Gaza, colloqui in Egitto. Trump: “Negoziati vanno bene, potrei andare domenica” – La diretta

Gaza, colloqui in Egitto. Trump: “Negoziati vanno bene, potrei andare domenica” – La diretta
(AP Photo/Emilio Morenatti)

Hamas ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi

Continuano i negoziati indiretti in Egitto tra Israele e Hamas sul piano di pace del presidente americano Donald Trump per la guerra a Gaza. Dopo che ieri, martedì, il leader della Casa Bianca ha detto che c’è una “reale possibilità” di trovare un’intesa, oggi sono arrivati a Sharm el-Sheikh l’inviato Usa Steve Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner. Segui tutti gli sviluppi in diretta.

Gaza, colloqui in Egitto: la diretta di oggi 8 ottobre
Inizio diretta: 08/10/25 07:00
Fine diretta: 08/10/25 23:45
Trump: "È un grande giorno, firmato accordo per Gaza"

“Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro Piano di Pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una Pace Forte, Duratura e Perenne”. Lo annuncia in un post su Truth il presidente Donald Trump. “Tutte le parti saranno trattate equamente! Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo Evento Storico e Senza Precedenti. BENEDETTI I COSTRUTTORI DI PACE!”, afferma il presidente Usa.

Rubio passa biglietto a Trump: "Molto vicini a accordo"

“Il segretario di Stato mi ha appena passato un biglietto che dice che siamo molto vicini a un accordo in Medio Oriente e che hanno bisogno subito di me”. Lo ha detto Donald Trump, nel corso di una tavola rotonda alla Casa Bianca, dopo che il segretario di Stato Marco Rubio, appena entrato nella sala, gli ha consegnato un biglietto scritto a mano. Poco prima, il presidente aveva ribadito che, “potrei andare in Egitto” e “probabilmente andrò”.

Media: Hamas ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi

Gli incontri dei mediatori con la delegazione palestinese si sono conclusi poco fa e i mediatori sono passati a incontrare la delegazione israeliana. Lo riferisce una fonte palestinese ad Al Jazeera. Hamas ha accettato di rilasciare tutti i prigionieri israeliani e di rinviare il trasferimento delle salme fino a quando non saranno soddisfatte le condizioni sul campo. I mediatori hanno assicurato alla delegazione palestinese che, se si raggiungerà un accordo, il presidente Trump dichiarerà la fine della guerra.

Media: per Hamas rilascio Barghouti è assolutamente centrale

Hamas si è impegnata a garantire il rilascio dell’ex leader di Fatah Marwan Barghouti come parte dell’accordo con Israele per porre fine alla guerra a Gaza, secondo quanto riferito al Times of Israel da una fonte vicina alla questione. La leadership di Hamas ha comunicato agli interlocutori che “il destino di Barghouti rimane assolutamente centrale in questi colloqui”, afferma la fonte. Barghouti sta attualmente scontando cinque ergastoli cumulativi in una prigione israeliana per aver pianificato attacchi durante la Seconda Intifada che hanno causato la morte di cinque civili. Egli ha negato le accuse a suo carico e ha respinto la giurisdizione del tribunale israeliano. Il 66enne è stato descritto come un potenziale successore del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, in quanto gode di grande popolarità tra ampie fasce della popolazione palestinese, pur mantenendo il sostegno alla soluzione dei due Stati.

Trump: "Negoziati vanno bene, potrei andare domenica"

I negoziati su Gaza stanno andando “molto bene” e “siamo vicini” a un accordo. Lo ha detto Donald Trump. “Potrei andare lì verso il fine settimana, forse domenica”, ha aggiunto il presidente Usa parlando durante un evento alla Casa Bianca.

Netanyahu annulla vacanza dopo progressi in negoziati

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato una vacanza di tre giorni al Beresheet Hotel di Mitzpe Ramon, alla luce dei progressi nei colloqui per un accordo sulla presa degli ostaggi. Lo ha confermato l’ufficio del primo ministro, secondo quanto riporta Ynet.

