Comunicazioni alla Camera dei Deputati del ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo che ieri sera le imbarcazioni della Sumud Flotilla sono state fermate dalle autorità israeliane. “Lo abbiamo detto dal primo giorno, Israele è stata aggredita ed ha il pieno diritto di difendersi. Abbiamo chiesto però a Israele di mettere fine alla violazione del diritto internazionale umanitario, di non infierire su una popolazione inerme e incolpevole. Gaza non è Hamas, i palestinesi non sono Hamas. Sono le prime vittime di Hamas. Purtroppo queste nostre richieste sono state disattese, gli abitanti di Gaza, usati come ostaggi o come scudi umani dai terroristi, hanno subito in modo drammatico gli effetti dell’azione militare di Israele che è andata ben al di là del diritto all’autodifesa” ha sottolineato Tajani nel suo intervento. “La crisi umanitaria nella Striscia, lo abbiamo detto più volte, è inaccettabile. Questa carneficina deve finire”.
Di fronte alla “tragedia” di Gaza “sono orgoglioso di rappresentare nel mondo un Paese che ha fatto per i gazawi più di qualunque altra nazione europea, che si è posta alla pari solo con qualche grande Stato arabo dell’area” ha rivendicato Tajani.
“Abbordaggi pacifici e senza violenze”
“Come sapete, ieri sera, quando le imbarcazioni erano ormai prossime alle acque di Gaza, la Flotilla è stata fermata dalle Autorità israeliane. Gli abbordaggi sono stati pacifici e senza violenze e preparati da numerose misure di avvicinamento, partendo dalla nave madre Alma” ha detto Tajani nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza. “Secondo quanto appreso dalla nostra Ambasciata a Tel Aviv, la Marina israeliana ha impiegato più di 16 navi nell’operazione, che si concluderà nella giornata di oggi, per le precauzioni adottate per evitare incidenti. L’arrivo ad Ashdod richiederà ancora diverse ore di navigazione”, ha aggiunto. “Come ampiamente annunciato, una volta in porto ad Ashdod i membri della Flotilla verranno identificati e fermati, per poi essere trasferiti nei giorni successivi con voli charter in Europa”, ha spiegato ancora Tajani. “Sin da prima della partenza della Flotilla, avevamo fatto tutto il possibile per segnalare i pericoli di questa iniziativa. Ne avevo parlato a lungo con la portavoce, facendo appello al senso di responsabilità, ricordandole i gravi rischi insiti nell’operazione” ha sottolineato Tajani. “Tutti i nostri appelli, le stesse autorevoli parole del Presidente della Repubblica Mattarella, sono stati ignorati”, ha aggiunto.
“Pronti a riconoscere Palestina senza Hamas”
“Il popolo palestinese è passato attraverso stagioni molto dure che ne hanno cementato la coscienza nazionale. L’Italia sostiene fermamente il sogno di questo popolo di avere un proprio Stato. Ogni piano di deportazione o di occupazione della Striscia ci ha sempre visto naturalmente ed apertamente contrari. Il Governo è pronto al riconoscimento dello Stato di Palestina se saranno soddisfatte alcune precondizioni irrinunciabili: il rilascio di tutti gli ostaggi, il disarmo di Hamas e la sua esclusione da ruoli politici e di governo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza.
“Salvezza o tragedia di Gaza dipendono da Hamas”
“Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese hanno accolto il piano di pace americano, molti importanti paesi arabi e musulmani hanno fatto la stessa cosa, per Gaza si profila un futuro governato da rappresentanti arabi, un graduale ma rapido ritiro delle forze di Israele, un ambizioso piano di ricostruzione con capitali sauditi, americani e non solo. Tutto ora dipende da Hamas, dalla risposta che darà”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza. “La salvezza o la tragedia per la popolazione di Gaza dipendono dalle loro scelte”, ha aggiunto.
Tajani: “Giusto criticare Israele ma no ad antisemitismo”
“E’ del tutto legittimo criticare il governo di Israele, anche noi abbiamo dissentito molte volte. Ma chi aggredisce le persone in strada perché indossano abiti ebraici, chi distrugge o compie vilipendio su luoghi sacri dell’ebraismo, chi irride i morti della Shoah e ne esalta i carnefici, chi chiede la distruzione dello Stato di Israele “dal fiume al mare” non è un critico del governo israeliano, è un antisemita, che rappresenta un retaggio infame delle nostre società” ha precisato Tajani nel suo intervento.
“Chiesto a Israele di evitare azioni aggressive “
Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due Consolati in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza. “Avevo ripetutamente parlato con il Ministro israeliano Saar, chiedendo di evitare azioni aggressive e di mettere in atto ogni possibile attenzione per salvaguardare l’incolumità dei nostri connazionali – ha aggiunto – sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate e che fino a questo momento non si registrino atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane”.
In Aula i leader delle opposizioni
In Aula alla Camera, nel corso delle comunicazioni su Gaza del ministro degli esteri Antonio Tajani, sono presenti i leader delle opposizioni. La segretaria del Pd Elly Schlein e i rappresentanti di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli siedono già tra i banchi dell’opposizione. Atteso anche il presidente del M5S Giuseppe Conte che ha annullato gli impegni elettorali in Calabria per partecipare alla seduta.
Risoluzione centrodestra: “Sostegno a piano Trump con Ue e paesi arabi”
“Sostenere con determinazione, insieme ai partner europei, arabi (in particolare Egitto, Giordania, Arabia Saudita e Qatar) e internazionali, il Piano di pace dell’Amministrazione Trump volto a conseguire la de-escalation, un cessate il fuoco duraturo, la liberazione degli ostaggi, il pieno ripristino dell’accesso umanitario e soprattutto una prospettiva di pace e stabilità nell’intera regione; anche per tornare allo spirito degli Accordi di Abramo nei quali un’Autorità Nazionale Palestinese riformata e credibile deve essere coinvolta”. È uno degli impegni per il Governo contenuti nella bozza di risoluzione del centrodestra sul Medioriente, visionata da LaPresse.
Attivarsi per riconoscere lo Stato palestinese a condizione che Hamas liberi tutti gli ostaggi e rinunci a ogni presenza politica e militare a Gaza e in Cisgiordania”. È uno degli impegni per il Governo contenuti nella bozza di risoluzione.
Il centrodestra presenterà in aula alla Camera due risoluzione distinte, nell’ambito delle comunicazioni del governo sulla situazione a Gaza. Una delle due risoluzioni sarà dedicata unicamente al piano Usa lanciato dal presidente Donald Trump. “Premesso che l’Amministrazione degli Stati Uniti ha predisposto un piano di pace per il Vicino Oriente che ha trovato il consenso di molti Paesi Arabi, di Israele, dell’Autorità Nazionale Palestinese e della maggior parte delle nazioni europee, impegna il Governo a compiere ogni attività utile a sostenere e favorire l’iniziativa di pace messa in campo dagli Usa, che oggi costituisce l’unica prospettiva realistica per porre fine ad un conflitto sanguinoso”, si legge nel testo che viene firmato dai capigruppo di maggioranza, ai quali si aggiungono il capogruppo di Azione Matteo Richetti e Luigi Marattin del Partito Liberaldemocratico.