Il colonnello Michael Randrianirina, che ha guidato il golpe militare in Madagascar, ha prestato giuramento come nuovo presidente del Paese durante una cerimonia nella sala principale dell’Alta Corte Costituzionale della nazione. La sua ascesa alla presidenza è avvenuta solo tre giorni dopo aver annunciato che le forze armate stavano prendendo il potere nella vasta isola dell’Oceano Indiano di circa 30 milioni di abitanti. Le Nazioni Unite hanno condannato il colpo di Stato militare come un cambiamento di governo incostituzionale e ha portato alla sospensione del Madagascar dall’Unione Africana.
Rajoelina ha lasciato il Madagascar
Il golpe è avvenuto lo scorso 14 ottobre e ha costretto il presidente Andry Rajoelina a lasciare il Paese. “Sono stato costretto a trovare un luogo sicuro per proteggere la mia vita”, ha affermato in un discorso trasmesso dalla televisione nazionale. Secondo alcune fonti sarebbe stato trasportato fuori dal Paese con un aereo militare francese grazie a un accordo con Emmanuel Macron. In sua assenza, Rajoelina è stato messo sotto accusa con un voto del parlamento martedì, proprio prima che i militari prendessero il controllo del potere.
Le rivolte e il golpe di Randrianirina
Le rivolte, inizialmente guidate da gruppi di giovanissimi, hanno raggiunto un punto di svolta l’11 settembre quando i soldati dell’unità militare d’élite Capsat hanno accompagnato i manifestanti in una piazza di Antananarivo, capitale del Madagascar, e hanno chiesto a Rajoelina e a diversi ministri del governo di dimettersi. Randrianirina, una volta preso il potere, ha dichiarato che ha intenzione di indire le elezioni entro due anni. Il colonnello, inoltre, è stato brevemente imprigionato due anni fa per un tentativo di ammutinamento. Ha affermato di aver trascorso la maggior parte dei tre mesi di detenzione tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 in un ospedale militare.

Alti tassi di povertà colpiscono il 75% della popolazione
Il Madagascar ha alti tassi di povertà, che colpiscono circa il 75% della popolazione, secondo la Banca Mondiale. L’ex colonia francese ha anche una storia tumultuosa di instabilità politica da quando ha ottenuto l’indipendenza nel 1960, che ha visto diversi colpi di Stato e tentativi di golpe. Lo stesso Rajoelina è salito al potere come leader di transizione nel 2009 dopo un colpo di Stato sostenuto dai militari. Randrianirina ha dichiarato che il Paese sarà governato da un consiglio militare con lui come presidente per un periodo compreso tra 18 mesi e due anni prima di nuove elezioni, il che significa che i giovani che hanno ispirato la rivolta potrebbero dover attendere a lungo prima di poter scegliere il loro nuovo leader.
Le proteste, iniziate il mese scorso, hanno fatto eco ad altre rivolte guidate dalla Generazione Z in Nepal, Sri Lanka e altrove. I giovani malgasci sono scesi in piazza il mese scorso per protestare contro le frequenti interruzioni dell’erogazione di acqua ed elettricità, ma hanno sollevato anche altre questioni, tra cui il costo della vita, la mancanza di opportunità e la presunta corruzione e nepotismo da parte dell’élite.
Proteste e violenze nelle strade
Randrianirina ha approfittato dello slancio dello scorso fine settimana per rivoltarsi contro Rajoelina e unirsi alle proteste antigovernative che chiedevano le dimissioni del presidente e dei ministri del governo. C’è stato un breve scontro tra i suoi soldati e i membri delle forze di sicurezza della gendarmeria ancora fedeli a Rajoelina, durante il quale è stato ucciso un soldato del Capsat, ha detto il colonnello. Ma non ci sono state violenze di rilievo nelle strade e le truppe del colonnello sono state acclamate e la loro presa di potere è stata celebrata dai malgasci.
La condanna Onu
Il leader del golpe ha dichiarato mercoledì in un’intervista all’Associated Press che la presa di potere da parte dei militari è stata una mossa per “assumersi la responsabilità di cittadini e patrioti”. “D’ora in poi, riporteremo il Paese al suo antico splendore, combatteremo l’insicurezza e cercheremo gradualmente di risolvere i problemi sociali che affliggono il popolo malgascio”, ha detto il colonnello in un’intervista nella caserma della sua unità.
Giovedì, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato il cambiamento incostituzionale di governo in Madagascar e ha chiesto “il ritorno all’ordine costituzionale e allo Stato di diritto”, ha affermato il suo portavoce Stéphane Dujarric. Non ci sono state reazioni significative alla presa di potere da parte dei militari da parte di altri Paesi, compresa la Francia, ex potenza coloniale del Madagascar.
