La salma del fratello dell'ex leader di Hamas e di 10 dei suoi collaboratori trovati all'interno di un tunnel
Il corpo di Mohammed Sinwar, comandante della brigata Khan Yunis, e di dieci dei suoi collaboratori sarebbe stato trovato all’interno di un tunnel a Khan Yunis, nella zona sud della Striscia di Gaza. Secondo fonti di Al Arabiya, che ha dato la notizia, il comandante dell’ala militare di Hamas e fratello minore dell’ex leader, Yahya Sinwar, sarebbe rimasto ucciso nei raid lanciati dall’Idf sull’ospedale europeo a Khan Yunis. Sempre secondo le fonti di Al Arabiya nei raid israeliani sarebbe morto anche Muhammad Shabana, comandante della Brigata Rafah.
Ufficio Netanyahu, a Doha si discute di fine combattimenti
L’ufficio del primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu ha affermato che “sotto la direzione del Primo Ministro, il team negoziale a Doha sta attualmente lavorando per esaurire ogni possibilità di accordo, sia secondo lo schema Witkoff, sia nel quadro della fine dei combattimenti, che includerebbe il rilascio di tutti gli ostaggi, l’espulsione dei terroristi di Hamas e il disarmo della Striscia di Gaza”. È quanto riporta Ynet.
Netanyahu annuncia ripresa invio aiuti a Gaza
In serata, poi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato la ripresa dell’invio di aiuti nella striscia di Gaza. Lo riporta il sito di informazione israeliano Ynet, secondo cui la decisione di consentire l’arrivo degli aiuti in varie parti della Striscia è stata presa senza votazione. Il primo ministro – riporta Ynet – ha annunciato l’iniziativa, che avrà inizio immediatamente “su raccomandazione delle idf”, nel contesto di una crescente pressione di Washington.
Ospedale principale in nord Gaza chiude per raid
Il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che l’ospedale indonesiano, il principale che serve la popolazione nel nord dell’enclave palestinese, è stato costretto a chiudere a causa dell’escalation degli attacchi israeliani e di quello che è stato definito un assedio della struttura. L’ospedale indonesiano era l’ultimo ospedale pubblico ancora funzionante. Il precedente ospedale principale della Striscia di Gaza settentrionale, Kamal Adwan, è stato costretto a interrompere la sua attività lo scorso anno a causa degli attacchi israeliani, così come l’ospedale Beit Hanoun.
Media, salgono a 125 i morti in attacchi Israele a Gaza
Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che sono saliti a 125 i palestinesi uccisi oggi negli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Tra loro ci sono molti bambini. Più di 48 persone sono state uccise in attacchi aerei nella città meridionale di Khan Younis, dove sono state colpite case e tende che ospitavano sfollati. Nel nord della Striscia, un attacco contro un’abitazione nel campo profughi di Jabalia ha ucciso nove persone della stessa famiglia, mentre un altro attacco contro l’abitazione di una famiglia, sempre a Jabalia, ha ucciso 10 persone, tra cui sette bambini e una donna.
Idf: “Iniziata operazione di terra a Gaza ‘Carri di Gedeone'”
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha riferito ufficialmente che le truppe hanno avviato un’operazione di terra in diverse zone della Striscia di Gaza, nell’ambito dell’avvio dell’operazione ‘Gideon’s Chariots’ o Carri di Gedeone. Ha inoltre affermato che la scorsa settimana l’aeronautica militare ha lanciato un attacco durante il quale ha attaccato più di 670 obiettivi di Hamas per interromperne i preparativi al combattimento e con l’obiettivo di supportare le operazioni di terra. Tra gli obiettivi attaccati c’erano depositi di armi, terroristi, tunnel sotterranei e siti di lancio di missili anticarro. Lo riporta Ynet.
Ben Gvir: “Entriamo a Gaza e finiamo lavoro, schiacciare Hamas”
“L’improvvisa ‘flessibilità’ di Hamas nei negoziati non è dovuta a un improvviso desiderio di pace, ma all’aumento della pressione esercitata dall’IDF. Proprio per questo motivo, non è il momento di ritirarsi e lasciare che Hamas riprenda fiato e si riprenda, ma di premere sull’acceleratore fino alla resa di Hamas”. Lo afferma il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, invitando Israele a continuare a combattere, secondo quanto riporta il Times of Israel. “Ora dobbiamo entrare a Gaza con tutte le nostre forze e portare a termine il lavoro: occupare, conquistare il territorio, schiacciare il nemico e liberare con la forza i nostri ostaggi”, prosegue Ben Gvir, aggiungendo che promette di “continuare a lottare contro tutti gli accordi di resa a Satana”.
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