Si è concluso a Istanbul il secondo round di colloqui fra le delegazioni di Russia e Ucraina. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, sottolineando che l’incontro è durato poco più di un’ora. Durante i negoziati le delegazioni russa e ucraina, composte ciascuna da più di una dozzina di persone, erano sedute a un tavolo a forma di U, una di fronte all’altra, con i funzionari turchi in mezzo. Molti dei partecipanti ucraini indossavano uniformi militari. La delegazione ucraina è guidata dal ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov. La delegazione russa invece è guidata da Vladimir Medinsky, assistente del presidente russo Vladimir Putin.
Zelensky: “Si prepara nuovo scambio di prigionieri con la Russia”
Nei colloqui, ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando a Vilnius in Lituania, si è preparato un nuovo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina.
Umerov: “Concordato solo nuovo scambio di prigionieri”
La notizia dell’accordo raggiunto su un nuovo scambio di prigionieri è stata poi confermata ai giornalisti dal capo della delegazione ucraina, il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov. Lo riportano i media ucraini Ukrinform e Unian. Nei colloqui “il primo punto è il cessate il fuoco. Il secondo è il rilascio del nostro popolo: prigionieri e bambini rapiti. Il terzo è un vertice tra i leader. Abbiamo concordato solo lo scambio. Ulteriori dettagli saranno forniti in seguito”, ha dichiarato Umerov. Il ministro ha spiegato che durante il processo di scambio verrà prestata attenzione a specifiche categorie di cittadini. L’attenzione era rivolta alla necessità di scambiare pazienti gravemente malati e di scambiare le salme dei defunti ma durante l’incontro si è parlato anche dello scambio di giovani soldati. I colloqui fanno seguito al primo round del 16 maggio, durante il quale le due parti hanno concordato uno scambio di 1000 prigionieri ciascuna.
Umerov: “Chiesto nuovo round colloqui entro giugno e incontro leader”
“Abbiamo proposto alla parte russa di tenere un incontro entro la fine di questo mese, dal 20 al 30 giugno. Da tempo diciamo alla Russia che questa guerra deve finire e che il mondo intero ci sostiene. Se la Russia è seriamente intenzionata a porre fine alla guerra, si muoverà in questa direzione. In caso contrario, dovrebbero essere introdotte sanzioni”, ha poi precisato Umerov in conferenza stampa a Istanbul. Il rappresentante di Kiev ha aggiunto che le delegazioni dovrebbero cercare di concordare un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, con il coinvolgimento di una terza parte. Tra le opzioni proposte c’è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Kiev: “Consegnata a russi lista bambini da rimpatriare”
“Oggi, durante i negoziati a Istanbul, la parte ucraina ha ufficialmente consegnato alla parte russa un elenco di bambini ucraini che devono essere rimpatriati“, ha inoltre riferito il capo dell’ufficio di Zelensky, Andriy Yermak. “Stiamo parlando di centinaia di bambini che la Russia ha deportato illegalmente, trasferito forzatamente o trattenuto in territori temporaneamente occupati”, ha sottolineato, evidenziando che “il ritorno dei bambini ucraini è parte integrante di una pace giusta e duratura e un elemento chiave di fiducia, la prima prova della sincerità delle intenzioni“. Yermak ha quindi concluso: “Aspettiamo una risposta. La palla è nel campo della Russia. La vera buona fede non si fa a parole, ma con i fatti. E ora è il momento di dimostrarlo”, ricordando che “a marzo, in un incontro a Gedda, abbiamo confermato la nostra disponibilità a un cessate il fuoco di 30 giorni con una componente umanitaria”.
Russia: “Proposto cessate il fuoco di 2-3 giorni in certe zone”
Secondo quanto invece dichiarato da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, che ha guidato la squadra negoziale russa, Mosca ha proposto all’Ucraina un cessate il fuoco in alcune zone del fronte per 2-3 giorni. “Abbiamo proposto un cessate il fuoco specifico per 2 o 3 giorni in alcune zone del fronte in modo che i comandanti possano recuperare i corpi dei loro soldati“, ha riferito Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Russia: “Presentato a Kiev memorandum dettagliato per tregua e pace”
Mosca ha inoltre consegnato a Kiev un memorandum dettagliato su cessate il fuoco e pace e Kiev ha preso tempo per studiarlo, ha dichiarato ancora Medinsky. “Il memorandum consiste in due parti. La prima su come raggiungere una pace reale e duratura. La seconda parte invece riguarda le misure da adottare per rendere possibile un cessate il fuoco completo“, ha detto Medinsky, aggiungendo che “il piano è piuttosto dettagliato” e che “la parte ucraina ha deciso di prenderlo in considerazione“. E ha concluso: “Lo studierà e darà una risposta. Vedremo“. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.
Memorandum Russia chiede ritiro forze Kiev per cessate il fuoco
Il memorandum presentato dalla Russia all’Ucraina offre a Kiev due opzioni per un cessate il fuoco e la prima prevede l’inizio di un ritiro completo delle forze di Kiev dai territori russi, che per Mosca includono anche le regioni occupate di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Interfax, che ha consultato il documento. La seconda opzione, che viene denominata ‘Proposta di pacchetto’, prevede invece fra le altre cose “la fine della mobilitazione e l’inizio della smobilitazione”, “la cessazione degli aiuti militari stranieri all’Ucraina, compresa la fornitura straniera di comunicazione satellitare e di dati di intelligence”, nonché “l’esclusione della presenza militare di Paesi terzi sul territorio dell’Ucraina, la cessazione della partecipazione di specialisti stranieri alle operazioni militari a fianco dell’Ucraina”.
