auto elettriche è a rischio. I traguardi fissati nella Ue sono troppo modesti. In assenza di nuove e ambiziose regole gli europei acquisteranno 18 milioni di veicoli elettrici in meno da qui alla fine del decennio".

Per rispettare i target sul clima il settore auto dovrebbe tagliare le emissioni dell’80% al 2030. Lo afferma Trasport & environment in un nuovo rapporto, facendo presente il mercato delle auto elettriche è a rischio, e che senza politiche ambiziose, che al momento mancano in Ue, andranno buttati 10 anni di sforzi.
   Secondo T&E servono “politiche ambiziose o rischiamo di sprecare un decennio; i traguardi attualmente fissati nella Ue sono troppo modesti. Per rispettare gli obiettivi climatici, il settore automotive deve tagliare le emissioni dell’80% entro il 2030. In assenza di nuove e ambiziose regole gli europei acquisteranno 18 milioni di veicoli elettrici in meno da qui alla fine del decennio”.
   E’ per questo che “il mercato europeo dell’auto elettrica rischia di andare incontro allo stallo a fronte di obiettivi europei di decarbonizzazione per il settore automotive troppo poco ambiziosi. Tra il 2022 e il 2030 i cittadini della Ue potrebbero acquistare infatti 18 milioni di auto elettriche in meno rispetto a quanto previsto dai piani di produzione dei produttori, generando emissioni extra per 55 milioni di tonnellate di CO2. Un ammontare superiore alla quota annuale di gas serra rilasciati da tutte le auto circolanti in Spagna“.
   In base alle norme in vigore, “i produttori devono garantire un taglio delle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli pari al 15% nel 2025 e al 37,5% entro il 2030. Ma la successiva proposta ‘Fit for 55’ della commissione Europea ha alzato il target di fine decennio a quota -55% ipotizzando il phase-out (-100%) nel 2035, per riflettere l’accresciuta ambizione climatica”.
   Secondo le stime di T&E “il target del 2025, a conti fatti, potrebbe essere raggiunto addirittura con due anni di anticipo. Un chiaro segnale della debolezza dell’obiettivo prefissato. Ed è proprio la modestia dello sforzo richiesto al comparto trasporti a mettere in crisi i piani nazionali di mitigazione climatica che, per l’Italia, impongono un taglio delle emissioni totali pari al 43,7% da qui al 2030”.

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