Ucraina, colloquio Lavrov-Rubio: “Discussi preparativi per vertice in Alaska”

Ucraina, colloquio Lavrov-Rubio: “Discussi preparativi per vertice in Alaska”
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un incontro con i soldati nella regione di Sumy (foto AP)

Ue senza Ungheria: “Pace rispetto sovranità e integrità territoriale Kiev”. Casa Bianca: “Presidente Usa spera in trilaterale dopo l’incontro”

Una dichiarazione congiunta dei leader europei, esclusa l’Ungheria di Viktor Orban, sull’Ucraina accoglie “con favore” gli sforzi del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in vista del vertice in Alaska con il suo omologo russo Vladimir Putin per “porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina” ma sottolineando che “una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità e integrità territoriale, e il principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza“.

Casa Bianca: “Vertice Trump-Putin sarà ad Anchorage

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha annunciato che il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin si terrà ad Anchorage. In quell’occasione, la “principale priorità” del leader Usa sarà come “mettere fine alla guerra”, ha detto, escludendo che i due leader discuteranno di questioni bilaterali.

Zelensky: “Non ci ritireremo dal Donbass

L’Ucraina non si ritirerà dal Donbass, perché le concessioni della Russia senza garanzie di sicurezza apriranno la strada a nuove aggressioni e al rischio di una “terza guerra”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conversazione con i giornalisti, come riportato da Rbc Ukraine. “Non possiamo farlo. Tutti dimenticano la prima parte, i nostri territori sono occupati illegalmente. Per i russi, il Donbass è un trampolino di lancio per una nuova offensiva futura. Se lasciamo il Donbass di nostra spontanea volontà o subiamo pressioni, apriremo una terza guerra”, ha sottolineato.

Zelensky: “Vertice in Alaska è una vittoria personale per Putin”

Zelensky ha dichiarato di non sapere di cosa parleranno Putin e Trump nell’incontro. “Non conosco l’esito di questo incontro bilaterale in Alaska. Lo vedremo probabilmente insieme a voi. Non so di cosa parleranno senza di noi. Probabilmente hanno una loro agenda bilaterale. Le questioni ucraine dovrebbero essere discusse almeno tra i tre“, ha detto il leader di Kiev. Secondo il quale il fatto che Trump e Putin si incontreranno in territorio Usa rappresenta una “vittoria personale” per Putin, che in questo modo esce dall’isolamento. “Con questo incontro, in qualche modo ha rimandato le sanzioni. Il presidente Trump ha sanzioni importanti e noi aspettiamo con molta attenzione queste sanzioni. Vedremo cosa succederà dopo“, ha aggiunto Zelensky.

Casa Bianca, Trump spera in incontro trilaterale dopo vertice con Putin

L’”obiettivo” di Donald Trump riguardo al vertice con Vladimir Putin in Alaska è “comprendere meglio come poter mettere fine alla guerra”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che il presidente Usa “spera in un incontro trilaterale” anche con Volodymyr Zelensky dopo il faccia a faccia col leader russo.

 Colloquio Lavrov-Rubio: “Discussi preparativi per vertice in Alaska

 Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno discusso in una conversazione telefonica i preparativi per il prossimo incontro del 15 agosto tra i leader dei due Paesi, Vladimir Putin e Donald Trump, in Alaska. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca, citato dall’agenzia Tass. “Entrambe le parti hanno confermato il loro impegno affinché l’incontro abbia successo”, ha sottolineato.

Erdogan sente Zelensky: “Turchia pronta a ospitare un vertice

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy “su richiesta della parte ucraina”. Lo riferisce la presidenza turca, citata da Anadolu, secondo cui nel corso del colloquio sono state affrontate le relazioni bilaterali tra Turchia e Ucraina, nonché questioni regionali e globali. Erdogan ha dichiarato di ritenere “preziosi” i progressi compiuti nei negoziati diretti tra Kiev e Mosca a Istanbul e ha espresso “l’auspicio che nei prossimi turni si possano ottenere risultati significativi in merito a un cessate il fuoco sulla strada verso una pace duratura”. Erdogan ha inoltre affermato che la Turchia “è pronta a ospitare un vertice a livello di leader” e ha ribadito che Ankara “continuerà a sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”

Ue attendista su incontro Alaska, per ora no piani per vertice leader

 A quanto apprende LaPresse a Bruxelles, al momento non c’è alcun piano per convocare un Consiglio europeo straordinario con i leader Ue dopo il vertice in Alaska di venerdì tra Donald Trump e Vladimir Putin, in caso vi fosse un esito non gradito all’Europa. Bruxelles attende l’evoluzione della situazione prima di decidere ogni mossa. Domani i leader Ue, coordinati dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, si confronteranno con il presidente Usa Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky e poi nel formato “della colazione dei volenterosi”. Tra i corridoi di Bruxelles qualcuno ritiene che il vertice in Alaska non sarà conclusivo. Stamane i leader Ue, tranne l’Ungheria, hanno rilasciato una dichiarazione in cui si sono detti pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza dell’Ucraina ricordando a Trump che “una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità e integrità territoriale” e che “il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina”. 

