Gaza, nuovi raid Israele. Attentato a Gerusalemme – La diretta

Gaza, nuovi raid Israele. Attentato a Gerusalemme – La diretta
(AP Photo/Mahmoud Illean)

Uccisi i terroristi. Anp condanna. Scontro Gerusalemme-Madrid

Almeno 32 palestinesi sono morti nei raid israeliani a Gaza dall’alba. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera, secondo cui almeno 14 persone sono morte negli attacchi alle case e alle tende degli sfollati a Gaza City. “Oggi un potente uragano colpirà i cieli di Gaza City e i tetti delle torri del terrore tremeranno”, ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, dando “l’ultimo avvertimento” ad Hamas. “Rilasciate gli ostaggi e deponete le armi, altrimenti Gaza sarà distrutta e voi sarete annientati”, ha detto. “L’Idf continuerà a portare avanti i suoi piani e ci stiamo preparando ad ampliare la manovra per sconfiggere Gaza”, ha aggiunto.

Intanto 6 persone sono morte e altre sono rimaste ferite in un presunto attacco terroristico a Gerusalemme Est. Lo afferma il servizio di soccorso Magen David Adom, citato da Times of Israel. Cinque feriti si trovano in gravi condizioni. Secondo le prime informazioni, la sparatoria sarebbe stata commessa da due uomini armati.

Gaza, nuovi raid Israele – La diretta di oggi, 8 settembre
Inizio diretta: 08/09/25 10:00
Fine diretta: 08/09/25 23:00
Hamas: "Impossibile rilasciare ostaggi in una sola volta"

Fonti di Hamas, interpellate dal quotidiano Asharq al-Awsat, hanno rilevato delle criticità nella nuova proposta Usa per un accordo di cessate il fuoco. In particolare, il gruppo fondamentalista ha definito “impossibile” soddisfare la condizione che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti, il primo giorno del cessate il fuoco. “Ci sono rapiti che sono stati uccisi in luoghi in cui per recuperarli” deve esserci il “cessate il fuoco”. Le fonti hanno detto che Hamas è pronto a rilasciare un certo numero di ostaggi vivi il primo giorno, e poi un grande gruppo di ostaggi vivi e morti in un giorno concordato, perché “ci sarà bisogno di tempo per riesumare i corpi”.

Ministra spagnola Rego: "Israele criminalizza il dissenso"

“La strategia dello Stato genocida di Israele è di criminalizzare qualsiasi dissenso che denunci il genocidio che stanno perpetrando”. Lo ha detto in un’intervista a Cadena Ser la ministra spagnola dell’Infanzia e della Gioventù, Sira Rego, che Israele ha sanzionato impedendole l’ingresso nel Paese dopo che il premier Pedro Sanchez ha annunciato una serie di misure, nove in tutto, contro Tel Aviv. Rego, della piattaforma progressista Sumar, ha chiesto di fare un passo in più e di “rompere le relazioni diplomatiche con Israele”. La ministra, il cui padre è palestinese, ha poi criticato “l’inerzia e la mancanza di posizione” dell’Unione Europea e la “complessità” di concordare azioni minime quando si tratta di Israele. “Non si può continuare a mantenere questo silenzio insopportabile di fronte al genocidio”, ha rimarcato. 

Metsola: "Situazione Gaza inaccettabile, Ue faccia di più"

“La situazione in Medio Oriente e a Gaza continua a essere terrificante, con morti e sofferenze indicibili che stanno diventando fin troppo familiari. Non possiamo permettere che l’orrore a cui stiamo assistendo si normalizzi. La situazione è insostenibile e inaccettabile. Troppe persone hanno perso troppo. Troppe sono state uccise. Troppe sono ancora tenute prigioniere. Troppe bombe sono state sganciate. Troppi bambini ora conoscono la guerra e la fame”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della plenaria. “So che siamo tutti determinati a contribuire a trovare una via d’uscita che spezzi il ciclo violento della storia e, affinché ciò abbia una possibilità, deve esserci una soluzione politica che preveda la fine della violenza e del terrore e il ritorno degli ostaggi. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco e di una reale prospettiva verso una soluzione a due Stati. Troppo sangue innocente è stato versato. L’Europa deve fare di più per trovare la pace”, aggiunge. 

