Torino, 17 mag. (LaPresse/AP) – Si apre domani la due giorni del 38esimo summit del G8. Di seguito caratteristiche, obiettivi e precedenti dell’appuntamento annuale internazionale.

CHI VI PARTECIPA. A far parte del G8 sono Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada e Russia. In questa occasione, il Cremlino non sarà rappresentato dal presidente russo Vladimir Putin, bensì dal predecessore, l’attuale premier Dmitry Medvedev. Il presidente statunitense Barack Obama ha inviato anche quattro leader africani per i colloqui relativi alla sicurezza alimentare, ovvero i presidenti Yayi Boni del Benin, John Atta Mills del Ghana e Jakaya Kikwete della Tanzania, e il primo ministro etiope Meles Zenawi. Francia e Regno Unito hanno invece suggerito di includere all’incontro rappresentanti di Paesi con economie emergenti, come Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica.

DOVE E QUANDO. Il vertice 2012 si terrà nelle giornate di domani e sabato nella residenza presidenziale di Camp David, nello Stato americano del Maryland. Obama, che detiene la presidenza di quest’anno, ha spostato il summit da Chicago, dove avrebbe dovuto svolgersi subito prima del vertice Nato del 20-21 maggio. La Casa Bianca ha spiegato che il presidente ha preso questa decisione per fornire un’atmosfera più intima e andare incontro alla Russia, che non è membro Nato. Il governo di Washington ha negato le voci che giustificavano il trasferimento per ragioni di sicurezza.

STORIA DEL G8. Gli incontri sono iniziati nel 1975, in occasione di un forum promosso dalla Francia, dove i leader delle sei più potenti economie mondiali (G6) hanno acconsentito a partecipare a vertici annuali. Il Canada si è unito al gruppo l’anno successivo, formando così il G7. La Russia è stata inglobata nel 1997, sei anni dopo il collasso dell’Unione Sovietica. Nel gruppo è rappresentata anche l’Unione europea che però non ha il potere di agire come ospite delle sessioni annuali o ricoprire il ruolo di leader a rotazione.

TEMI TRATTATI NEI VERTICI. I leader si occupano di questioni mondiali in diversi ambiti, come economia, espansione della democrazia, lotta alla corruzione, cambiamento climatico e sforzi da attuare per aiutare i Paesi in via di sviluppo. Gli argomenti centrali di quest’anno saranno la crisi economica in Europa e la primavera araba in Medioriente e Nordafrica. Gli Stati Uniti vogliono invece concentrarsi in particolare su commercio libero, investimenti, sforzi contro la corruzione, promozione della democrazia e del diritto, ed espansione dell’istruzione.

GLI SCONTRI DI GENOVA E IL PROBLEMA SICUREZZA. Precedenti vertici del G8 sono stati caratterizzati da ampie proteste, a volte sfociate in scontri, di attivisti che si oppongono alla globalizzazione. Tra le rivolte più violente, quelle di Genova 2001, quando fu ucciso il manifestante Carlo Giuliani e le forze dell’ordine condussero una violenta irruzione alla scuola Diaz. Dagli scontri di Genova, i successivi vertici sono stati organizzati in luoghi sempre più isolati per proteggere i partecipanti dalle proteste.

LE CRITICHE. Molti accusano i vertici del G8 di rappresentare gli interessi di un gruppo elitario di nazioni industrializzate tralasciando i bisogni primari del resto del mondo.

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