L’amministrazione Trump ha deciso di attaccare le installazioni militari all’interno del Venezuela e gli attacchi potrebbero verificarsi in qualsiasi momento. Lo hanno riferito al Miami Herald fonti a conoscenza della situazione. Gli attacchi pianificati, riportati anche dal Wall Street Journal, cercheranno di distruggere le basi militari utilizzate dal cartello della droga Soles che, secondo gli Stati Uniti, è guidato dal presidente venezuelano Nicolas Maduro e gestito da esponenti di spicco del suo regime. Fonti hanno riferito all’Herald che gli obiettivi, che potrebbero essere colpiti per via aerea nel giro di pochi giorni o addirittura ore, mirano anche a decapitare la gerarchia del cartello. Ma poi è giunta la smentita di Donald Trump. “No”, ha risposto il leader della Casa Bianca ai giornalisti che gli hanno chiesto se stia considerando di attaccare militarmente il Venezuela.
Per Washington il cartello Soles esporta 500 tonnellate di droga all’anno
Funzionari statunitensi ritengono che il cartello esporti circa 500 tonnellate di cocaina all’anno, suddivise tra Europa e Stati Uniti. “Maduro sta per ritrovarsi intrappolato e potrebbe presto scoprire di non poter fuggire dal Paese, anche se decidesse di farlo”, ha detto una delle fonti, “quel che è peggio per lui è che ora c’è più di un generale disposto a catturarlo e consegnarlo, pienamente consapevole che una cosa è parlare di morte, un’altra è vederla arrivare”.
Washington Post: “Caracas ha chiesto aiuti militari alla Russia”
In una lettera indirizzata al leader russo Vladimir Putin, il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha avanzato diverse richieste questo mese, rivela il quotidiano statunitense Washington Post. Secondo alcuni documenti interni del governo statunitense ottenuti dal Washington Post, le richieste includevano la revisione dei radar difensivi, la riparazione di aerei militari e potenzialmente anche missili. Secondo i documenti, il governo venezuelano sta anche contattando la Cina e l’Iran, sollecitando assistenza militare e attrezzature per rafforzare le difese del Paese.
Onu: “Inaccettabili gli attacchi contro presunte imbarcazioni di narcos”
Il responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite ha affermato che gli attacchi militari statunitensi contro navi che presumibilmente trasportano droghe illegali dal Sud America sono “inaccettabili” e devono cessare. La condanna sembra essere la prima del genere da parte di un’agenzia delle Nazioni Unite. Il presidente Donald Trump ha giustificato gli attacchi alle imbarcazioni come una necessaria escalation per arginare il flusso di droga verso gli Stati Uniti. L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk, ha chiesto un’indagine e ha affermato che, secondo quanto riferito, dall’inizio di settembre più di 60 persone sono state uccise negli attacchi alle imbarcazioni nella regione, ha detto la portavoce dell’ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite Ravina Shamdasani. “Questi attacchi e il loro crescente costo in termini di vite umane sono inaccettabili”, ha detto durante una conferenza stampa delle Nazioni Unite a Ginevra.

