Dopo gli sfoghi di Ultimo, anche il trio dice la sua su quanto accaduto in sala stampa dopo la fine del Festival

Dopo gli sfoghi di Ultimo, anche i ragazzi de Il Volo dicono la loro su quanto accaduto in sala stampa dopo la fine del Festival di Sanremo, quando alcuni giornalisti hanno rivolto alcuni insulti ai tre, non essendo d'accordo sul loro arrivo sul podio. "Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto. Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come 'merde', 'vaffanculo', 'in galera', che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio. Queste persone non hanno portato gloria all'ordine che rappresentano, il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale", scrivono su Instagram Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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"In 10 anni – aggiungono – abbiamo ricevuto molte critiche sulla nostra musica, sul genere che cantiamo, siamo stati accusati di essere arroganti e spocchiosi. Non abbiamo mai dato importanza a tutto ciò, anche perché, fortunatamente, abbiamo sostenitori che ci supportano quotidianamente e amano quello che facciamo. Ma quando vediamo dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere nostri genitori (molti anche nostri nonni), ci dà molto fastidio. Fastidio perché ogni artista deve avere il proprio spazio di espressione musicale".

"Essere chiamati 'merde' o vedere qualcuno che sbraita 'in galera' solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita – concludono – è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma sopratutto nei confronti della libertà di espressione. La musica dovrebbe essere libertà non motivo d'insulto!".

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