Sanchez: "Ue sospenda accordo con Israele, cosa aspetta?"

La Spagna ha chiesto “la sospensione dell’accordo di associazione tra Ue e Israele, non so cosa stia aspettando l’Europa a sospendere l’accordo”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez intervenendo all’evento organizzato dall’Agenzia Spagnola per la Cooperazione Internazionale (Aecid), in occasione della Giornata dei Cooperanti, a Madrid. Quello che sta succedendo a Gaza “ha una parola per descriverlo ed è genocidio”, ha detto Sanchez sottolineando che “la Spagna non distoglierà lo sguardo dalla barbarie, non parteciperà all’esercizio quotidiano di banalizzazione del male”. Il premier ha poi rivendicato che il suo governo ha “condannato gli atroci attentati terroristici di Hamas dal primo minuto e chiesto la liberazione degli ostaggi”. “Non accetto che si dica che la Spagna non ha condannato gli attentati di Hamas e non ha chiesto la liberazione degli ostaggi”, ha affermato.

Hamas: "Bene misure contro Israele annunciate da Sanchez"

Hamas ha “accolto con favore” la decisione annunciata dal governo spagnolo di introdurre per legge un embrago delle armi a Israele e ha esortato altri Paesi nel mondo a prendere misure simili “per fare pressione per fermare la guerra nella Striscia di Gaza”. In una nota riportata da media iberici e internazionali, tra cui Roya News, Hamas ha elogiato la posizione della Spagna, definendola “un importante passo politico e morale” nel corso degli sforzi internazionali volti a porre fine a quella che ha descritto come la “guerra di annientamento, fame e sfollamento commessa contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza”. 

Autorità Israele confermano identità attentatori Gerusalemme

Le autorità israeliane hanno confermato l’identità degli autori dell’attacco terroristico di oggi a Gerusalemme. Si tratta du Mohammad Taha, 21 anni, e Muthanna Amro, 20 anni. “Entrambi sono residenti nella zona di Ramallah e non hanno precedenti arresti”, hanno affermato la polizia israeliana e il servizio di sicurezza Shin Bet in una dichiarazione congiunta. Nell’attentato sono state uccise sei persone oltre ai due terroristi. 

media, 40 morti in raid israeliani a Gaza dall'alba

Almeno 40 palestinesi sono morti negli attacchi israeliani a Gaza dall’alba. Lo riporta Al Jazeera, citando fonti mediche dell’enclave. 

Idf, colpito a Gaza City grattacielo utilizzato da Hamas

L’aeronautica militare israeliana ha nuovamente colpito un grattacielo a Gaza City che, secondo l’Idf, era utilizzato da Hamas. Secondo l’esercito israeliano, gli agenti di Hamas avevano installato nell’edificio postazioni di osservazione e apparecchiature di sorveglianza, insieme a ordigni esplosivi, e l’edificio sarebbe stato utilizzato per colpire le forze israeliane durante tutta la guerra. L’attacco, ha riferito l’Idf, è stato condotto con munizioni di precisione e sorveglianza aerea per ridurre al minimo i danni ai civili. Si tratta del quarto grattacielo di Gaza City colpito dalle forze israeliane in pochi giorn

Spagna richiama per consultazioni ambasciatrice in Israele

Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha richiamato per consultazioni l’ambasciatrice spagnola in Israele dopo le “accuse calunniose rivolte alla Spagna” e “le inaccettabili misure adottate nei confronti di due membri del governo”. Ne hanno dato notizia fonti del ministero degli Esteri iberico. 

Onu: "Da Israele uso palese di retorica genocida su Gaza"

