Dopo aver devastato la Giamaica, l’uragano Melissa ha toccato terra nella mattinata italiana di oggi, mercoledì, nella parte orientale di Cuba come tempesta di categoria 3. Lo ha riferito il Centro Nazionale Uragani degli Stati Uniti. In vista del suo arrivo centinaia di migliaia di persone sono state evacuate nei rifugi e c’è un allarme uragano in vigore per le province di Granma, Santiago de Cuba, Guantanamo, Holguin e Las Tunas. Melissa ha venti sostenuti fino a 193 km/h e si sta spostando verso nord-est a 16 km/h, secondo il National Hurricane Center di Miami. Secondo le previsioni, dovrebbe attraversare l’isola per poi spostarsi verso le Bahamas. Le intense piogge continue potrebbero causare inondazioni e numerose frane.
Evacuate più di 700mila persone a Cuba
A Cuba le autorità hanno evacuato più di 700mila persone, i meteorologi prevedono che la tempesta possa causare danni catastrofici a Santiago de Cuba e nelle zone circostanti. Allarme uragano anche nelle Bahamas sud-orientali e centrali, un avviso è in vigore anche per le Bermuda.
Le gravi inondazioni e le vittime in Giamaica
Prima di arrivare a Cuba, Melissa aveva toccato terra martedì nella Giamaica sudoccidentale, con venti sostenuti che hanno raggiunto i 298 km/h, provocando gravi inondazioni. Danni ingenti soprattutto in alcune zone di Clarendon, nel sud del Paese. La tempesta ha anche danneggiato quattro ospedali e ne ha lasciato uno senza elettricità, costringendo le autorità a evacuare 75 pazienti. Più di mezzo milione di utenti sono rimasti senza elettricità, mentre le autorità hanno riferito che la maggior parte dell’isola ha subito danni causati dalla caduta di alberi, linee elettriche e gravi inondazioni. Il governo ha dichiarato che spera di riaprire tutti gli aeroporti della Giamaica già domani, giovedì, per garantire la rapida distribuzione dei soccorsi di emergenza. Melissa finora ha causato sette morti nei Caraibi, di cui tre in Giamaica, tre ad Haiti e uno nella Repubblica Dominicana, dove una persona risulta ancora dispersa.

