Decine di migliaia di pellegrini si sono riuniti domenica nella città irachena di Karbala per celebrare l’Ashura, il giorno sacro in cui i musulmani sciiti commemorano il martirio dell’Imam Hussein, nipote del profeta Maometto. Uomini, donne e bambini vestiti di nero si sono radunati intorno ai santuari dell’Imam Hussein e di suo fratello Abbas, eseguendo i tradizionali rituali di lutto che includono il battersi il petto, elegie e lamentazioni.
Il pellegrinaggio annuale è uno dei più grandi eventi religiosi del mondo sciita. L’Ashura ha un profondo significato religioso e storico per gli sciiti, poiché segna la battaglia di Karbala del 680 d.C., in cui l’Imam Hussein, insieme alla sua famiglia e ai suoi compagni, fu ucciso dopo aver rifiutato di giurare fedeltà al califfato omayyade, consolidando la scissione tra l’Islam sunnita e quello sciita. Per gli sciiti, la commemorazione è diventata il simbolo della resistenza contro la tirannia e l’ingiustizia.