Media, Hamas potrebbe non riuscire a restituire tutti ostaggi morti

Secondo tre fonti israeliane, Israele ritiene che Hamas potrebbe non essere in grado di trovare e restituire tutti gli ostaggi rimasti morti a Gaza. Lo riporta la Cnn spiegando che questo potrebbe complicare gli sforzi per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra. Secondo una fonte, il numero sarebbe compreso tra sette e nove, mentre un’altra lo collocherebbe tra 10 e 15. Israele ha chiesto la restituzione di tutti gli ostaggi, sia vivi che morti, come condizione per porre fine alla guerra ma, secondo le stesse fonti, il governo israeliani sa da mesi che Hamas non conosce la posizione di alcuni degli ostaggi deceduti e potrebbe quindi non essere in grado di soddisfare tale richiesta.

Media, Rubio non sarà a riunione Parigi

A differenza di quanto trapelato nelle ultime ore il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, non parteciperà alla riunione dei ministri degli esteri organizzata dalla Francia domani a Parigi per discutere il piano postbellico per Gaza. Lo scrive Axios citando tre fonti informate. Un funzionario israeliano ha detto che Israele ha chiesto all’amministrazione Trump di non prendere parte al vertice.

Fidan: "Se accordo cessate fuoco annunciato in serata"

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha dichiarato ai giornalisti che un cessate il fuoco potrebbe essere dichiarato già in serata se Israele e Hamas raggiungessero un accordo nelle prossime ore. “Le parti hanno dimostrato grande volontà per il rilascio dei prigionieri e degli ostaggi”, ha detto nel corso di una conferenza stampa con l’omologo siriano ripresa dai media israeliani. Fidan ha aggiunto che i colloqui si stanno concentrando su quattro priorità, sulle quali “finora sono stati ottenuti molti progressi”: il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, le linee di ritiro dell’Idf, gli aiuti umanitari e le condizioni di un potenziale cessate il fuoco.

Media, da Usa e Israele cauto ottimismo per accordo in settimana

Funzionari di Stati Uniti, Israele e Qatar si sono detti tutti “cautamente ottimisti” sul fatto che un accordo per porre fine alla guerra a Gaza possa essere raggiunto questa settimana. Lo affermano diverse fonti coinvolte o informate sui colloqui in corso a Sharm El-Sheikh. Lo riporta Axios. 

Lavrov: Piano Trump al momento è la soluzione migliore"

Il piano del presidente statunitense Donald Trump per risolvere il conflitto di Gaza “è attualmente la soluzione migliore per porre fine al conflitto in termini di accettabilità per gli arabi e di non rifiuto da parte di Israele”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serge Lavrov. Lo riporta Ria Novosti. “Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto i suoi ’20 punti’, che menzionano la parola ‘statualità’. Ma è tutto formulato in modo piuttosto ampio e in un contesto in cui riguarda solo ciò che resta della Striscia di Gaza mentre la Cisgiordania non viene menzionata. Ma siamo realisti. Sappiamo che questa è la soluzione migliore sul tavolo in questo momento”, ha spiegato.

Media, Barghouti non sarà rilasciato

Marwan Barghouti, figura apicale e carismatica di Fatah attualmente in carcere in Israele, non sarà rilasciato nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza che si sta negoziando in Egitto. Lo rende noto l’emittente Channel 12 citando fonti israeliane. Il veto, riporta Ynet, è stato posto anche sulla figura di Ahmad Saadat.

Media, anche Rubio a conferenza su Gaza di Parigi

Una fonte di alto livello del ministero degli Esteri francese ha dichiarato che il Segretario di Stato americano Marco Rubio arriverà a Parigi domani per partecipare “alle discussioni sulle modalità di ricostruzione della Striscia di Gaza e della sua sicurezza”. Lo riporta Ynet. Secondo l’alto funzionario, parteciperanno anche l’Alta rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, oltre a rappresentanti di Qatar, Arabia Saudita, Egitto, Turchia, Giordania, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Italia e Francia. I rappresentanti di Israele e dell’Autorità Nazionale Palestinese non prenderanno parte ai colloqui, ma secondo la fonte, entrambe le parti “sono state informate delle discussioni e sostengono l’iniziativa”.

