Il giudice: "Non siamo ancora al punto in cui possiamo prendere una decisione definitiva in un senso o nell'altro"
Un giudice federale ha respinto una nuova richiesta dell’Associated Press che chiedeva venissero assunti ulteriori provvedimenti per implementare l’ordinanza con la quale si chiede il ripristino dell’accesso dei giornalisti dell’agenzia di stampa ad alcuni degli spazi e degli eventi della Casa Bianca. Il giudice Trevor McFadden, che la scorsa settimana ha assegnato all’Ap una vittoria nella battaglia legale per porre fine al divieto, ha affermato che è troppo presto per affermare che l’Amministrazione Trump stia violando la sua ordinanza, come invece afferma l’Ap.
“Non siamo ancora al punto in cui possiamo prendere una decisione definitiva in un senso o nell’altro”, ha dichiarato McFadden. Da due mesi, la Casa Bianca ha sostanzialmente vietato ai giornalisti e ai fotografi dell’Ap di accedere ai tradizionali spazi dedicati alla copertura di eventi in spazi più piccoli come lo Studio Ovale e l’Air Force One. La vicenda nasce dal rifiuto dell’Ap di rinominare il Golfo del Messico “Golfo d’America”, come stabilito da un’azione esecutiva del presidente Trump.
L’Associated Press sostiene che punire un’agenzia di stampa per una decisione editoriale costituisce una violazione del suo diritto alla libertà di parola, una tesi sostenuta dal giudice McFadden. In risposta, questa settimana la Casa Bianca ha emanato una nuova politica, cancellando nelle rotazioni dei giornalisti al seguito del presidente gli spazi fissi assegnati alle agenzie di stampa. Da quando l’ordinanza del giudice McFadden è entrata in vigore, un fotografo dell’Ap è stato ammesso giovedì nello Studio Ovale dopo tre giorni di blocco, mentre i reporter dell’agenzia non sono ancora stati riammessi nell’Oval Office. La Casa Bianca ha tuttavia dichiarato che un giornalista dell’Ap sarà presente nella rotazione di sabato, quando i cronisti seguiranno Trump durante una partita di golf.
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