Memorandum chiede riconoscimento regioni occupate come russe
Il documento chiede dunque di riconoscere come russe le regioni parzialmente occupate di Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, oltre alla Crimea.
Memorandum Mosca: “No a presenza soldati stranieri”
Il memorandum presenta come condizione per la risoluzione del conflitto “la neutralità dell’Ucraina, che implica il suo rifiuto di aderire ad alleanze e coalizioni militari, nonché il divieto di qualsiasi attività militare da parte di Stati terzi sul territorio dell’Ucraina e lo schieramento di formazioni armate straniere, basi militari e infrastrutture militari in tale territorio”.
Memorandum Mosca: “Firma accordo di pace dopo elezioni a Kiev”
Un accordo di pace fra Russia e Kiev verrebbe firmato solo dopo nuove elezioni in Ucraina, si legge ancora nel memorandum. Secondo il documento la sequenza dei passi da compiere prevedrebbe innanzitutto di tenere elezioni in Ucraina, poi la firma dell’accordo, successivamente la sua approvazione con risoluzione vincolante del Consiglio di sicurezza dell’Onu e poi la sua ratifica e la sua entrata in vigore e applicazione.
Erdogan auspica incontro Putin-Zelensky in Turchia
Sul possibile incontro tra Putin e Zelensky, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto: “Il mio più grande desiderio è quello di riunire Putin e Zelensky a Istanbul o Ankara. Anche con Trump. Parteciperei anch’io all’incontro, affinché Istanbul possa diventare un centro di pace”. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu. “Nonostante l’incidente di ieri, il fatto che l’incontro abbia avuto luogo è di per sé un successo importante”, ha dichiarato sui colloqui di oggi.
L’incontro con i funzionari di Italia, Germania e GB
In precedenza il primo vice ministro degli Esteri ucraino, Sergiy Kyslytsya, insieme al consigliere del capo dell’ufficio presidenziale, Oleksandr Bevz, aveva incontrato rappresentanti di Germania, Italia e Regno Unito, partner europei di Kiev. Lo aveva riferito il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tykhyi, spiegando che “le parti hanno coordinato le posizioni in vista dell’incontro di oggi fra le delegazioni ucraina e russa”. “I membri della delegazione ucraina hanno ribadito l’impegno dell’Ucraina a favore degli sforzi di pace. Hanno approfondito i punti in agenda, che includono l’incontro fra i leader, un cessate il fuoco completo e misure umanitarie volte a rafforzare la fiducia”, ha riferito ancora Tykhyi.
Gli attacchi del weekend
L’Ucraina ha dichiarato domenica di aver lanciato uno spettacolare attacco a sorpresa contro 5 basi russe distanti migliaia di chilometri l’una dall’altra, che vanno dalle basi aeree vicino a Mosca a obiettivi nell’Artico russo, in Siberia e in Estremo Oriente. Kiev ha affermato che più di 40 aerei da guerra russi sono stati distrutti in quella che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito una “operazione brillante”. Parallelamente, sempre domenica, la Russia ha lanciato il maggior numero di droni sull’Ucraina dall’inizio della guerra, 472.
Poche le speranze di una svolta
Il primo round di colloqui, tenutosi il 16 maggio, sempre a Istanbul, si è concluso dopo meno di due ore. Sebbene entrambe le parti abbiano concordato un grande scambio di prigionieri, con la consegna di mille prigionieri di guerra per parte, non c’è stata alcuna svolta. Gli sforzi guidati dagli Stati Uniti per spingere le due parti ad accettare un cessate il fuoco sono falliti. L’Ucraina ha accettato l’ipotesi di un cessate il fuoco, ma il Cremlino l’ha di fatto respinta. L’Institute for the Study of War, un think tank con sede a Washington, ha valutato domenica sera che “la Russia sta cercando di ritardare i negoziati e prolungare la guerra per ottenere ulteriori vantaggi sul campo di battaglia”. I recenti commenti di alti funzionari di Kiev e Mosca indicano che le posizioni sulle condizioni chiave per fermare la guerra rimangono molto distanti.
Dopo il primo round di colloqui feroci combattimenti sono continuati lungo la linea del fronte di circa 1.000 chilometri ed entrambe le parti hanno colpito il territorio avversario con attacchi profondi. Durante la notte, secondo Mosca, la difesa aerea russa ha abbattuto 162 droni ucraini su 8 regioni russe, nonché sulla penisola ucraina annessa della Crimea. Secondo quanto riferito dall’aviazione ucraina, inoltre, la difesa aerea di Kiev ha danneggiato 52 degli 80 droni lanciati dalla Russia durante la notte. Stamattina, inoltre, 2 missili balistici hanno colpito un quartiere residenziale nella città nord-orientale ucraina di Kharkiv e uno di questi è caduto vicino a una scuola.

