Gli scontri tra manifestanti e polizia, che ieri hanno infiammato la regione, sono proseguiti fino a tarda notte

Si sono svegliate in una situazione di calma precaria in Tunisia le regioni di Kasserine e Sidi Bouzid, dove ieri gli scontri tra manifestanti e polizia sono proseguiti fino a tarda notte e hanno fatto registrare la prima vittima, un poliziotto, che secondo il ministero dell'Interno è morto a Feriana (nel governatorato di Kasserine) dopo essere stato aggredito dai dimostranti mentre provava a uscire dal veicolo. La vittima, identificata come Sofiène Bouslimi, di 25 anni e originario del governatorato di Jendouba, era in servizio con alcune unità della sicurezza che provavano a disperdere il corteo di Feriana. Nel governatorato di Kasserine i manifestanti hanno sfidato per la seconda sera il coprifuoco imposto martedì dalle 18 alle 5 del mattino: scontri sono stati registrati nei quartieri Ennour ed Ezzouhour di Kasserine, nonché nelle città di Sbiba, Foussana, Jedeliane e Feriana. Cortei di sera anche nella regione di Sidi Bouzid: precisamente a Menzel Bouzayane, Mazzouna e Regueb; in quest'ultima città gli scontri sono proseguiti fino alle 2 di mattina.

E nella notte le proteste hanno interessato anche la capitale Tunisi, dove nel quartiere del Kram – che si trova alla periferia nord della città – una cinquantina di persone hanno protestato a sostegno di Kasserine incendiando dei contenitori della spazzatura ed è intervenuta la polizia. Le proteste, partite da Kasserine la scorsa settimana per rivendicare il diritto al lavoro, si sono accese ulteriormente dopo che sabato un giovane disoccupato, Ridha Yahyaoui, è morto folgorato dopo essere salito su un palo della luce durante un sit-in minacciando il suicidio perché il suo nome era stato eliminato dalla lista di nuovi reclutati per un posto nel dipartimento regionale dell'Istruzione.

Da lì le proteste si sono estese a tutto il Paese, e ieri marce di solidarietà con Kasserine e in ricordo di Ridha Yahyaoui si sono tenute a Tunisi, Sidi Bouzid, Siliana, Zaghouan, Sousse, Kairouan, Kef ed El Fahs. Kasserine, che si trova nell'interno della Tunisia, vicino al confine con l'Algeria, è una delle regioni più povere del Paese. Ieri il governo nazionale, riunitosi d'urgenza, ha varato alcune misure a sostegno di sviluppo e lavoro nel governatorato, tra cui l'assunzione di oltre 6mila disoccupati, soprattutto giovani diplomati. Ma l'annuncio dei provvedimenti non sembra avere placato gli animi.

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