“Sono inorridito dall’uso palese di retorica genocida e dalla vergognosa disumanizzazione dei palestinesi da parte di alti funzionari israeliani”. Lo ha dichiarato Volker Turk, alto commissario per i diritti umani, nel suo discorso all’apertura della 60esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. “La regione invoca la pace. Gaza è un cimitero. Israele rimane profondamente traumatizzato dopo i terribili attacchi compiuti da Hamas e da altri gruppi armati il 7 ottobre e per la continua detenzione di ostaggi”, ha spiegato. “Israele ha l’obbligo legale di adottare le misure ordinate dalla Corte Internazionale di Giustizia: prevenire atti di genocidio, punire l’incitamento al genocidio e garantire che sufficienti aiuti raggiungano i palestinesi a Gaza”, ha aggiunto. “Occorre agire subito, per porre fine alla carneficina. La comunità internazionale sta fallendo nel suo dovere”. “Dove sono i passi decisivi per prevenire un genocidio? Perché i Paesi non fanno di più per scongiurare crimini atroci? L’inazione non è un’opzione. Bisogna fermare il flusso di armi verso Israele che rischiano di violare le leggi di guerra. Bisogna esercitare la massima pressione per un cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e di coloro che sono detenuti arbitrariamente, così come per l’ingresso di aiuti umanitari sufficienti a Gaza – con tutti i mezzi a disposizione”, ha ancora dichiarato Turk.

Sanchez condanna attacco Gerusalemme: "Violenza non è la via"

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha condannato l’attentato avvenuto a Gerusalemme Est in cui ha perso la vita anche un cittadino spagnolo di 25 anni. “La mia più ferma condanna per l’attacco avvenuto questa mattina a Gerusalemme Est. Desidero esprimere le mie condoglianze al popolo israeliano e, in particolare, alle famiglie delle vittime, tra cui il cittadino spagnolo Yaakov Pinto. La violenza non è la via giusta. Siamo convinti che la pace in Medio Oriente sia possibile”, ha scritto il leader socialista su X.

Media, attentatori arrivano da villaggio vicino Gerusalemme

Secondo i media palestinesi gli autori dell’attacco terroristico di oggi a Gerusalemme sarebbero Mohammad Taha e Muthanna Amro del villaggio di Qatanna, vicino a Gerusalemme. Secondo quanto riportato Amro, sarebbe uno studente dell’Università di Birzeit, vicino a Ramallah. Nessuna conferma ancora sulle loro identità da parte di Israele.

Sa'ar: "Non abbiamo bisogno della Spagna per proteggere Israele"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha minimizzato l’effetto che le misure annunciate dal governo spagnolo avranno su Israele. “Se vogliono mantenere o interrompere i rapporti di difesa con Israele”, ha detto parlando con i cronisti, “chi pensate che ci rimetterà? Non abbiamo bisogno della Spagna per proteggere la terra di Israele”.

Katz: "Attentato Gerusalemme avrà conseguenze durissime"

“Provo un profondo dolore per l’atroce assassinio di sei cittadini innocenti da parte di criminali nel vile attentato terroristico di questa mattina a Gerusalemme. A questo spregevole attentato seguiranno conseguenze durissime e di vasta portata. Daremo la caccia al terrorismo ovunque esso si trovi”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. “Chi sostiene e dirige il terrorismo pagherà il prezzo più alto”, ha aggiunto.

Identificate ultime due vittime attentato Gerusalemme

Sono stati resi noti dai media israeliani i nomi delle ultime due vittime dell’attentato avvenuto questa mattina a Gerusalemme e costato la vita a sei persone. Si tratta del rabbino Mordechai Steintzag, 79 anni, e di Sarah Mendelson, 60 anni. Steintzag, emigrato in Israele decenni fa dagli Stati Uniti, era proprietario di un noto panificio a Beit Shemesh chiamato “Dr. Mark’s Bakery”. Mendelson invece faceva parte della leadership di Bnei Akiva, un movimento giovanile sionista religioso. Stando a quanto riportato la donna stava andando al lavoro presso l’ufficio di Bnei Akiva a Gerusalemme quando è stata uccisa. Oltre a Steintzag e Mendelson le altre vittime sono il cittadino spagnolo residente in Israele Yaakov Pinto di 25 anni, il rabbino Yosef David, 43 anni, il rabbino Levi Yitzhak Fash e Israel Matzner, 28 anni.

Sa'ar: "Sanchez attacca Israele mentre terroristi uccidono spagnolo"

“Proprio mentre il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez attaccava Israele, i terroristi palestinesi hanno attaccato e ucciso sei israeliani, tra cui Yaakov Pinto, un nuovo immigrato dalla Spagna”. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar. “Sanchez e i suoi ministri perversi che hanno giustificato il massacro del 7 ottobre hanno da tempo scelto di schierarsi con Hamas e contro Israele. Vergognoso!”, ha aggiunto.

