L'aggressore si è suicidato: sarebbe un ex studente di 22 anni. Il cancelliere Stocker: "Tragedia nazionale"

A Graz, in Austria, c’è stata una sparatoria in una scuola nel quartiere di Lend. Almeno 10 persone hanno perso la vita e decine sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sono anche ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Il presunto autore, ex studente dell’istituto, si sarebbe suicidato. Si tratta di una delle peggiori stragi nella storia del Paese. 

La polizia ha confermato un’importante operazione presso l’istituto scolastico in Dreierschützengasse. Diverse squadre dell’unità speciale Cobra si sono recate sul posto. L’edificio è stato sottoposto a una perquisizione meticolosa. Le autorità di sicurezza hanno chiesto alla popolazione di evitare la zona delle operazioni. 

 

Presunto autore è un ex studente di 21 anni

Secondo le prime informazioni il responsabile avrebbe aperto il fuoco contro gli studenti in due aule, una delle quali sarebbe l’ex aula del ventunenne. Il ragazzo avrebbe portato con sé e possedeva legalmente due armi: una pistola e un fucile da caccia. Secondo i media austriaci, sarebbe stato vittima di bullismo. “Il presunto autore è un ventunenne austriaco originario della zona di Graz. Secondo le informazioni attuali, nel crimine sono state utilizzate due armi da fuoco, sequestrate sul posto. Queste armi sono ora sottoposte a perizia scientifica. È probabile che il presunto autore le possedesse legalmente. Al momento non è possibile fornire informazioni sul movente. Secondo l’attuale stato delle indagini, il presunto autore si è suicidato in un bagno”, ha dichiarato il direttore della polizia della Stiria, Gerald Otner, durante una conferenza stampa. L’istituto Bundesoberstufenrealgymnasium (Borg) di Graz conta 17 classi e circa 40 insegnanti. Gli studenti hanno generalmente un’età pari o superiore a 14 anni.

Graz

Il responsabile sarebbe un ex studente che si è poi tolto la vita

Il presunto autore della sparatoria, che non aveva precedenti penali, era uno studente dell’istituto. Lo ha riferito la polizia all’emittente Orf.  Tuttavia, ha spiegato invece il ministro degli Interni austriaco, Gerhard Karner, aveva abbandonato la scuola prima del previsto, senza diplomarsi. 

Secondo quanto riportato dall’emittente austriaca Orf, è già stato confermato che diverse persone sono rimaste gravemente ferite, tra cui studenti e insegnanti. Il quotidiano Krone ha potuto parlare con il marito di un’insegnante che era barricata in classe con i suoi studenti. Ha riferito di aver sentito diversi colpi d’arma da fuoco. Ai genitori degli studenti che sono riusciti a fuggire è stato ora permesso di vedere i propri figli. Gli studenti feriti sono in cura nella vicina Helmut List Hall.

Scuola evacuata, non si prevedono altri pericoli

“La scuola è stata evacuata e tutti sono stati condotti in un punto di incontro sicuro”. Lo ha riferito la polizia della Stiria. “La situazione è sicura. Non si prevedono ulteriori pericoli”, hanno aggiunto le forze dell’ordine austriache. 

Dieci anni fa la strage di Graz

Il crimine è avvenuto poco prima del decimo anniversario della strage di Graz del 20 giugno 2015, quando un uomo guidò un fuoristrada ad alta velocità attraverso il centro della città travolgendo la folla e causando tre morti e oltre 40 feriti. 

Cancelliere Stocker: “Tragedia nazionale”

“La sparatoria in una scuola di Graz è una tragedia nazionale che ha profondamente scosso l’intero Paese. Quest’atto incomprensibile ha improvvisamente strappato dei giovani dalla vita che avevano davanti a sé. Non ci sono parole per il dolore e la sofferenza che tutti noi – tutta l’Austria – stiamo provando in questo momento”. Così il cancelliere austriaco, Christian Stocker, ha commentato la sparatoria in una scuola di Graz che ha provocato almeno dieci vittime, tra cui il presunto autore dell’attacco, e numerosi feriti.

“Il mio pensiero va alle famiglie e ai genitori che hanno perso i loro figli. Ai loro fratelli e parenti.La mia solidarietà va a coloro che hanno subito ferite e un’incommensurabile sofferenza emotiva a causa di questa incomprensibile violenza, a tutti gli studenti e a tutto il personale scolastico. Ciò che è accaduto oggi ci riguarda tutti: come persone, come genitori, come società. Una scuola è un luogo di fiducia, sicurezza e speranza. Il fatto che questo spazio sicuro sia stato distrutto così brutalmente ci lascia sbalorditi”, ha dichiarato ancora il cancelliere austriaco.

“Ringrazio i servizi di emergenza che hanno agito rapidamente e con prudenza nelle circostanze più difficili. E ringrazio coloro che ora stanno indagando sull’accaduto e che stanno aiutando a elaborare l’accaduto”. “Oggi si tratta di compassione. E di esserci l’uno per l’altro. In questi tempi difficili, l’umanità è la nostra forza più forte”, ha concluso. 

Presidente Van der Bellen: “Orrore indescrivibile”

“Questo orrore non può essere descritto a parole”. Lo ha dichiarato il presidente austriaco, Alexander Van der Bellen, in merito alla sparatoria in una scuola di Graz. Questo atto “colpisce il nostro Paese nel profondo”, ha scritto Van der Bellen in un messaggio su Bluesky, “oggi e nei difficili giorni a venire, il nostro Paese dimostrerà che la nostra forza risiede in questa unione”.

Meloni: “Vicinanza ai familiari delle vittime”

“Con dolore apprendo della tragica notizia che vede coinvolta una scuola a Graz, in Austria, dove uno studente ha ucciso diverse persone e ferito delle altre, alcune di loro molto gravi. La mia vicinanza e quella dell’intero governo italiano va ai familiari delle vittime, unitamente a un pensiero che desidero rivolgere ai feriti e ai loro cari”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

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