Guerra a Gaza, le news del 9 luglio. Hamas pronta a liberare 10 ostaggi in cambio stop guerra 

Guerra a Gaza, le news del 9 luglio. Hamas pronta a liberare 10 ostaggi in cambio stop guerra 
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington in un punto stampa: l’8 luglio il leader di Tel Aviv ha incontrato alla Casa Bianca il presidente americano Donald Trump per parlare delle trattative su una tregua a Gaza (Foto Ap/Jacquelyn Martin)

Secondo incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu

Proseguono con difficoltà i negoziati per una tregua tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Ieri, martedì, si è tenuto alla Casa Bianca il secondo incontro tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Si attende di capire se possa portare ad avanzamenti nei colloqui sulla proposta Usa di cessate il fuoco, mentre sempre ieri il quinto round di negoziati a Doha si è concluso senza progressi significativi.  Il funzionario di Hamas, Taher al-Nunu, ha detto ad Al Jazeera che il gruppo è pronto a liberare 10 ostaggi per garantire il flusso senza ostacoli degli aiuti disperatamente necessari a Gaza e fermare gli attacchi israeliani. Ecco tutte le notizie di oggi dal conflitto in diretta.

Gli aggiornamenti sulla guerra a Gaza

Le notizie in diretta
Inizio diretta: 09/07/25 07:00
Fine diretta: 09/07/25 23:30
Hamas pronta a liberare 10 ostaggi in cambio stop guerra

Il funzionario di Hamas, Taher al-Nunu, ha detto ad Al Jazeera che il gruppo è pronto a liberare 10 ostaggi per garantire il flusso senza ostacoli degli aiuti disperatamente necessari a Gaza e fermare gli attacchi israeliani. Al-Nunu ha affermato che il gruppo ha accettato l’ultima proposta di tregua e “ha offerto la flessibilità necessaria per proteggere il nostro popolo, fermare il crimine di genocidio e consentire l’ingresso e il flusso di aiuti liberi e dignitosi al nostro popolo fino a quando non raggiungeremo la fine completa della guerra”.

Israele: "Disposti a negoziare cessate il fuoco permanente"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar afferma che Israele negozierà un cessate il fuoco permanente con Hamas nella Striscia di Gaza se si raggiungerà un accordo su una tregua temporanea. “Se si raggiungesse un cessate il fuoco temporaneo, saremmo disposti a negoziarne uno permanente”, ha affermato Sa’ar, intervenendo in una conferenza stampa congiunta a Bratislava insieme al suo omologo slovacco Juraj Blanár, come riporta Times of Israel. Finora il primo ministro Benjamin Netanyahu si è rifiutato di avviare colloqui sulla fine della guerra a Gaza finché Hamas non sarà sconfitto. “Israele è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza. Credo che sia fattibile”, afferma Sa’ar, sottolineando il fatto che Israele “ha inviato una delegazione a negoziare a Doha e ha accettato la proposta dell’inviato speciale degli Stati Uniti Witkoff“, che prevede una tregua di 60 giorni in cambio del rilascio di circa metà degli ostaggi a Gaza nella sua prima fase. Sa’ar sottolinea che “Hamas tiene ancora 50 dei nostri ostaggi” e che la guerra “può finire domani se Hamas li rilascia e depone le armi”. Il ministro israeliano nega che Israele stia prolungando inutilmente la guerra: “Siamo impegnati nei nostri obiettivi di guerra, ma la guerra in sé non è il nostro obiettivo. Preferiamo sempre raggiungere i nostri obiettivi con mezzi diplomatici. Ma deve essere chiaro: Hamas non è solo responsabile dell’inizio di questa guerra, ma anche della sua continuazione. Bisogna fare pressione su Hamas”.

Almeno 16 morti a Gaza in raid Israele

Almeno 16 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi aerei israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza dalle prime ore del mattino. Tra queste, otto sono state uccise in un attacco al campo profughi di Shati, due sono state uccise nel bombardamento di una casa a Deir el-Balah e due sono state uccise in un attacco con drone contro le tende a Khan Younis. Lo riporta Al Jazeera.

Netanyahu: "Con Trump parlato di sforzi per rilascio ostaggi"

Dopo il secondo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance alla Casa Bianca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che le discussioni “si sono concentrate sugli sforzi per liberare i nostri ostaggi”. “Non molleremo un attimo, e questo è possibile grazie alla pressione militare esercitata dai nostri eroici soldati”, afferma in un video girato nella Blair House, “purtroppo, questo sforzo ci sta costando un prezzo doloroso, con la perdita dei nostri figli migliori”. Netanyahu sottolinea che Israele è determinato a raggiungere tutti i suoi obiettivi a Gaza: “il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti; l’eliminazione delle capacità militari e di governo di Hamas; e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele“.

Media: quinto round colloqui in Qatar concluso senza progressi

Un quinto round di colloqui in Qatar su un possibile accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi a Gaza si è concluso senza progressi significativi. Lo riporta il canale saudita Asharq News, citando fonti informate. Un funzionario palestinese avrebbe affermato che la situazione è “in stallo”, accusando il team negoziale israeliano di “limitarsi ad ascoltare anziché negoziare” e di consultarsi su “ogni questione” con i funzionari in Israele. Il funzionario sostiene che il team israeliano non ha l’autorità di prendere decisioni concrete e che questa è “una continuazione della politica dilatoria del primo ministro Benjamin Netanyahu volta a impedire qualsiasi potenziale accordo”.

Incontro Trump-Netanyahu concluso dopo poco più di un'ora

L’incontro alla Casa Bianca, il secondo in due giorni, tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è concluso ed è durato poco più di un’ora. Lo ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca al Times of Israel.

Durante l’incontro – ha reso noto l’ufficio di Netanyahu – i due leader sono stati raggiunti dal vicepresidente americano JD Vance. Non sono stati rivelati dettagli sul contenuto del colloquio.

Media: Witkoff rinvia viaggio in Qatar

L’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medioriente Steve Witkoff ha rinviato il suo volo per Doha, dove avrebbe dovuto partecipare ai colloqui in corso tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e l’accordo per il rilascio degli ostaggi. Lo hanno detto al Times of Israel due fonti a conoscenza della questione. Secondo le fonti, inizialmente Witkoff avrebbe dovuto partire per il Qatar martedì, aggiungendo che non è stata ancora fissata una nuova data di partenza. L’inviato statunitense ha informato i mediatori che ha ancora intenzione di recarsi a Doha per contribuire a portare a termine l’accordo ma la sua decisione di rinviare il viaggio indica quindi che sono ancora necessari progressi.

Media: Israele presenterà mercoledì nuove mappe su ritiro Idf

Israele dovrebbe presentare mercoledì una nuova serie di mappe che mostrano la sua proposta di ridispiegamento delle truppe nella Striscia di Gaza, dopo che la versione precedente è stata respinta da Hamas. Lo ha dichiarato al Times of Israel una fonte vicina ai negoziati. Ci vorrà più tempo per raggiungere un compromesso sulla questione, afferma la fonte, rifiutandosi di fornire ulteriori dettagli.

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