Israele, vertice di Parigi su Gaza inutile e dannoso

Israele ha definito “inutile e dannosa” la riunione ministeriale di domani a Parigi sulla transizione postbellica di Gaza. “La nuova iniziativa del governo francese, in un momento così delicato dei negoziati a Sharm el-Sheikh, è superflua e dannosa, come le precedenti. Vediamo un ulteriore tentativo del presidente Macron di distogliere l’attenzione dai suoi problemi”, ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar. Secondo il titolare della diplomazia israeliana “l’invito a governi apertamente ostili a Israele, come quello di Sanchez (il primo ministro spagnolo, ndr), è particolarmente inaccettabile”. “Ben inteso, i partecipanti possono affrontare i temi che desiderano, ma nessun accordo su Gaza potrà mai essere concluso senza il consenso di Israele”, ha concluso.

Idf: "Hamas ha tentato di colpire postazione esercito"

Stamattina, secondo quanto riferito dall’esercito israeliano, Hamas ha tentato di effettuare un raid nei confronti di una una postazione dell’Idf nell’area del corridoio Netzarim, nella parte centrale di Gaza. Secondo le prime informazioni fornite dall’esercito, il tentativo di attacco all’accampamento in cui erano di stanza le truppe dell’unità di ricognizione della Brigata Golani è stato effettuato da almeno cinque uomini armati di Hamas, usciti da un tunnel. Le forze armate israeliane affermano che le truppe, con il supporto aereo dell’aeronautica militare israeliana, hanno colpito e ucciso almeno tre degli uomini armati di Hamas che sono stati visti avvicinarsi.

 

Media Israele: "Verso accordo in un paio di giorni"

I colloqui indiretti tra Israele e Hamas in Egitto procedono “positivamente” e si va verso un accordo “entro un giorno o due”. Lo ha dichiarato al Times of Israel una fonte palestinese a conoscenza dei negoziati. I colloqui – viene spiegato – si concentrano sul rilascio dei restanti 48 ostaggi in cambio di circa 2mila prigionieri palestinesi, insieme a un ritiro parziale di Israele dalla Striscia di Gaza, afferma la fonte, aggiungendo che le questioni relative al disarmo di Hamas e alla gestione postbellica di Gaza saranno definite nei successivi cicli di negoziati. Separatamente, una fonte israeliana anonima ha dichiarato al quotidiano saudita Al Arabiya che i negoziatori si stanno “avvicinando con cautela” a un accordo sulla prima fase del piano.

Israele: "Scuse al Qatar non sono state scritte da Casa Bianca"

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le indiscrezioni pubblicate da ‘Politico’ secondo cui la Casa Bianca, con il contributo di un interlocutore del Qatar, avrebbe scritto la scorsa settimana le scuse del premier alla sua controparte di Doha per l’attacco israeliano contro i leader di Hamas sul suolo del paese del Golfo avvenuto lo scorso 9 settembre. “Si tratta di una fake news. Le dichiarazioni del primo ministro Netanyahu nel suo colloquio con il primo ministro del Qatar sono state decise dallo stesso primo ministro, previa consultazione con il suo team di professionisti”, afferma l’ufficio di Netanyahu in una nota.

Herzog: "Siamo davanti a opportunità storiche da non perdere"

“I cuori delle persone lavorano insieme nella preghiera e con la chiara consapevolezza che ci troviamo di fronte a opportunità storiche che non dobbiamo perdere”. Lo ha affermato – secondo quanto riporta Ynet – il presidente israeliano Isaac Herzog, riferendosi alle trattative per la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, in una cerimonia commemorativa per le vittime del Nova Festival.

