Gerusalemme, la protesta dei parenti degli ostaggi in mano ad Hamas

I parenti degli ostaggi e i loro sostenitori hanno marciato sabato lungo una delle arterie principali di Gerusalemme verso la residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, cantando e brandendo cartelli che sollecitavano un cessate il fuoco globale. I timori per la sorte degli ostaggi sono aumentati venerdì, il 700esimo giorno di guerra, quando Hamas ha pubblicato un video di propaganda di due ostaggi – Guy Gilboa-Dalal e Alon Ohel – che appaiono scarni ed esausti mentre vengono portati in giro per Gaza City. Una tregua duratura si è rivelata finora impraticabile. Hamas ha affermato di aver accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata dai mediatori arabi il mese scorso. Israele non ha ancora risposto all’offerta, promettendo di continuare la guerra finché Hamas non avrà disarmato e rilasciato tutti gli ostaggi.