 

Media, arrestato presunto complice attentato Gerusalemme

Lo Shin Bet ha arrestato un residente di Gerusalemme Est con l’accusa di aver contribuito a compiere la sparatoria mortale di questa mattina a Gerusalemme. Lo riporta Channel 12. I due autori dell’attacco, entrambi palestinesi della Cisgiordania, hanno aperto il fuoco sui civili all’incrocio di Ramot, uccidendone sei e ferendone almeno altri 20. Entrambi sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco sul posto da un soldato fuori servizio e da un civile armato.

Media, almeno 32 morti in raid israeliani a Gaza

Almeno 32 palestinesi sono morti negli attacchi israeliani in tutta Gaza dall’alba, di cui 19 nella sola Gaza City. Lo riporta Al Jazeera, citando fonti mediche dell’enclave.

Anp: "Condanniamo attacchi contro civili"

L’Autorità nazionale palestinese, pure senza menzionare esplicitamente l’attentato avvenuto a Gerusalemme, in una nota ribadisce “la sua ferma posizione nel respingere e condannare qualsiasi attacco contro civili palestinesi e israeliani” denunciando “tutte le forme di violenza e terrorismo, indipendentemente dalla loro fonte”. La presidenza dell’Anp inoltre sottolinea che “la sicurezza e la stabilità nella regione non possono essere raggiunte senza porre fine all’occupazione, fermare gli atti di genocidio nella Striscia di Gaza e fermare il terrorismo coloniale in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme occupata”.

Madrid: "Inaccettabili misure di Israele contro membri governo"

Il governo spagnolo “respinge categoricamente le false e calunniose accuse di antisemitismo mosse dal governo israeliano nei confronti della Spagna e degli spagnoli, nonché l’inaccettabile divieto di ingresso in Israele a due membri dell’esecutivo”. E’ quanto si legge in una nota diramata dal ministero degli Esteri iberico dopo che Israele ha sanzionato la vicepremier seconda e ministra del Lavoro Yolanda Diaz nonché la ministra dell’Infanzia e della Gioventù Sira Rego. La decisione del governo di Benjamin Netanyahu è arrivata dopo che il premier Pedro Sanchez ha annunciato misure contro Israele per “fermare il genocidio a Gaza”. 

Tra vittime attentato a Gerusalemme un rabbino e un cittadino spagnolo

I media israeliani hanno reso noti i nomi di tre delle vittime dell’attentato avvenuto questa mattina a Gerusalemme costato la vita a sei persone. Si tratta del rabbino Yosef David, 43 anni, di Yisrael Matzner, 28 anni, e di Yaakov Pinto, 25 anni. Quest’ultimo – riporta El Mundo – era un’ebreo spagnolo che viveva in Israele, dove si era recentemente sposato. Il Times of Israel aggiunge che tutte e tre le persone decedute erano residenti a Gerusalemme. 

Media, attentatori Gerusalemme entrati da breccia in recinzione

I terroristi residenti in Cisgiordania e responsabili dell’attacco avvenuto questa mattina a Gerusalemme costato la vita a sei persone sono entrati attraverso una breccia nella recinzione. Lo scrive Ynet facendo riferimento a quelle che sarebbero le prime risultanze delle indagini preliminari.

Sa'ar: "Europa deve scegliere se stare con Israele o jihadisti"

“Siamo in guerra con il terrorismo islamista radicale. L’Europa e la comunità internazionale, ogni Paese, devono ora fare una scelta chiara. Sono dalla parte di Israele o dalla parte dei jihadisti?”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, parlando in conferenza stampa a Budapest con il suo omologo ungherese Péter Szijjártó, in merito all’attentato mortale avvenuto questa mattina a Gerusalemme. Lo riporta Times of Israel.

Costa: "Cessi violenza, serve soluzione politica"

“La violenza deve cessare in Medio Oriente. Condanno nei termini più forti l’attacco terroristico compiuto oggi a Gerusalemme Est. Le mie sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo di Israele. Solo una soluzione politica può portare a una pace duratura in Israele e Palestina”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.

