Le dichiarazioni del tycoon: "Potremmo affidare la ricostruzione ad altri stati del Medioriente ma l'impegno è non far tornare Hamas"

Donald ha ribadito la sua volontà di prendere il controllo su Gaza: il presidente americano vuole acquistare e controllare l’enclave palestinese in modo tale che Hamas non possa più avere potere d’azione. Il tycoon ha parlato del suo piano con i giornalisti a bordo dell’Air Force One mentre si recava al Super Bowl (la finale è stata poi vinta dai Philadephia Eagles).

Trump: “Nel piano non c’è diritto dei palestinesi a tornare”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il popolo palestinese non avrà alcun diritto di ritorno a Gaza in base al suo piano che prevede che gli Stati Uniti “prendano il controllo” del territorio. Lo ha detto in un’intervista con Bret Baier di Fox News Channel. “No, non ce lo avrebbero, perché avranno alloggi molto migliori”, ha risposto Trump alla domanda se il popolo palestinese avrebbe avuto il diritto di tornare, “in altre parole, sto parlando di costruire un posto permanente per loro”. 

Donald Trump parla con i reporters a bordo del Air Force One
Donald Trump parla con i giornalisti a bordo del Air Force One

Trump: “Mi impegno a comprare e possedere Gaza”

“Mi impegno a comprare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la ricostruzione, potremmo darla ad altri Stati del Medio Oriente per costruirne alcune sezioni. Altre persone potrebbero farlo sotto i nostri auspici. Ma ci impegniamo a prendercela, a occuparla e a fare in modo che Hamas non torni indietro”, ha dichiarato Trump come riporta Associated Press. “Quel posto è un cantiere di demolizione. Il resto sarà demolito”, ha poi aggiunto il presidente americano sostenendo che le nazioni arabe accetteranno di accogliere i palestinesi dopo aver parlato con lui e ha insistito sul fatto che i palestinesi lasceranno Gaza se avranno la possibilità di scegliere.

Trump: “I palestinesi non vogliono tornare a Gaza”

Secondo Trump i palestinesi “non vogliono tornare a Gaza”. “Se potessimo dare loro una casa in una zona più sicura, l’unica ragione per cui parlano di tornare a Gaza è che non hanno alternative. Quando avranno un’alternativa, non vorranno tornare a Gaza”, ha continuato il tycoon che ha poi dichiarato che sta perdendo la pazienza per via della gestione dell’accordo dopo aver visto gli ostaggi emaciati rilasciati questa settimana. “Ho visto gli ostaggi tornare oggi e sembravano sopravvissuti all’Olocausto. Erano in condizioni orribili. Erano emaciati. Sembravano i sopravvissuti all’Olocausto di molti anni fa, e non so per quanto ancora potremo sopportarlo”, ha detto.

L’apertura di Israele e il vertice arabo del 27 febbraio

Facendo eco alle parole del capo della Casa Bianca, nelle ultime ore Israele ha espresso apertura all’idea di reinsediare altrove la popolazione di Gaza . “Una visione rivoluzionaria e creativa”, ha detto Netanyahu parlando di questa opzione al suo gabinetto domenica. Hamas, i palestinesi e gran parte del mondo l’hanno invece respinta. Nel frattempo, l’Egitto ha dichiarato che ospiterà un vertice arabo d’emergenza il 27 febbraio per discutere dei ‘nuovi e pericolosi sviluppi’.

Hamas: “Gaza non è proprietà da vendere e comprare”

“Gaza non è una proprietà da vendere e comprare. È parte integrante della nostra terra palestinese occupata”, e i palestinesi sventeranno i piani di sfollamento. Lo ha dichiarato Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas, replicando alle proposte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul futuro della Striscia. Lo riporta Times of Israel.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata