Nella città svizzera si vedono Bessent, Greer e He Lifeng. Washington conferma tariffe al 10% per tutti

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent e il principale negoziatore commerciale americano Jamieson Greer hanno avviato oggi in Svizzera i colloqui con alti funzionari cinesi con l’obiettivo di allentare la tensione in una disputa che minaccia di interrompere gli scambi commerciali tra le due maggiori economie mondiali e di danneggiare l’economia globale dopo che l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump ha scatenato una guerra commerciale con l’imposizione dei dazi.

L’agenzia di stampa Xinhua riferisce che il segretario al Tesoro, che ha la fiducia totale di Trump, e il rappresentante commerciale degli Stati Uniti hanno avviato a Ginevra i colloqui con una delegazione cinese guidata dal vice premier He Lifeng. Anche diplomatici di entrambe le parti hanno confermato l’avvio dei colloqui, ma hanno parlato in forma anonima e il luogo esatto degli incontri non è stato reso pubblico. Anche in caso di accordi commerciali, “le tariffe del 10% rimarranno in vigore per tutti i Paesi” ha fatto sapere Washington. “Il presidente la vuole mantenere per tutti” ha precisato la portavoce, Karoline Leavitt aggiungendo che “la Cina ha bisogno di noi e del nostro mercato”.

Trump: “Avremo sempre tariffa di riferimento del 10%”

Per i Dazi, gli Usa “avranno sempre una base di riferimento” di “almeno il 10%“. Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti nello Studio Ovale. “Avremo sempre una base di riferimento. Voglio dire, potrebbe esserci un’eccezione, a un certo punto vedremo qualcuno fare qualcosa di eccezionale per noi. È sempre possibile. Ma fondamentalmente, avremo una base di riferimento di almeno il 10%, e alcune di queste saranno molto più alte – 40%, 50%, 60% – come hanno fatto con noi nel corso degli anni”, ha evidenziato il presidente.

“Abbiamo concluso un accordo meraviglioso ieri. Abbiamo quattro o cinque altri accordi in arrivo immediatamente. Ne abbiamo molti in futuro, e alla fine li firmeremo tutti”, ha proseguito. “Ma avremo sempre una base di riferimento di 10 anni”, ha concluso il leader Usa. 

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