Ue: "Condanniamo attacco Gerusalemme, fermare ciclo violenza"

“Condanniamo questo attacco come condanniamo ogni perdita di vite umane, che ora deve cessare, abbiamo aggiunto l’escalation, e questo dimostra quanto sia necessario e cruciale un cessate il fuoco. I civili di entrambe le parti, palestinesi e israeliani, hanno sofferto per troppo tempo e troppo, e questo deve essere fatto, e ora è giunto il momento di interrompere questo ciclo di violenza”. Lo afferma il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa, commentando l’attentato a Gerusalemme.

Macron condanna attentato, "Solo via politica può riportare pace"

“La Francia condanna fermamente l’attacco terroristico appena avvenuto a Gerusalemme Est. Porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo israeliano. La spirale di violenza deve cessare. Solo una soluzione politica potrà riportare la pace”. Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron.

Ue: "Non incoraggiamo azioni Flotilla, aggravano la situazione"

“Devo dire che non incoraggiamo flottiglie come questa, perché fondamentalmente possono aggravare la situazione e mettere a rischio i loro partecipanti. Ma d’altra parte, questo non significa che siano giustificabili gli attacchi contro queste Flotilla come gli attacchi con i droni, ecc. Quindi pensiamo che il modo migliore per fornire aiuti umanitari sia attraverso i nostri partner. Questo è ciò che cerchiamo di ottenere, fornire aiuti umanitari su larga scala e manteniamo aperti i canali con Israele, e parliamo con le autorità israeliane”. Lo afferma la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, nel briefing quotidiano con la stampa.

“Visto il recente caso della Flotilla a giugno, quando i partecipanti sono stati sostanzialmente arrestati e il carico sequestrato. Quindi non è servito a nulla, quello che abbiamo cercato di fare è convincere le autorità israeliane a non imporre ostacoli e a non imporre problemi logistici o di registrazione ai nostri partner finanziari. Cerchiamo di aumentare il numero di camion che entrano a Gaza e, soprattutto, cerchiamo di porre fine alle sofferenze della popolazione di Gaza”, prosegue.

“Posso solo sottolineare che le autorità responsabili di garantire la protezione di Gaza sono gli Stati a cui appartengono i cittadini – aggiunge il portavoce Anouar El Anouni -. L’Ue esorta le parti e la comunità internazionale a compiere ogni sforzo per porre fine a questi terribili conflitti attraverso un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta di fornire un’assistenza umanitaria massiccia, immediata e senza ostacoli”.

Idf, avviso evacuazione per residenti grattacielo a Gaza City

Le Forze di difesa israeliane hanno emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nei pressi di un grattacielo a Gaza City, in vista di un possibile bombardamento. “L’Idf colpirà presto l’edificio a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nei dintorni”, ha afferma il portavoce in lingua araba dell’esercito, Avichay Adraee. Ai civili è stato ordinato di lasciare Gaza City e dirigersi verso la “zona umanitaria” designata da Israele nel sud della Striscia.

Attentato a Gerusalemme, bilancio morti sale a 6

E’ salito a sei il bilancio delle vittime dell’attentato di questa mattina a Gerusalemme. Lo affermano le autorità sanitarie, citate dai media israeliani.

Netanyahu: "Israele impegnato in grande guerra contro terrorismo"

Israele è impegnato in una “grande guerra contro il terrorismo”. Lo ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu parlando sul luogo dell’attentato di questa mattina all’incrocio di Ramot a Gerusalemme. Lo riporta Times of Israel. “Una potente guerra contro il terrorismo è in corso su tutti i fronti”, ha affermato il premier in un discorso ai media israeliani. “Stiamo inseguendo e circondando i villaggi da cui provengono i terroristi”, ha aggiunto. “I combattimenti continuano nella Striscia di Gaza”, ha continuato Netanyahu, affermando che Israele “distruggerà Hamas come promesso e libererà i nostri ostaggi, tutti i nostri ostaggi”.

 

Smotrich: "Anp educa a uccidere ebrei, deve scomparire"

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich chiede lo smantellamento dell’Autorità Nazionale Palestinese dopo l’attentato di questa mattina a Gerusalemme. “Lo Stato di Israele non può accettare un’Autorità Nazionale Palestinese che cresce ed educa i propri figli per uccidere gli ebrei”, ha scritto su X. “L’Autorità Nazionale Palestinese deve scomparire dalla mappa e i villaggi da cui provengono i terroristi dovrebbero assomigliare a Rafah e Beit Hanoun”, ha dichiarato.

