Gaza, Trump: “Hamas rispetti accordo o sua fine sarà brutale”. Vance: “Ottimista su tenuta tregua” – La diretta

Gaza, Trump: “Hamas rispetti accordo o sua fine sarà brutale”. Vance: “Ottimista su tenuta tregua” – La diretta
(AP Photo/Evan Vucci)

L’organizzazione palestinese annuncia consegna di due corpi per stasera. Il vicepresidente Usa in Israele

Resta fragile il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo i media americani, gli Stati Uniti sarebbero preoccupati che Netanyahu possa rompere l’accordo di tregua mediato dal presidente Usa Donald Trump. Oggi il vicepresidente americano J.D. Vance è in Israele. Hamas, intanto, si dice pronto a restituire tutti i corpi degli ostaggi israeliani ancora presenti nella Striscia, ma avverte che il recupero delle salme richiederà ancora del tempo. Ecco tutti gli aggiornamenti di oggi, 21 ottobre, in diretta.

Gaza, le notizie del 21 ottobre
Inizio diretta: 21/10/25 07:00
Fine diretta: 21/10/25 23:30
Due bare con i corpi degli ostaggi consegnate all'Idf

Dopo averle ricevute da Hamas la Croce Rossa ha consegnato alle truppe delle forze israeliane di difesa (Idf) due bare che presumibilmente contengono i corpi di altrettanti ostaggi. Lo riporta The Times of Israel. L’Idf ispezionerà le bare e in seguito le coprirà con le bandiere israeliane prima della breve cerimonia presieduta da un rabbino militare. 

Idf: "Veicoli della Croce Rossa in viaggio per ricevere i corpi degli ostaggi"

I veicoli della Croce Rossa si stanno dirigendo verso il punto di consegna nel sud della Striscia di Gaza dove riceveranno da Hamas i corpi di due ostaggi. Lo riferiscono le Forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Hamas non ha identificato i cadaveri che sostiene di aver recuperato “oggi”. 

Vance: "Avvertimento a Hamas è chiaro, devono disarmarsi"

“Il nostro avvertimento ad Hamas è molto chiaro. Hamas deve disarmarsi, Hamas deve comportarsi bene e Hamas, anche se a tutti i combattenti può essere concessa una sorta di clemenza, non potranno uccidersi a vicenda e uccidere i propri compatrioti palestinesi”. Lo ha detto il vicepresidente Usa JD Vance parlando in Israele, al fianco dei negoziatori Steve Witkoff e Jared Kushner. Se Hamas non rispetterà queste condizioni, il gruppo verrà “annientato”, ha aggiunto. Tuttavia, Vance non ha voluto indicare una scadenza per il disarmo di Hamas: “Non credo sia consigliabile dire che questo debba essere fatto in una settimana”, ha detto.

Vance: "Per pace e ricostruzione Gaza ci vorrà molto tempo"

Per una pace “a lungo termine” e per la ricostruzione di Gaza ci vorrà “molto lavoro” e “moltissimo tempo”. Lo ha detto il vicepresidente Usa JD Vance in una conferenza stampa nel Centro di coordinamento civile-militare americano di Kiryat Gat. 

Vance: "Molto ottimista su tenuta cessate il fuoco"

Il vicepresidente Usa JD Vance si è detto “molto ottimista” sulla tenuta del cessate il fuoco a Gaza. “Posso dire con il 100% di certezza che funzionerà? No, ma si fanno le cose difficili solo tentando”, ha aggiunto. Il processo richiederà una “costante supervisione”, ha sottolineato il vicepresidente Usa parlando in Israele.