Podolyak: “Putin vuole eliminarci, non accetta nostra esistenza

Mykhailo Podolyak, primo consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato un risultato diverso dalla sconfitta strategica della Russia significherà che qualsiasi accordo di cessate il fuoco sarà stato concluso alle condizioni di Mosca, erodendo il diritto internazionale e mandando un segnale pericoloso al mondo. L’obiettivo finale di Putin è “eliminare l’Ucraina come Stato sovrano smantellandone l’esercito, la politica estera e il diritto all’autodeterminazione”, ha dichiarato Podolyak su Telegram. “L’annessione di territori – sottolinea – non è l’obiettivo finale di Putin. Non accetta l’esistenza stessa dell’Ucraina. Putin vuole la nostra scomparsa come Stato. Cerca di privarci del nostro esercito, della nostra politica estera e del diritto di avere voce in capitolo in patria. Dobbiamo diventare un’appendice indistinta e russificata dell’impero. Ecco perché qualsiasi discorso sulle ‘richieste minime’ di Mosca è inutile, perché esistono solo richieste massime”.

Ue: “Popolo ucraino sia libero di decidere il suo futuro”

“Il popolo ucraino – si legge nello statement – deve avere la libertà di decidere il proprio futuro. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina”. L’Unione europea “continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina, nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa” e a “imporre misure restrittive nei confronti della Federazione Russa”, aggiungono i leader Ue.

Ue: “Pronti a contribuire a garanzie di sicurezza”

“L’Unione Europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza” dell’Ucraina “sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale e nel pieno rispetto della politica di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri, tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri”, hanno assicurato i leader europei nella nota congiunta,

Orban: “Ue lasciata ai margini, niente istruzioni dalla panchina”

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha commentato in un post su X la nota congiunta cosi: “A soli quattro giorni dallo storico vertice tra il presidente Trump e il presidente Putin, il Consiglio europeo ha cercato di rilasciare una dichiarazione a nome di tutti i capi di Stato e di governo dell’Ue. Prima che il coro liberal-mainstream inizi la sua nuova interpretazione della sua canzone preferita, ‘il burattino di Putin’, ho deciso di condividere perché NON potevo sostenere la dichiarazione a nome dell’Ungheria”. “La dichiarazione tenta di stabilire le condizioni per un incontro a cui i leader dell’Ue non sono stati invitati”, scrive Orban, “il fatto che l’Ue sia stata lasciata ai margini è già di per sé triste. L’unica cosa che potrebbe peggiorare la situazione è se iniziassimo a dare istruzioni dalla panchina. L’unica azione sensata per i leader dell’Ue è quella di avviare un vertice Ue-Russia, sull’esempio dell’incontro Usa-Russia”. “Diamo una possibilità alla pace“, aggiunge.

Zelensky: “Grato a leader Ue, sostegno a determinazione Trump”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con favore la nota congiunta dei leader Ue. “Sono grato ai leader europei per il loro chiaro sostegno alla nostra indipendenza, alla nostra integrità territoriale e proprio per un approccio così attivo alla diplomazia che può contribuire a porre fine a questa guerra con una pace dignitosa”, ha scritto in un post su X, “in effetti, sosteniamo tutti la determinazione del Presidente Trump e insieme dobbiamo definire posizioni che non consentano alla Russia di ingannare ancora una volta il mondo”. “Le questioni relative alla sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa vengono discusse da tutti noi insieme. Qualsiasi decisione deve contribuire alle nostre capacità di sicurezza comuni”, aggiunge, ” e se la Russia si rifiuta di fermare le uccisioni, deve essere ritenuta responsabile. Finché continuano la guerra e l’occupazione, tutti noi insieme dobbiamo mantenere la nostra pressione: la pressione della forza, la pressione delle sanzioni, la pressione della diplomazia. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando”.

Zelensky: “Esercito russo prepara nuove offensive”

Zelensky però aggiunge: “Vediamo che l’esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, sta compiendo movimenti che indicano la preparazione per nuove operazioni offensive. In tali circostanze, è importante che l’unità del mondo non sia minacciata”.

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