 

Tajani: "Ferma condanna per attacco Gerusalemme, basta violenza"

“Esprimo ferma condanna per l’attacco a Gerusalemme dove hanno perso la vita degli innocenti. Il terrorismo non può prevalere in nessun modo e lo combatteremo senza alcuna incertezza”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Tutta la mia vicinanza ai familiari delle vittime coinvolte. Basta violenza, basta guerra”, spiega. “La priorità rimane quella di un immediato cessate il fuoco, di una rapida soluzione politica che porti a ‘due popoli – due Stati’ per dare pace e stabilità al Medioriente”, aggiunge.

Netanyahu arriva sul luogo dell'attentato a Gerusalemme

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato sul luogo dell’attentato che questa mattina è costato la vita a cinque persone. Lo riportano i media israeliani. Il premier, spiegano, attualmente sta esaminando la zona insieme al ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e al parlamentare Zvi Sukkot.

 

Hamas elogia attentato Gerusalemme: "È operazione eroica"

Hamas ha elogiato l’attentato di questa mattina a Gerusalemme, definendolo un’”operazione eroica”. “E’ una risposta naturale ai crimini dell’occupazione e alla guerra di sterminio che sta conducendo contro il nostro popolo”, ha commentato il gruppo in una dichiarazione ripresa dai media israeliani. Hamas non ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma ha invitato i palestinesi della Cisgiordania a “intensificare il confronto con l’occupazione e i suoi coloni”.

Idf circonda villaggi a Ramallah dopo attacco a Gerusalemme

In seguito alla sparatoria mortale avvenuta questa mattina a Gerusalemme, le truppe delle Forze di difesa israeliane hanno circondato diversi villaggi palestinesi alla periferia di Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l’Idf. Le autorità israeliane, riferiscono i media, ritengono che i due responsabili dell’attacco siano palestinesi partiti dai villaggi di Al-Qubeiba e Qatanna. L’esercito ha affermato che le truppe sono state inviate anche per cercare, insieme alla polizia, potenziali complici nella zona.

Israele sanziona vicepremier spagnola Diaz e una ministra

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha annunciato sanzioni contro la vicepremier seconda e ministra del Lavoro spagnola Yolanda Diaz e contro la ministra dell’Infanzia e della Gioventù Sira Rego, il cui padre è palestinese. Sia Diaz che Rego sono esponenti della piattaforma progressista Sumar, al governo con il Psoe di Pedro Sanchez. “Non è più possibile evitare di adottare sanzioni personali contro i membri del governo spagnolo che hanno superato ogni limite. Ho quindi deciso, insieme al viceministro dell’Interno Yariv Levin e con il consenso del primo ministro, di adottare sanzioni personali” contro Diaz e Rego, ha affermato Sa’ar. “Díaz non potrà entrare in Israele e Israele non intratterrà con lei alcun tipo di rapporto” e “sanzioni simili saranno applicate anche contro Sira Rago”, “le sarà vietato l’ingresso in Israele e Israele non intratterrà alcun rapporto con lei”, ha scritto il ministro israeliano su X. Sa’ar ha accusato Diaz, “leader del partito estremista ‘Sumar’, di sfruttare la debolezza politica del primo ministro Sanchez e di trascinarlo, passo dopo passo, verso l’attuazione della sua visione anti-israeliana e antisemita”.

Israele: "Da governo Sanchez attacchi antisemiti per coprire corruzione"

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, si è scagliato contro il governo di Pedro Sanchez dopo che il premier spagnolo ha annunciato l’adozione di nove misure per “fermare il genocidio a Gaza”. “Il governo spagnolo sta portando avanti una linea anti-israeliana ostile, con una retorica selvaggia e piena di odio. Il tentativo del corrotto governo Sanchez di distogliere l’attenzione da gravi casi di corruzione attraverso continui attacchi anti-israeliani e antisemiti è evidente”, ha affermato Sa’ar, accusando l’esecutivo spagnolo di “ossessiva attività contro Israele” e di “legami con regimi autoritari e oscuri, dal regime degli ayatollah in Iran al governo di Maduro in Venezuela”. Il ministro israeliano ha affermato che c’è una “evidente mancanza di consapevolezza storica dei crimini commessi dalla Spagna contro il popolo ebraico” e ha detto che Madrid sta “deliberatamente e grossolanamente danneggiando le relazioni” bilaterali.

