La strage mentre si parla dell’accordo di pace. Il leader ucraino Zelensky rientra in anticipo dal viaggio in Sudafrica
La Crimea resta al centro delle tensioni tra Russia e Ucraina e scatena un duro attacco del presidente americano Donald Trump nei confronti di Volodymyr Zelensky. Secondo Trump, il leader ucraino ostacolerebbe i negoziati di pace insistendo nel rifiutare il riconoscimento dell’occupazione russa della penisola.
In un post su Truth Social, Trump ha accusato Zelensky di “prolungare lo sterminio” con la sua posizione sulla Crimea, sostenendo che “la penisola è stata persa anni fa” e “non è nemmeno un punto di discussione”. Le sue parole arrivano dopo indiscrezioni su una presunta “proposta finale” avanzata da Washington a Mosca e Kiev, che includerebbe concessioni territoriali e la rinuncia dell’Ucraina all’ingresso nella Nato. Kiev, da parte sua, ha fatto sapere che un’eventuale esclusione dall’Alleanza atlantica richiederebbe “garanzie di sicurezza vincolanti, sufficientemente forti da scoraggiare future aggressioni e garantire una pace duratura”. La situazione sul campo resta critica: proseguono gli scambi di accuse tra Mosca e Kiev e gli attacchi a obiettivi civili.
Trump: “Raid Russia su Kiev nel momento sbagliato, Vladimir fermati”
“Non sono contento degli attacchi russi su Kiev. Non sono necessari e nel momento sbagliato. Vladimir, fermati! Ogni settimana muoiono 5000 soldati. Concludiamo l’accordo di pace!”. Lo scrive il presidente Usa, Donald Trump, in un post sul suo social Truth.
Zelensky: “Raid Russia per fare pressione su Usa”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando in Sudafrica, ha collegato gli ultimi raid russi sull’Ucraina a un pressing da parte di Mosca sugli Stati Uniti. Lo riporta Interfax Ukraine. “L’attacco di oggi è sicuramente uno dei più complessi e sfacciati da parte della Russia. Se non sbaglio, sono stati registrati 215 droni d’attacco, missili balistici e altri missili. Su infrastrutture civili, su persone, sul settore residenziale, su varie infrastrutture. Si tratta quindi di un duro colpo. A cosa è collegato? Non credo che lo collegherei alla visita in Sudafrica”, ha detto Zelensky in una conferenza stampa congiunta con il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, aggiungendo che appunto collega i raid piuttosto a pressioni della Russia sugli Usa.
Trump: “Penso di aver raggiunto un accordo con la Russia, con Zelensky è più difficile”
“Penso di aver raggiunto un accordo con la Russia”, per porre fine alla guerra in Ucraina, “dobbiamo raggiungere un accordo con Zelensky ma finora è stato più difficile”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump parlando con i giornalisti alla Casa Bianca. E continua attaccando il presidente ucraino: “Pensavo che fosse più facile trattare con lui. Ma va bene. Va bene, ma penso che abbiamo un accordo con entrambi”.
Esplosioni a Kiev, morti e feriti
Una serie di esplosioni si è verificata a Kiev nella notte intorno all’una locale, mezzanotte in Italia. Il bilancio provvisorio dell’attacco russo sulla capitale ucraina è di 9 morti e 63 feriti, tra cui 6 bambini e una donna incinta, come riporta Ukrinform. Nell’attacco, l’esercito di Mosca ha usato droni e missili balistici, secondo quanto dichiarato dall’amministrazione militare di Kiev.
L’Amministrazione militare della città di Kiev ha riferito sul suo canale Telegram che la Russia ha colpito Kiev con droni e missili balistici. Almeno 42 persone sono state ricoverate in ospedale, stando a quanto riferito dal Servizio di emergenza statale ucraino. Le operazioni di soccorso sono andate avanti fino a questa mattina presto per trovare i corpi sotto le macerie. Sono stati segnalati incendi in diversi edifici residenziali, ha fatto sapere Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare della città. L’attacco, iniziato intorno all’1 di notte, ha colpito almeno quattro quartieri di Kiev. Nel distretto di Sviatoshynkskyi, è scoppiato un incendio in un edificio residenziale danneggiato nell’attacco. L’Associated Press ha visto le squadre di soccorso estrarre le persone intrappolate sotto le macerie dell’edificio e portare via i cadaveri.
Zelensky accorcia visita in Sudafrica dopo attacco su Kiev
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere che accorcerà il suo viaggio ufficiale in Sudafrica e tornerà in Ucraina dopo l’attacco russo di questa notte su Kiev. Zelensky ha dichiarato in un post su Telegram che tornerà a Kiev dopo aver incontrato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Durante la sua visita in Sudafrica leader ucraino sperava di ottenere ulteriore sostegno dal Paese nell’ambito degli sforzi per porre fine alla guerra con la Russia. “Oggi – riferisce Zelensky – informerò il presidente del Sudafrica Ramaphosa, che presiede il G20, della situazione e della nostra necessità di intensificare gli sforzi diplomatici globali. È necessaria la cessazione immediata e incondizionata degli attacchi. Contiamo anche sull’assistenza umanitaria, per il ritorno dei nostri prigionieri e dei bambini ucraini rapiti dalla Russia. Annullo parte del programma di questa visita e, dopo l’incontro con il presidente del Sudafrica, tornerò immediatamente in Ucraina.”
It has been 44 days since Ukraine agreed to a full ceasefire and a halt to strikes. This was a proposal from the United States. And it has been 44 days of Russia continuing to kill our people and evading tough pressure and accountability for its actions.
It is extremely… pic.twitter.com/87CSHvsvqG
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 24, 2025
Kiev: “Azioni Putin dimostrano che vuole guerra”
“Putin dimostra con le sue azioni, non con le parole, di non rispettare alcuno sforzo di pace e di voler solo continuare la guerra. La debolezza e le concessioni non fermeranno il suo terrore e la sua aggressione. Solo la forza e la pressione lo faranno”. Lo scrive sui social il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, dopo l’attacco russo di questa notte su Kiev. “La Russia – sottolinea – ha lanciato un massiccio attacco con missili e droni contro l’Ucraina, prendendo di mira i civili a Kiev e in altre zone. Le richieste massimaliste russe di ieri all’Ucraina di ritirarsi dalle sue regioni, unite a questi attacchi brutali, dimostrano che l’ostacolo alla pace è la Russia, non l’Ucraina. È a Mosca, non a Kiev, che bisogna fare pressione. La capitale dell’Ucraina ha vissuto una notte particolarmente orribile e rumorosa. Al momento, 9 civili sono stati uccisi a Kiev e oltre 70 feriti, tra cui 6 bambini”. Il ministro ricorda poi che “altre città e comunità ucraine sono state bersagliate da missili e droni russi nel cuore della notte, uccidendo e ferendo civili”.
Capo intelligence russa: “Colloquio costruttivo con direttore Cia”
Il direttore del Servizio di intelligence estero (Svr) russo, Sergei Naryshkin, ha riferito di avere avuto un colloquio telefonico con il capo della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti, John Ratcliffe, annunciando la possibilità di un incontro. “Abbiamo avuto una conversazione telefonica” con “il direttore della Central Intelligence Agency. È stata una conversazione molto costruttiva. Pertanto, non escludo che si possa tenere un incontro entro breve tempo”, ha detto Naryshkin all’agenzia di stampa Tass. Con l’arrivo a Washington dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump, il dialogo russo-americano si è intensificato, scrive l’agenzia russa ricordando che il 19 febbraio si sono svolti a Riad i negoziati russo-americani sull’Ucraina.
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