Beirut (Libano), 17 ott. (LaPresse/AP) – I combattenti curdi che si oppongono al gruppo dello Stato islamico stanno condividendo informazioni con la coalizione guidata dagli Usa per coordinare gli attacchi contro i militanti nella città siriana di Kobani. Lo riferisce Nawaf Khalil, portavoce del Partito dell’Unione democratica curda, spiegando il coordinamento ha preso il via la scorsa settimana mentre i militanti dell’Isil hanno stretto la morsa sulla città al confine con la Turchia. Questo potrebbe in qualche modo complicare le relazioni tra Washington e Ankara, che non vuole dare un ruolo di primo piano ai rappresentanti curdi.

“C’è un coordinamento diretto tra curdi e forze americane della coalizione. Non ci sono segreti. È iniziato una settimana fa”, ha spiegato Khalil ad Associated Press. L’ala armata del Partito dell’Unione democratica curda, le Unità di protezione popolare (Ypg), sta lottando da settimane per cercare di proteggere Kobani dall’assalto dei miliziani. Khalil riferisce che i combattenti curdi dall’inizio hanno fornito “informazioni di intelligence corrette e credibili”. La conferma del coordinamento arriva dopo che ieri la portavoce del dipartimento di Stato Usa Jen Psaki ha fatto sapere che i funzionari statunitensi hanno incontrato per la prima volta i membri del partito curdo siriano. L’incontro è avvenuto la settimana scorsa a Parigi, spiega Khalil aggiungendo che non era la prima volta che le parti si vedevano: “Il contatto non è nuovo, lo è l’ammissione”. Le parti, ha concluso, non hanno pubblicizzato gli incontri perché non volevano causare attriti tra Ankara e Washington.

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