Trump: "Hamas rispetti accordo o sua fine sarà rapida e brutale"

 “C’è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto. Se non lo faranno, la fine di Hamas sarà rapida, furiosa e brutale!”. È quanto scrive in un post sul social Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Molti dei nostri ora grandi alleati in Medio Oriente e nelle aree circostanti mi hanno comunicato in modo esplicito, forte e con grande entusiasmo che sarebbero lieti di cogliere l’opportunità, su mia richiesta, di entrare a Gaza con una forza consistente e ‘mettere in riga Hamas’ se Hamas continuerà a comportarsi male, violando l’accordo con noi”, si legge nel post, “l’amore e lo spirito per il Medio Oriente non si vedevano da mille anni! È una cosa bellissima da vedere! Ho detto a questi paesi, e a Israele, ‘Ancora no!’”. 

Hamas: "Stasera consegneremo altri 2 corpi ostaggi"

L’ala militare di Hamas ha annunciato che consegnerà i corpi di due ostaggi deceduti in Israele questa sera alle 21.00 (le 20 in Italia). Il gruppo terroristico afferma che gli ostaggi sono stati “recuperati oggi nella Striscia”. Lo riporta il Times of Israel. 

Tajani: "Tregua difficile, lavoriamo per mantenerla"

Quella in Medio Oriente è “una tregua difficile e bisogna lavorare per sostenerla“. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della conferenza stampa sugli Stati generali della Casa, a Roma. “Noi continuiamo a lavorare intensamente e ieri c’è stata una missione del Ministero degli Esteri a Ramallah per parlare di ricostruzione, oggi è a Gerusalemme e domani sarà ad Amman – dice -. Noi stiamo lavorando intensamente, collaborando con i nostri partner (in questo caso giordani e nell’altro caso palestinesi) per lavorare per la ricostruzione e per il mantenimento della situazione. Continuiamo con gli aiuti umanitari e presto partiranno altre cento tonnellate di aiuti“.

Vance arrivato in Israele, vedrà Netanyahu

Il vice presidente Usa, JD Vance, è arrivato in Israele, per sostenere il cessate il fuoco a Gaza. La visita di Vance segue l’arrivo di due alti inviati della Casa Bianca, Steve Witkoff e Jared Kushner. Si prevede che rimarrà nella regione fino a giovedì. Accompagnato dalla moglie Usha Vance, il vice presidente Usa incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Stasera terrà inoltre una conferenza stampa a Gerusalemme e dovrebbe anche incontrare le famiglie degli ostaggi i cui corpi sono ancora trattenuti a Gaza e gli ostaggi vivi rilasciati da Hamas la scorsa settimana.

Abbas: "Hamas un ostacolo alla pace, deve consegnare le armi"

“C’è una richiesta internazionale di disarmo che Hamas ha approvato. Inoltre, non dovranno avere alcun ruolo nel governo di Gaza: le armi vanno consegnate“. Lo ha detto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il presidente palestinese Mahmoud Abbas, detto Abu Mazen, che il 7 novembre sarà in visita in Italia. Alla domanda sui video delle esecuzioni in piazza di Hamas a Gaza, Abbas ha risposto: “Condanniamo con fermezza le esecuzioni sommarie compiute da Hamas contro decine di cittadini, commesse al di fuori di ogni quadro legale e senza alcun processo equo. Hamas è responsabile di queste esecuzioni orrende e inaccettabili, che costituiscono una violazione dei diritti umani e un grave attentato allo Stato di diritto. Sono azioni che danneggiano gli interessi del nostro popolo e mirano a perpetuare il controllo di Hamas su Gaza, offrendo pretesti all’occupazione e ostacolando la ricostruzione. Ostacolano anche l’unificazione delle istituzioni statali sotto un’unica autorità legittima, un’unica legge e un’unica forza di sicurezza”. Per il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), “la soluzione dei due Stati resta l’unica opzione per garantire pace, sicurezza e stabilità nell’intera regione. Assicura al popolo palestinese il diritto alla libertà, all’indipendenza e alla creazione del proprio Stato sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, vivendo fianco a fianco con Israele in pace, sicurezza e buone relazioni di vicinato”. “Ritengo che la via verso la pace sia oggi più aperta che mai, affinché Israele e Palestina possano vivere insieme e in sicurezza“, conclude il leader dell’Anp.