 

Shin Bet: "Sventato tentativo contrabbando armi da Iran"

L’agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet rivela di aver recentemente sventato un tentativo dell’Iran di contrabbandare grandi quantità di armi avanzate a terroristi in Cisgiordania, da utilizzare in attacchi contro obiettivi israeliani. La spedizione sequestrata di recente – spiega il Times of Israel – comprendeva 29 ordigni esplosivi tipo Claymore; quattro droni, di cui due carichi di esplosivo; 15 razzi anticarro, insieme a un lanciarazzi RPG e tre RPG; 20 granate a mano; 53 pistole; sette fucili d’assalto; nove mitragliatrici; e 750 proiettili. “Questa spedizione, come le precedenti, fa parte di un continuo sforzo iraniano per minare la sicurezza nella regione armando cellule terroristiche sul terreno il cui scopo è quello di compiere attacchi contro israeliani e truppe dell’IDF”, ha affermato lo Shin Bet.

Unicef: in 2 anni 64mila bambini uccisi o mutilati a Gaza

Da oltre 700 giorni, i bambini di Gaza vengono uccisi, mutilati e sfollati in una guerra devastante che è un affronto alla nostra comune umanità. Gli attacchi israeliani su Gaza City e su altre parti della Striscia di Gaza continuano. Il mondo non può e non deve permettere che questo continui. Negli ultimi due anni, secondo le notizie, un numero sconcertante di 64.000 bambini sono stati uccisi o mutilati in tutta la Striscia di Gaza, tra cui almeno 1.000 appena nati. Non sappiamo quanti altri siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie”. Così la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell. “La carestia persiste a Gaza City – aggiunge – e si sta diffondendo verso sud, dove i bambini vivono già in condizioni disastrose. La crisi legata alla malnutrizione, soprattutto tra gli infanti, rimane drammatica. Mesi senza cibo adeguato hanno causato danni permanenti alla crescita e allo sviluppo dei bambini. La necessità di un cessate il fuoco non potrebbe essere più urgente. Da sabato mattina, secondo le notizie, almeno 14 bambini sono stati uccisi, mentre i bombardamenti da parte di Israele continuano a colpire Gaza City e altre zone“.

L’Unicef “accoglie con favore tutti gli sforzi volti a porre fine alla guerra e a stabilire un percorso verso la pace a Gaza e nella regione. Qualsiasi piano deve portare a un cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi e al passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli degli aiuti umanitari – attraverso tutti i valichi e le rotte disponibili – nella misura estremamente necessaria per tutti gli abitanti di Gaza, soprattutto i bambini. Il diritto internazionale umanitario è chiaro: chiediamo a Israele di garantire la piena protezione della vita di tutti i civili. Negare l’assistenza umanitaria ai civili è inequivocabilmente proibito. I principi di distinzione, proporzionalità e precauzione devono guidare tutte le azioni militari e i civili che non possono, non vogliono o scelgono di non evacuare le zone di combattimento rimangono civili e devono essere sempre protetti. Ogni bambino ucciso è una perdita insostituibile. Per il bene di tutti i bambini di Gaza, questa guerra deve finire ora”, conclude Russell.

Media: Israele prepara visita Trump se si firma accordo

Israele si sta preparando all’eventualità che il presidente Usa Donald Trump si rechi nel Paese nel caso in cui venga firmato un accordo. È quanto riporta Ynet, secondo cui in Israele si stima che Trump vorrà recarsi nella regione per “celebrare” l’eventuale grande risultato della fine della guerra e del rilascio degli ostaggi. La testata precisa che adesso tutto dipende dall’esito dei colloqui a Sharm el-Sheikh, in Egitto, ma che le indicazioni sono positive. Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha invitato Trump a partecipare alla cerimonia di firma in caso di raggiungimento di un accordo.

