Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha reso noto di aver dato istruzioni all’Idf di impedire alla nave Madleen organizzata dalla Freedom Flotilla di rompere il blocco navale e arrivare nella Striscia di Gaza. A bordo dell’imbarcazione ci sono 12 persone fra cui l’attivista per il clima svedese Greta Thunberg, l’attivista brasiliano Thiago Avila e Rima Hassan, parlamentare europea franco-palestinese.
“Lo Stato di Israele non permetterà a nessuno di violare il blocco navale su Gaza, il cui scopo principale è impedire il trasferimento di armi ad Hamas, un’organizzazione terroristica omicida che tiene i nostri ostaggi e commette crimini di guerra”, ha affermato Katz. “All’antisemita Greta e ai suoi amici, dico chiaramente: dovreste tornare indietro, perché non raggiungerete Gaza”, ha aggiunto.
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Alle 11.36 GMT+2 il tracker della ‘Madleen’ ha subito interferenze elettroniche, finite dopo circa 30 minuti. Poi, sono state segnalate altre interferenze. Lo scrive sui suoi social la Freedom Flotilla. La nave si trova a circa 160 miglia dalla Striscia di Gaza.
“Stanno disturbando le nostre comunicazioni per preparare un attacco! Condividete questa informazione e mobilitatevi per fare pressione affinché smettano di commettere un crimine di guerra!” scrivono in un altro post.
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Freedom flotilla: “Non torneremo indietro”
“Non torneremo indietro. La nostra azione è legale, è Israele che sta agendo illegalmente”. Lo ha scritto su X Rima Hassan, parlamentare europea franco-palestinese che si trova a bordo della nave Madleen organizzata dalla Freedom Flotilla. L’imbarcazione intende rompere il blocco navale israeliano e arrivare nella Striscia di Gaza. “Chiediamo con urgenza un corridoio marittimo per consegnare gli aiuti umanitari a bordo della nostra nave”, ha scritto ancora Hassan taggando nel post il presidente francese Emmanuel Macron.
On ne fera pas demi-tour. https://t.co/Yv5DdSPB1J
— Rima Hassan (@RimaHas) June 8, 2025
Avs: “Urgente la tutela dei membri dell’equipaggio”
“E’ urgente per la tutela dei membri dell’equipaggio della nave Madleen, della Freedom Flotilla Coalition partita il 1° giugno da Catania con un carico di aiuti umanitari destinati a Gaza. L’equipaggio sta affrontando gravi minacce dal Governo israeliano che vuole bloccarla e impedire lo scopo umanitario”. Così il vicepresidente di AVS alla camera Marco Grimaldi.
“ L’operazione umanitaria è già stata bersaglio di un attacco in acque internazionali. Solo un mese fa, la nave Conscience, parte della stessa missione, è stata colpita da un drone non identificato nei pressi di Malta, mettendo in pericolo la vita degli attivisti a bordo. La Freedom Flotilla Coalition denuncia questi attacchi come una violazione del diritto internazionale e un ostacolo inaccettabile alla consegna di aiuti umanitari essenziali. Questa missione si inserisce nel solco di un impegno iniziato oltre quindici anni fa, quando la nave Mavi Marmara, parte della stessa iniziativa, fu brutalmente attaccata, causando la morte di dieci attivisti umanitari” aggiunge Grimaldi.
“La Freedom Flotilla Coalition ribadisce che il suo operato è guidato da un principio irremovibile: il diritto alla solidarietà e al soccorso umanitario non può essere soffocato dalla paura, dalla violenza o dalla complicità con l’ingiustizia. Il governo italiano e le istituzioni europee intervengano per garantire la sicurezza della Madleen e del suo equipaggio. Ogni ostacolo alla missione umanitaria rappresenta una minaccia non solo per chi è a bordo, ma per i principi fondamentali di giustizia e umanità che dovrebbero guidare la comunità globale”, ha concluso.