Sanchez contro Israele: "Sta sterminando un popolo indifeso"

Quello che Israele sta facendo a Gaza “non è difendersi e non è neanche attaccare, è sterminare un popolo indifeso e violare tutte le leggi del diritto umanitario”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa in cui ha annunciato nove misure contro Israele per cercare di “fermare il genocidio”. “Il popolo ebraico ha sofferto innumerevoli persecuzioni e ingiustizie nella storia, incluso la più atroce di tutte che è l’Olocausto, dopo tanta sofferenza merita di avere uno Stato proprio e sentirsi sicuro al suo interno, per questo il governo spagnolo ha condannato fin dal primo giorno gli attacchi terroristici di Hamas e appoggerà sempre il diritto di Israele a esistere e a garantire la sua sicurezza, ma una cosa è proteggere il tuo Paese e la tua società e un’altra, molto diversa è bombardare ospedali e far morire di fame bambini e bambine innocenti”, ha affermato il leader socialista. “Quello che Netanyahu ha presentato a ottobre come operazione militare” in risposta ad Hamas “è diventata una nuova ondata di occupazioni illegali e un attacco ingiustificato contro i civili palestinesi”, “attacco che la relatrice speciale Onu e la maggioranza di esperti qualificano già come genocidio”, ha aggiunto Sanchez.

“La comunità internazionale non sta sapendo fermare la tragedia” a Gaza, “forse perché le grandi potenze del mondo sono rimaste incagliate tra l’indifferenza di un conflitto che non finisce e la complicità con il governo del premier Netanyahu”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa in cui ha annunciato nove misure contro Israele per cercare di “fermare il genocidio”. “La Spagna non ha bombe atomiche o portaerei e grandi riserve di petrolio, noi da soli non possiamo fermare l’offensiva israeliana ma ciò non significa che non ci proveremo perchè ci sono cause per cui vale la pena lottare, anche se non è unicamente nelle nostre mani farcela”, ha rimarcato il premier socialista.

Sanchez annuncia misure contro Israele per 'genocidio a Gaza'

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato una serie di misure contro Israele volte a fermare il “genocidio a Gaza”. Il leader, in una dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa, ha spiegato che tra le misure si prevede un decreto legge per l’embargo delle armi allo Stato ebraico, nonché il divieto di scalo nei porti o di transito nello spazio aereo spagnolo per navi o aerei che trasportano armi o carburante destinati all’esercito israeliano.

Sanchez, dopo aver ricordato le misure già adottate dal suo esecutivo, come il riconoscimento dello Stato di Palestina, ha affermato che il suo governo “ha deciso di fare un ulteriore passo avanti e di avviare immediatamente nove azioni aggiuntive per fermare il genocidio a Gaza, perseguire i suoi responsabili e sostenere la popolazione palestinese”.