Media: anche Jihad Islamica e Fronte popolare ai colloqui in Egitto

Una delegazione della Jihad Islamica parteciperà oggi ai negoziati per una tregua a Gaza e lo scambio di ostaggi in corso a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Lo riferisce l’emittente saudita Al-Hadath, ripresa da Times of Israel, secondo cui ai colloqui prenderà parte anche una delegazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione meno influente ma ancora attiva, considerata una delle “fazioni” del fronte armato palestinese. Il Qatar ha annunciato ieri la partecipazione del proprio primo ministro, mentre è stato riferito che anche il capo dell’intelligence turca sarà presente ai negoziati.

Media, 8 morti e 61 feriti in attacchi a Gaza in ultime 24 ore

Almeno 8 palestinesi sono morti e 61 sono rimasti feriti negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta il ministero della Salute dell’enclave, citato da Al Jazeera.

Ben-Gvir dichiara "vittoria Israele" al Monte del Tempio

Parlando dal Monte del Tempio, il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha affermato che Israele “ha vinto”, due anni dopo l’attacco del 7 ottobre. “Sono passati ormai due anni dal terribile massacro. Ogni casa a Gaza ha una foto del Monte del Tempio, e ora, due anni dopo, siamo vittoriosi sul Monte del Tempio, siamo i proprietari sul Monte del Tempio”, ha detto il ministro, citato dai media. I video diffusi dal suo ufficio mostrano Ben Gvir mentre guida le preghiere vicino al muro orientale del complesso del Monte del Tempio.

Erdogan: "Trump ha chiesto a Turchia di convincere Hamas su accordo"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto alla Turchia di “convincere” Hamas ad accettare il suo piano per porre fine alla guerra a Gaza. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ai giornalisti, come riporta il suo ufficio, citato dai media. “Durante la nostra visita negli Usa e nella nostra più recente telefonata, abbiamo spiegato a Trump come si potrebbe raggiungere una soluzione in Palestina. Ci ha chiesto specificamente di incontrare Hamas e di convincerli”, ha detto Erdogan sul volo di ritorno dall’Azerbaigian. “Hamas ha risposto dicendo che è pronto per la pace e per i negoziati. In altre parole, non ha assunto una posizione contraria. Ritengo che questo sia un passo molto importante. Hamas è avanti rispetto a Israele”, ha aggiunto il presidente turco.

Hamas: "Scambiati elenchi prigionieri, prevale spirito di ottimismo"

Hamas ha dichiarato che nel corso dei negoziati in Egitto sono stati scambiati “gli elenchi dei prigionieri che devono essere rilasciati” come parte dell’accordo di cessate il fuoco. Lo riferisce Al Jazeera. Taher al-Nunu, esponente della delegazione del movimento palestinese a Sharm el-Sheikh, ha affermato che i mediatori stanno “facendo grandi sforzi per rimuovere qualsiasi ostacolo ai passi verso l’attuazione del cessate il fuoco e che tra tutti prevale uno spirito di ottimismo“. “I negoziati si sono concentrati sui meccanismi per attuare la fine della guerra, il ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza e lo scambio di prigionieri”, ha spiegato. “Le liste dei prigionieri da rilasciare sono state scambiate oggi secondo i criteri e i numeri concordati. I negoziati indiretti proseguono oggi con la partecipazione di tutte le parti e dei mediatori”, ha aggiunto.

Egitto: "Con stop guerra altri Paesi arabi firmeranno pace con Israele"

Altri Paesi arabi firmeranno accordi di pace con Israele se la guerra a Gaza finirà“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty all’emittente saudita Al-Arabiya, aggiungendo che il principale garante del successo dei colloqui in Egitto è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Gli attuali colloqui a Sharm el-Sheikh, ha ancora detto il ministro, sono incentrati sulla prima fase del piano statunitense: porre fine alla guerra, portare aiuti, restituire gli ostaggi e liberare i prigionieri di sicurezza palestinesi.

