Il presidente Zelensky: "Il nemico ha colpito di nuovo la popolazione civile"

Un attacco russo ha colpito la città ucraina di Sumy, provocando “molti morti”. Lo ha riferito il sindaco di Sumy, Artem Kobzar, sul proprio canale Telegram, come riportano diversi media ucraini. “In seguito all’attacco missilistico, ci sono molte vittime. Il nemico ha colpito di nuovo la popolazione civile“, ha affermato Kobzar. Secondo quanto riferito da Zelensky, i morti sono 34, tra cui 2 bambini, e 117 feriti.

 

Zelensky: “A Sumy orribile attacco russo, solo un bastardo agisce così”

“Un terribile attacco missilistico balistico russo su Sumy. I missili nemici colpiscono una normale strada cittadina, la vita di tutti i giorni: case, istituti scolastici, auto in strada… E questo avviene in un giorno in cui le persone vanno in chiesa: la Domenica delle Palme, la festa dell’ingresso del Signore a Gerusalemme. Secondo i dati preliminari, decine di civili sono rimasti uccisi e feriti. Solo un bastardo potrebbe comportarsi così. Togliere la vita a persone comuni. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici. È attualmente in corso un’operazione di salvataggio. Tutti i servizi necessari funzionano”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“È necessaria una forte risposta mondiale. Gli Stati Uniti, l’Europa, tutti nel mondo che vogliono porre fine a questa guerra e a queste uccisioni. La Russia vuole esattamente questo tipo di terrore e sta prolungando questa guerra. Senza pressione sull’aggressore, la pace è impossibile. I colloqui non hanno mai fermato la balistica e le bombe aeree. Abbiamo bisogno di un atteggiamento nei confronti della Russia che un terrorista merita. Grazie a tutti coloro che sono con l’Ucraina e ci aiutano a proteggere la vita”, conclude Zelensky. 

Papa Francesco: “Venga finalmente la pace in terra martoriata”

Venga finalmente la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Sud Sudan. Maria, Madre Addolorata, ci ottenga questa grazia e ci aiuti a vivere con fede la Settimana Santa”. Così Papa Francesco nel testo dell’Angelus preparato per la Domenica delle Palme. Il Pontefice ha ricordato anche “il Libano, dove cinquant’anni fa cominciò la tragica guerra civile: con l’aiuto di Dio possa vivere in pace e prosperità”. 

Starmer: “Putin ora deve accettare cessate fuoco senza condizioni”

“Sono sconvolto dagli orribili attacchi della Russia contro i civili a Sumy e il mio pensiero va alle vittime e ai loro cari in questo tragico momento. Il presidente Zelensky ha dimostrato il suo impegno per la pace. Putin deve ora accettare un cessate il fuoco completo e immediato senza condizioni“. Lo scrive su X il primo ministro britannico Keir Starmer.

Inviato Usa: “Attacco Russia trascende ogni limite di decenza”

“L’attacco della Domenica delle Palme di oggi da parte delle forze russe contro obiettivi civili a Sumy trascende ogni limite di decenza. Ci sono decine di morti e feriti tra i civili. Da ex leader militare, capisco il concetto di ‘attacchi mirati’ e questo è sbagliato. È per questo che il presidente Trump si sta impegnando a fondo per porre fine a questa guerra”. Lo scrive su X l’inviato speciale americano per Ucraina e Russia Keith Kellogg.

Scholz: “Germania condanna barbaro attacco Sumy, Russia senza pietà”

“Le immagini da Sumy, dove i missili russi hanno ucciso civili innocenti la Domenica delle Palme, sono terribili. I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie delle vittime e dei feriti. La Germania condanna questo barbaro attacco con la massima fermezza. Questi attacchi russi mostrano la presunta disponibilità russa alla pace. Invece, vediamo che la Russia continua senza pietà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Questa guerra deve finire e la Russia deve finalmente accettare un cessate il fuoco completo. Ci stiamo lavorando insieme ai nostri partner europei e internazionali”. Lo scrive su X il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz

Meloni: “Condanno con fermezza orribile e vile attacco russo a Sumy”

“Nel giorno sacro della Domenica delle Palme, a Sumy si è consumato un altro orribile e vile attacco russo, che ha causato ancora una volta vittime civili innocenti, tra cui purtroppo anche bambini. Condanno con fermezza queste violenze inaccettabili, che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal Presidente Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali. Esprimo il mio più sincero cordoglio per le vittime, alle loro famiglie e a tutto il popolo ucraino. Continueremo a lavorare per fermare questa barbarie“. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Von der Leyen “Crudeltà russa colpito ancora, stop spargimento sangue”

“Questa mattina la crudeltà russa ha colpito di nuovo, uccidendo uomini, donne e bambini nella città di Sumy. Un attacco barbaro, reso ancora più vile dal fatto che la gente si è riunita pacificamente per celebrare la Domenica delle Palme. Questa ultima escalation è un triste promemoria: la Russia è stata e rimane l’aggressore, in palese violazione del diritto internazionale”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Sono urgentemente necessarie misure energiche per far rispettare il cessate il fuoco – sottolinea – L’Europa continuerà a contattare i partner e a esercitare una forte pressione sulla Russia fino alla fine dello spargimento di sangue e al raggiungimento di una pace giusta e duratura, alle condizioni imposte dall’Ucraina. Le vittime dell’attacco di oggi, le loro famiglie e tutti gli ucraini sono nei nostri cuori. Oggi e ogni giorno. L’Europa è al fianco dell’Ucraina e del Presidente Zelensky”, conclude von der Leyen. 

Sanchez: “Putin uccide ancora civili innocenti, sua crudeltà ci indigna”

“Putin ha ucciso ancora una volta civili innocenti. Questa volta, nella città di Sumy. La sua crudeltà ci indigna. Ci rattrista. Ma ci unisce anche. La Spagna e l’Unione Europea non smetteranno di sostenere l’Ucraina finché non otterrà la pace giusta e duratura che merita”. Lo scrive su X il premier spagnolo Pedro Sanchez.

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