Momento cruciale per la democrazia nel Paese

I romeni stanno votando oggi, domenica 4 maggio, in un’elezione presidenziale cruciale, ripetuta dopo che il voto dello scorso anno è stato annullato, facendo precipitare il Paese membro dell’Unione Europea e della NATO nella peggiore crisi politica degli ultimi decenni. Undici candidati sono in corsa per la presidenza e si prevede un ballottaggio il 18 maggio.

Lo scenario politico romeno è stato sconvolto l’anno scorso, quando un’alta corte ha annullato le elezioni precedenti, in cui il candidato di estrema destra Calin Georgescu era arrivato in testa al primo turno, a seguito di accuse di violazioni elettorali e interferenze russe, negate da Mosca. Questa ripetizione del voto rappresenta un momento cruciale per la Romania, che cerca di ristabilire la propria democrazia e mantenere le sue alleanze geopolitiche, messe a dura prova dopo il caos delle elezioni annullate. La decisione di invalidare il voto e di escludere la candidatura di Georgescu ha attirato critiche dal vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, da Elon Musk e dalla Russia, che aveva pubblicamente sostenuto Georgescu per questa nuova tornata elettorale.

Il ruolo presidenziale in Romania dura cinque anni e comporta poteri decisionali significativi in materia di sicurezza nazionale e politica estera.

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