Israele critica Greta Thunberg per post con foto di un ostaggio

Da Israele dure critiche a Greta Thunberg. L’attivista svedese sui social ha espresso solidarietà ai prigionieri palestinesi scrivendo che la loro sofferenza “non è un’opinione, ma un fatto di crudeltà sistematica e disumanizzazione. L’umanità non può essere selettiva. La giustizia non può avere confini”. Nel post era allegata, tra le altre, l’immagine dell’israeliano Evyatar David, tenuto ancora in ostaggio a Gaza. Il ministero degli Esteri israeliano ha replicato: “L’ignoranza accecata dall’odio è di tendenza: Greta Thunberg ha pubblicato un post sui ‘prigionieri palestinesi’ usando l’immagine dell’ostaggio israeliano Evyatar David, affamato, maltrattato e costretto dai palestinesi di Hamas a scavarsi la fossa“, si legge nel post.

Media: Hamas chiede i corpi di Yahya e Muhammad Sinwar
Yahya Sinwar in una foto del 2022 (foto Ap/Adel Hana)

Hamas chiede, come parte dell’accordo per il rilascio degli ostaggi, la restituzione dei corpi di Yahya Sinwar, l’artefice dell’attacco del 7 ottobre, e di suo fratello Muhammad, ucciso dopo aver assunto la guida dell’organizzazione nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal, citando mediatori arabi, sottolineando che si tratta di una richiesta che Israele aveva già respinto in passato.

Qatar: "Garanzie scritte internazionali per il rispetto degli impegni di Israele"

Sono necessarie “forti garanzie internazionali scritte” per assicurare che Israele rispetti i propri obblighi. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, al media saudita Al-Arabiya. Il Qatar, ha aggiunto, vuole garantire che i punti attualmente al centro dei colloqui in Egitto — il ritorno degli ostaggi, la liberazione dei prigionieri palestinesi e una tregua nei combattimenti — portino al ritiro di Israele da Gaza, all’ingresso di maggiori aiuti umanitari e alla fine permanente della guerra. Al-Ansari ha osservato che il piano Trump attualmente in discussione esclude esplicitamente lo sfollamento dei residenti di Gaza, così come la possibilità di annessione e occupazione. Il primo ministro del Qatar, Mohammed Abdulrahman Al Thani, è atteso oggi in Egitto per partecipare ai negoziati indiretti in corso tra Israele e Hamas.

Witkoff e Kushner arrivati in Egitto per colloqui su Gaza

L’inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero del presidente Usa Jared Kushner sono arrivati a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare ai colloqui indiretti tra Israele e Hamas volti a raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce Axios. Witkoff e Kushner sono gli ideatori del piano in 20 punti di Trump, che prevede, tra le altre condizioni, un ritiro graduale di Israele e il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti entro 72 ore dall’inizio della tregua.

Media: Witkoff e Kushner non lasceranno l'Egitto senza accordo su Gaza

I negoziatori statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner sono in viaggio verso Sharm el-Sheikh, dove mercoledì mattina parteciperanno ai negoziati sulla proposta di Trump per Gaza, secondo quanto riportato da Axios. Witkoff e Kushner rimarranno in Egitto fino al raggiungimento di un accordo “per liberare gli ostaggi e porre fine alla guerra”, secondo quanto riferito da due fonti anonime vicine al processo. Il principale consigliere del primo ministro israeliano Netanyahu, Ron Dermer, dovrebbe partecipare ai colloqui. Anche il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, arriverà in Egitto mercoledì per i negoziati mediati.

Hamas: da sabato 118 morti a Gaza per i raid israeliani

L’ufficio stampa governativo di Gaza, controllato da Hamas, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che le forze israeliane hanno lanciato 230 attacchi aerei su Gaza da sabato, uccidendo almeno 118 persone. Lo riporta Al Jazeera. Tra i morti ci sono donne e bambini, e 72 persone solo a Gaza City. “L’occupazione israeliana continua la sua brutale aggressione contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza, ignorando gli appelli al cessate il fuoco annunciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la risposta positiva offerta alla proposta“, ha affermato l’ufficio in una dichiarazione su Telegram.

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