Al via il secondo giorno, si attende accordo sul 5% per le spese militari
Oggi all’Aja il secondo giorno del vertice Nato: si attende l’accordo sul 5% per le spese militari fortemente voluto dal presidente americano Donald Trump. In un sms di Rutte pubblicato dal presidente americano, il segretario generale dell’Alleanza atlantica assicura che “l’Europa pagherà il suo contributo”. “Non stiamo prendendo le decisioni che stiamo prendendo per fare un favore a qualcuno” ha sottolineato il cancelliere tedesco Merz. Invito del segretario Nato Rutte: “I Paesi devono trovare i soldi”. Grande protagonista il presidente americano Donald Trump, che ha ovviamente parlato del recente cessate il fuoco tra Israele e Iran: “Non lo faranno mai più” ha detto Trump sulle intenzioni dell’Iran di arricchire uranio. Il raid a Fordow, per il presidente Usa, ha posto fine alla guerra come gli attacchi a Nagasaki.
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Nato, Trump conferma Articolo 5: “Siamo con loro fino in fondo”
Donald Trump ha confermato l’impegno degli Usa per l’Articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, che stabilisce il principio di difesa collettiva: “Siamo con loro fino in fondo”, ha detto, come riportato dal Guardian. Ieri l’inquilino della Casa Bianca non aveva risposto in modo chiaro a una domanda sulla sua applicazione: “Dipende dalla vostra definizione”, aveva detto ai giornalisti.
Trump: “Ultima cosa che Iran vuole fare è arricchire uranio”
“Non penso che lo faranno mai più”, “penso che ne abbiano avuto abbastanza. L’ultima cosa che vogliono fare è di arricchire di nuovo” l’uranio e “un sito come quello molto difficile da costruire”, “quell’attacco ha posto fine alla guerra. Quell’attacco ha posto fine alla guerra. Non voglio fare l’esempio della Russia, non voglio fare l’esempio di Nagasaki, ma quella è stata essenzialmente la stessa cosa che ha posto fine a quella guerra. Se non l’avessimo eliminato, starebbero ancora combattendo”. Lo dice il presidente Usa, Donald Trump, in un punto stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel secondo giorno di vertice all’Aja, rispondendo a una domanda sull’attacco ai siti nucleari iraniani. A chi gli chiede se gli Usa colpirebbero di nuovo nel caso in cui l’Iran dovesse ricostruire, risponde: “Certo, ma non me ne devo preoccupare. E’ andato, per anni, è molto difficile da ricostruire, perché è crollato tutto. Nessuno può entrare a vederlo, perché è crollato. Non si può entrare in una stanza che contiene, sapete, 10 milioni di tonnellate di roccia, e i tunnel sono completamente collassati”. Trump si scaglia poi contro le notizie diffuse da alcuni media Usa come la Cnn, che ha riferito di una valutazione di intelligence, secondo cui gli attacchi Usa non hanno distrutto siti nucleari: “È stato un colpo incredibile da parte di piloti geniali e di persone geniali nell’esercito, e non viene loro riconosciuto il merito, perché abbiamo della feccia in questo gruppo, giornalisti: la Cnn è feccia, il New York Times è feccia. Sono persone cattive e cercano di minimizzare questa grande vittoria”.
Trump: “Ora con Iran andiamo molto d’accordo”
Con l’Iran “adesso stiamo andando molto d’accordo”. Lo dice il presidente Usa, Donald Trump, in un punto stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel secondo giorno di vertice all’Aja.
Rutte: “Paesi devono trovare i soldi”
“Sono decisioni difficili, siamo onesti. Voglio dire, i politici devono fare scelte in situazioni di scarsità, e non è facile”, ma “i Paesi devono trovare i soldi. Non è facile. Queste sono decisioni politiche. Lo riconosco pienamente. Ma allo stesso tempo, c’è la convinzione assoluta tra i miei colleghi al tavolo che, data la minaccia della Russia, data la situazione della sicurezza internazionale, non ci sono alternative. Dobbiamo farlo” ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al secondo giorno del summit all’Aja.
Rutte: “Usa totalmente impegnati nell’articolo 5”
“È assolutamente chiaro che gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nei confronti della Nato e dell’articolo 5” ha poi sottolineato Rutte. “Sono di gran lunga i maggiori contributori alla NATO. Rappresentano oltre il 50% dell’economia totale della NATO. Quello che faremo nei prossimi anni è spostare gradualmente l’onere dagli Stati Uniti agli europei e ai canadesi, e penso che sia giusto”, ha aggiunto.
Tajani: “Target 5% necessario, non per accondiscendenza verso Usa”
Noi abbiamo fatto quello che è necessario, non perché dobbiamo accondiscendere gli americani, ma perché dobbiamo garantire la nostra sicurezza e non essere sempre costretti a chiedere l’intervento degli americani, perché le due cose non possono essere compatibili”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una conferenza stampa a margine del vertice Nato dell’Aja, parlando del sì dell’Italia al nuovo target Nato del 5% del Pil in spese per la difesa. “Noi abbiamo detto che non si poteva raggiungere l’obiettivo nei tempi prefissati. I tempi sono stati lunghi, e poi c’è stato un successo italiano, che è la flessibilità.C’è l’obiettivo finale, poi c’è una revisione da fare nel 2029, e poi c’è l’obbligo di raggiungere l’obiettivo, che non è l’obbligo di raggiungerlo con tappe annuali prefissate”, spiega. “Se non vogliamo chiedere agli americani e vogliamo stare allo stesso del loro livello, noi dobbiamo investire più in sicurezza, perché se non si investe in sicurezza e non c’è equilibrio tra l’Europa e gli altri, la nostra sicurezza è in pericolo”, aggiunge.
Merz: “Aumento spese difesa non per fare favore a qualcuno”
“Voglio dire esplicitamente che non stiamo prendendo le decisioni che stiamo prendendo per fare un favore a qualcuno. Piuttosto, le stiamo prendendo sulla base della nostra consapevolezza, sulla base della nostra convinzione che la Nato nel suo complesso, e questo vale soprattutto per la parte europea della Nato, debba fare di più nei prossimi anni per garantire la propria capacità di difesa. Ed è per questo che entro in queste discussioni odierne con grande fiducia”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, al suo arrivo al vertice Nato all’Aja.
Nato, Trump svela sms di Rutte: “Europa pagherà il 5%”
Ieri Trump aveva pubblicato il messaggio privato ricevuto dal segretario generale dell’Alleanza atlantica:”Signor Presidente, caro Donald, congratulazioni e grazie per la tua azione decisiva in Iran, davvero straordinaria, che nessun altro avrebbe osato compiere. Ci rende tutti più sicuri. Stasera volerai verso un altro grande successo all’Aja. Non è stato facile, ma siamo riusciti a far firmare a tutti il 5%! Donald, ci ha condotti a un momento davvero importante per l’America, l’Europa e il mondo” ha scritto Rutte nel messaggio diffuso da Trump sul suo social Truth.
Rutte: “Nessun imbarazzo per messaggio pubblicato”
“Non è imbarazzante, quello che c’è nel mio messaggio è un fatto e a me va bene che sia stato condiviso”. Lo dice il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al secondo giorno del summit all’Aja, parlando della pubblicazione del messaggio privato inviato a Donald Trump.
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