Prosegue la trattativa, gli Usa hanno detto che si ritireranno se non si arriva rapidamente a un accordo
Gli Stati Uniti sono disposti a riconoscere il controllo della Russia sulla Crimea, nell’ambito di un ampio accordo di pace tra Mosca e Kiev. Lo riferisce Bloomberg citando fonti informate.
Secondo il New York Post il ministro della Difesa ucraino ha comunicato ai funzionari americani che Kyiv è “al 90%” favorevole al quadro di pace proposto dal presidente Trump, presentato a Parigi questa settimana dal segretario di Stato Marco Rubio e dai due inviati speciali incaricati di porre fine all’invasione russa, ha riferito venerdì un alto funzionario dell’amministrazione a The Post. Ma poi arriva la smentita del ministero della Difesa ucraino, che afferma di “non prendere decisioni politiche” e pertanto di non poter effettuare “valutazioni percentuali”. “Abbiamo diverse posizioni di principio: abbiamo sostenuto la proposta statunitense di un cessate il fuoco completo l’11 marzo, mentre la Russia non ha sostenuto la proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti e continua a colpire quotidianamente città e infrastrutture ucraine”, “in queste condizioni, non è chiaro come si possa discutere o misurare in ‘percentuali’ i progressi di qualsiasi dialogo”. Nella dichiarazione viene sottolineato che per Kiev la “domanda chiave è come garantire che la proposta di cessate il fuoco possa funzionare e possa essere monitorata in modo affidabile. Restiamo in dialogo costruttivo con i nostri partner americani e siamo pienamente impegnati a porre fine a questa guerra.”
Cosa ha detto ieri Rubio sui negoziati
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha detto che è necessario “determinare nei prossimi giorni” se la pace è “fattibile” in Ucraina, sottolineando che “gli Stati Uniti hanno altre priorità“, in seguito agli incontri che si sono tenuti a Parigi tra americani, europei e ucraini. “Dobbiamo valutare nei prossimi giorni se (la pace) è fattibile o meno” e “se non è possibile, dobbiamo andare avanti” perché “non è la nostra guerra” e “gli Stati Uniti hanno altre priorità”, ha detto ad alcuni giornalisti ai piedi del suo aereo all’aeroporto Le Bourget di Parigi.
Usa “si ritireranno” se non si arriva a un accordo
“Se non emergerà presto un percorso chiaro verso la pace, gli Stati Uniti si ritireranno dagli sforzi per mediare la pace”. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio nel corso di una telefonata col segretario generale della Nato, Mark Rutte, della quale dà conto il dipartimento di Stato. Rubio ha “espresso la speranza” che la proposta di pace presentata ieri a Ucraina e Russia “venga accettata e porti a una pace duratura”.
Lascia il capo di gabinetto della Difesa
Joe Kasper, il capo di gabinetto del segretario alla Difesa Pete Hegseth, lascerà il proprio incarico nei prossimi giorni, per assumere un nuovo ruolo all’interno del Pentagono. Lo riferisce Politico, citando fonti a conoscenza della vicenda. A seguito di un’indagine interna su una fuga di notizie all’interno della Difesa, il consigliere Dan Caldwell, il vice capo di gabinetto Darin Selnick e Colin Carroll, capo dello staff del vicesegretario alla Difesa Stephen Feinberg sono stati posti in congedo forzato.
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