Hamas: "Pronti a restituire i corpi degli ostaggi, ma serve più tempo"

Il leader di Hamas, Khalil al-Hayya, ha dichiarato in un’intervista al canale Al-Qahira Al-Akhbariya che il gruppo terroristico è disposto a trovare e rilasciare i 15 corpi degli ostaggi ancora presenti nella Striscia se gli verrà concesso più tempo e attrezzature pesanti. Lo riporta il ‘The Times of Israel’. “Siamo pronti a recuperare e consegnare tutti i corpi (degli ostaggi) secondo l’accordo; non abbiamo alcun desiderio di tenere nessuno con noi: lasciamo che tornino dai loro parenti e anche i nostri martiri torneranno e saranno sepolti con dignità”, ha detto spiegando “che è difficile raggiungere i corpi perché alcuni si trovano sottoterra e sotto gli edifici“, e ha sottolineato come questo richieda “tempo e attrezzature”.

Abbas: "Italia riconosca lo Stato di Palestina"

“Dopo l’attuazione della prima fase del piano, chiederò anche al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina“. Così il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, in un’intervista al Corriere della Sera. Abu Mazen sarà in Italia il prossimo 7 novembre. “La Palestina e l’Italia – aggiunge – godono di solide relazioni. Il vostro Paese ha svolto un ruolo importante come presidente di uno dei gruppi di lavoro della Conferenza Internazionale, nell’attuazione dell’accordo sui valichi di frontiera e nella formazione delle forze di polizia e di sicurezza palestinesi. È stato anche prezioso il contributo umanitario agli uomini e alle donne di Gaza“. 

Media: Usa preoccupati che Netanyahu possa rompere l'accordo

La Casa Bianca è sempre più preoccupata che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa far saltare l’accordo che ha portato alla tregua a Gaza. Secondo quanto riportato dal New York Times la strategia dell’amministrazione Trump sarebbe quella di impedire un assalto a tutto campo contro Hamas. A tal fine nella regione sono stati inviati il vice presidente JD Vance, l’inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff e il genero del presidente, Jared Kushner.

Rientrata in Nepal salma studente nepalese ostaggio a Gaza

Il corpo di Bipin Joshi, lo studente nepalese preso in ostaggio e morto a Gaza è stato rimpatriato dopo essere stato rilasciato da Hamas. Le autorità locali hanno reso noto che i resti del giovane sono stati trasportati in aereo dall’aeroporto internazionale Ben Gurion di Israele a Kathmandu lunedì. Joshi era tra i 17 studenti nepalesi nel sud di Israele quando Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023. L’attacco ha causato la morte di 10 studenti nepalesi e il ferimento di altri sei prima che Joshi venisse rapito. Il primo ministro nepalese Sushila Karki ha reso omaggio a Joshi durante una cerimonia all’aeroporto di Kathmandu, dove ha drappeggiato la bandiera nazionale sulla sua bara.

Media: salma restituita da Hamas è del sergente maggiore Haimi

È del sergente maggiore Tal Haimi, 41 anni, la salma riconsegnata nella serata di lunedì da Hamas alle autorità israeliane. Lo riferiscono i media israeliani. Il Times of Israel ricorda da Haimi è stato ucciso mentre difendeva il kibbutz Nir Yitzhak lo scorso 7 ottobre 2023 e il suo corpo era stato portato a Gaza. Inizialmente era stato considerato disperso, prima che le autorità affermassero che era stato probabilmente rapito. Nel dicembre 2023, la famiglia di Tal era stata informata, sulla base di informazioni di intelligence, che era stato ucciso il 7 ottobre e che il suo corpo era stato preso in ostaggio. La sua famiglia ha celebrato un funerale, ma ha atteso la salma. L’ufficio del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato la consegna di Haimi, poco dopo l’arrivo della bara all’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l’identificazione.

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