Caso Epstein, rabbia Maga contro Trump: “Renda pubblici i documenti segreti”. Lui: “Truffa dem”

Caso Epstein, rabbia Maga contro Trump: “Renda pubblici i documenti segreti”. Lui: “Truffa dem”
(AP Photo/Jose Luis Magana)

La procuratrice generale Bondi aveva parlato di una ‘lista clienti’ ma poi ha ritrattato

La promessa non mantenuta di rilasciare ulteriori informazioni sul caso Jeffrey Epstein ha scatenato l’indignazione di alcuni fedeli sostenitori del presidente degli Stati Uniti Donald Trump del movimento Maga. Lui ha replicato dando la colpa “a una bufala della sinistra radicale democratica”.

Le teorie complottiste

I conservatori, guidati da figure di spicco del movimento ‘Make America Great Again’, avevano in passato avanzato accuse infondate secondo cui Epstein sarebbe stato assassinato in carcere e secondo cui alcuni esponenti del “deep state” all’interno del governo starebbero nascondendo le liste dei suoi clienti, i video dei crimini commessi e altre prove. Lo stesso presidente Donald Trump ha in passato dato risalto alle teorie del complotto relative a Epstein, ma ultimamente ha cercato di cambiare argomento. Personaggi come il commentatore Tucker Carlson, l’attivista Laura Loomer e l’ex consigliere di Trump, Steve Bannon, sostengono che la gestione del caso da parte del governo dimostri una mancanza di trasparenza.

Il passo indietro dell’amministrazione Trump

La settimana scorsa il Dipartimento di Giustizia ha assicurato che Epstein, che era accusato di traffico sessuale, non ha lasciato alcuna ‘lista di clienti‘. Si tratta di un enorme passo indietro rispetto a quanto affermato in precedenza dalla procuratrice generale Pam Bondi e da altri. Ciò ha suscitato rabbia, ulteriori sospetti e teorie complottistiche tra i fedeli sostenitori di Maga. Bondi aveva anche affermato che i funzionari stavano esaminando attentamente una “montagna” di prove precedentemente nascoste. Il Dipartimento di Giustizia ha tuttavia concluso che la divulgazione al pubblico non sarebbe stata appropriata e che gran parte del materiale è stato posto sotto sigillo da un giudice. Ciò ha fatto infuriare gli influencer di destra.

Trump: “Su Epstein i miei ex sostenitori sono stati truffati dai dem”

“La sinistra radicale democratica ha fatto centro, ancora una volta!”, “la loro nuova truffa è quella che chiameremo per sempre la bufala Jeffrey Epstein, e i miei ex sostenitori hanno abboccato a questa ‘stronzata’, con l’amo, la lenza e il piombo”. È quanto scrive in un post sul social Truth Donald Trump dopo le accuse da parte del gruppo Maga. “Ho avuto più successo in 6 mesi che forse qualsiasi altro presidente nella storia del nostro Paese, e tutto ciò di cui queste persone vogliono parlare, con la forte spinta delle fake news e dei democratici affamati di successo, è la bufala di Jeffrey Epstein”, ha aggiunto Trump, “lasciate che questi deboli continuino a fare il gioco dei democratici, non pensate nemmeno di parlare del nostro incredibile e senza precedenti successo, perché non voglio più il loro sostegno! Grazie per l’attenzione. Make America great again!”.

Caso Epstein, rabbia Maga contro Trump: “Renda pubblici i documenti segreti”. Lui: “Truffa dem”

Presidente Camera Johnson: “Bondi faccia chiarezza”

Lo speaker della Camera Mike Johnson ha esortato la procuratrice generale Pam Bondi a “farsi avanti e spiegare” la gestione da parte dell’amministrazione Trump dei fascicoli relativi a Jeffrey Epstein. In un’intervista con il podcaster Benny Johnson, riportata da Abc News, Johnson ha invitato Bondi a chiarire ulteriormente le sue precedenti dichiarazioni sulla revisione della presunta “lista di clienti” di Epstein. Bondi era finita al centro delle polemiche quando lo scorso febbraio, parlando della presunta “lista di clienti” di Epstein, aveva affermato: “È sulla mia scrivania in questo momento, la sto esaminando”. Bondi ha poi precisato che le sue dichiarazioni si riferivano semplicemente a un “fascicolo” su Epstein.

Trump difende Bondi: “Ha fatto ottimo lavoro”

Il presidente Trump ha affermato che la procuratrice generale ha “gestito la situazione molto bene” e che spetta a Bondi decidere se pubblicare altri documenti relativi alle indagini sul traffico sessuale di Epstein.

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