La prima misura è l’approvazione urgente di un decreto legge che consolidi giuridicamente l’embargo sulle armi a Israele che la Spagna, ha detto Sanchez, applica dall’ottobre 2023 e che stabilisca il divieto legale e permanente di acquistare e vendere armi, munizioni e attrezzature militari allo Stato ebraico. La seconda misura è il divieto di transito nei porti spagnoli a tutte le navi che trasportano combustibili destinati alle forze armate israeliane. La terza è il divieto di ingresso nello spazio aereo spagnolo a tutti gli aerei di Stato che trasportano materiale di difesa destinato a Israele. La quarta è il divieto di accesso al territorio spagnolo a tutte le persone che partecipano direttamente al genocidio, alla violazione dei diritti umani e ai crimini di guerra nella Striscia. La quinta misura è il divieto di importazione di prodotti provenienti dagli insediamenti illegali a Gaza e in Cisgiordania, “con l’obiettivo di combattere le occupazioni, frenare lo sfollamento forzato della popolazione civile palestinese e mantenere viva la soluzione dei due Stati”, ha spiegato il premier spagnolo. Madrid ha poi deciso di limitare i servizi consolari forniti ai cittadini spagnoli residenti negli insediamenti illegali israeliani all’assistenza minima obbligatoria per legge. La Spagna rafforzerà poi il sostegno all’Autorità Palestinese attraverso un aumento del suo personale nella Missione di assistenza alle frontiere che l’Unione Europea ha a Rafah e l’istituzione di nuovi progetti di collaborazione con l’Autorità Palestinese nei settori dell’agricoltura, della sicurezza alimentare e dell’assistenza medica. L’ottava misura è l’ampliamento del contributo all’Unrwa con 10 milioni di euro aggiuntivi destinati all’aiuto alla popolazione di Gaza. L’ultima misura è un aumento della dotazione per gli aiuti umanitari e la cooperazione a Gaza fino a raggiungere i 150 milioni di euro nel 2026.
“Sappiamo che” queste misure “non saranno sufficienti a fermare l’invasione e i crimini di guerra. Ma speriamo che servano ad aumentare la pressione sul governo israeliano, ad alleviare parte delle sofferenze che sta subendo la popolazione palestinese e a far sì che i cittadini spagnoli sappiano e sentano che, di fronte a questo infame episodio, il loro Paese è stato dalla parte giusta della storia”, ha concluso Sanchez.

Media, attentatori Gerusalemme uccisi da soldato e civile armato

I due responsabili della sparatoria mortale di questa mattina a Gerusalemme sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da un soldato e da un giovane haredi armato. Lo riferisce Channel 12. La polizia ha dichiarato che “un agente di sicurezza e un civile presenti sulla scena hanno sparato contro i terroristi, che sono stati neutralizzati”. Oltre alla polizia, sul posto operano anche artificieri che stanno controllando la zona alla ricerca di eventuali esplosivi.

Attentato a Gerusalemme, bilancio morti sale a 5

E’ salito a cinque il bilancio delle vittime dell’attentato di questa mattina a Gerusalemme. Lo affermano le autorità sanitarie, citate da Times of Israel. Secondo il servizio di soccorso Magen David Adom, almeno altre sette persone sono in gravi condizioni, due in condizioni moderate e tre lievi.

Netanyahu convoca vertici sicurezza dopo attentato Gerusalemme

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta attualmente tenendo una “valutazione della situazione” con i responsabili della sicurezza in seguito all’attacco di questa mattina all’incrocio di Ramot a Gerusalemme. Lo ha affermato l’ufficio del premier.

Global Sumud Flotilla arrivata in Tunisia

Una folla enorme si è radunata nel porto Sidi Bou Said, in Tunisia, per dare il benvenuto alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, dirette a Gaza. Le immagini del porto, riporta la Bbc, mostrano gruppi di persone che circondano Greta Thunberg, in viaggio con 350 attivisti filo-palestinesi su imbarcazioni cariche di aiuti che sperano di consegnare ai palestinesi di Gaza. Presente al porto anche la deputata franco-palestinese del Parlamento europeo Rima Hassan. La Global Sumud Flotilla rimarrà ora in Tunisia per alcuni giorni, prima di riprendere il viaggio verso Gaza.

Gerusalemme, i due attentatori uccisi da un soldato

Secondo Channel 12 i due presunti attentatori, saliti a bordo del mezzo parcheggiato a Ramot Junction, snodo stradale all’ingresso nord-ovest di Gerusalemme, sono stati uccisi da un soldato presente sul posto. Le immagini diffuse dai media israeliani mostrano persone in fuga, in preda al panico. Le autorità stimano che i responsabili dell’attacco siano arrivati in auto da un villaggio nella zona di Ramallah. Tutti i valichi di frontiera nell’area di Gerusalemme sono stati chiusi. La polizia, riporta ancora l’emittente, “sta esaminando un oggetto sospetto trovato sul posto”.

Media, attacco a Gerusalemme, morti i 2 terroristi

I due terroristi che hanno compiuto l’attacco con sparatoria nel quartiere Ramot di Gerusalemme Est sono stati uccisi. Lo riporta l’emittente Channel 12, secondo cui i due uomini sarebbero saliti su un autobus e avrebbero aperto il fuoco sui passeggeri. 

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