I leader deplorano la rottura della tregua a Gaza. Zelensky: "RearmEu operativo prima possibile. Crimea nostra penisola"
Giorgia Meloni questa mattina è arrivata a Bruxelles per prendere parte al Consiglio europeo. Nel corso del vertice 26 Stati membri hanno adottato le conclusioni sull’Ucraina, ad eccezione dell’Ungheria.
La premier, prima del summit, ha presieduto un tavolo sulla questione migranti e ha partecipato pre-vertice dell’Ecr, il partito dei conservatori e riformisti europei. In mattinata c’è stato anche l’incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
#EUCO | EU summit, 20-21 March 2025
On the EU leaders’ agenda:
📌Ukraine
📌Middle East
📌competitiveness
📌European defence
📌next MFF
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— EU Council (@EUCouncil) March 19, 2025
Conclusioni Euro summit: “Accelerare su Unione risparmi ed euro digitale”
“Sottolineiamo il senso di urgenza e la responsabilità condivisa per progressi rapidi e decisivi su un’Unione del risparmio e degli investimenti con un’attenzione particolare all’Unione dei mercati dei capitali per mobilitare i risparmi e sbloccare il finanziamento degli investimenti necessari a sostenere la competitività dell’Ue”. Lo riferiscono i leader Ue nelle conclusioni dell’Euro summit. “In un mondo più frammentato e digitale, accelerare i progressi su un euro digitale è fondamentale per sostenere un sistema di pagamento europeo competitivo e resiliente, contribuire alla sicurezza economica dell’Europa e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro. Inviti
Gaza, in conclusioni vertice leader Ue deplorano rottura cessate fuoco
Il Consiglio europeo “deplora la rottura del cessate il fuoco a Gaza, che ha causato un gran numero di vittime civili nei recenti attacchi aerei. Deplora il rifiuto di Hamas di consegnare gli ostaggi rimasti. Il Consiglio europeo chiede un immediato ritorno alla piena attuazione dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi. Sottolinea la necessità di progredire verso la sua seconda fase, in vista della sua piena attuazione che porti al rilascio di tutti gli ostaggi e alla fine definitiva delle ostilità”. E’ quanto si legge nelle conclusioni appena adottate dai 27 al vertice europeo di Bruxelles. “Il Consiglio europeo ricorda l’importanza di un accesso senza ostacoli e di una distribuzione sostenuta di assistenza umanitaria su larga scala all’interno e in tutta Gaza. Tale accesso e distribuzione, nonché la fornitura di elettricità a Gaza, anche per gli impianti di desalinizzazione dell’acqua, devono essere ripresi immediatamente”, viene riferito.
Zelensky. “La Crimea è una penisola del nostro Stato”
La Crimea “è una penisola ucraina” ed è “parte integrante” del nostro Paese. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa a Oslo con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store.
Ucraina, fonti: “Per leader Ue al momento non ci sono veri negoziati”
Al Consiglio europeo che si svolge a Bruxelles i leader dei 27 Stati membri hanno discusso della situazione sul campo in Ucraina e dello stato di avanzamento dei colloqui guidati dagli Stati Uniti. “Vi è stata una visione comune sul fatto che al momento non si stiano svolgendo vere negoziazioni. I leader si sono anche confrontati sui modi migliori per influenzare il processo”, viene riferito da una fonte Ue. Alla discussione si è unito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videoconferenza dalla Norvegia che ha informato i capi di Stato o di governo sugli ultimi sviluppi sul campo e i sui contatti con l’amministrazione statunitense e i prossimi passi verso un cessate il fuoco verificabile e le negoziazioni per un accordo di pace. “Forte accordo” si è registrato – come dimostrato nelle conclusioni a 26 – sulla necessità di continuare a sostenere Kiev politicamente e militarmente. Molti leader hanno anche sottolineato la necessità di accelerare i negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue. La sessione sull’Ucraina è durata circa 2 ore in totale.
Zelensky: “ReArm Europe sia operativo il prima possibile”
“Il programma ReArm Europe dovrebbe essere operativo il prima possibile. L’Ucraina ha una tecnologia efficace e moderna, specialmente nei droni e nella guerra elettronica, che può portare benefici a tutta l’Europa e ai nostri partner globali. Un ulteriore sviluppo e una maggiore efficienza, insieme agli investimenti europei nella produzione e coproduzione dell’Ucraina, sono essenziali per la nuova base di sicurezza dell’Europa”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in video collegamento al Consiglio europeo. “Sono necessari – aggiunge – investimenti nella produzione di armi sia in Ucraina che in Europa. L’Europa deve garantire la sua indipendenza tecnologica, anche nella produzione di armi. Tutto il necessario per difendere il continente dovrebbe essere prodotto in Europa”.
Zelensky a leader Ue: “Serve pressione su Russia per evitare inganni”
“Le sanzioni contro la Russia devono rimanere in vigore finché non inizierà a ritirarsi dalla nostra terra e non risarcirà completamente i danni causati dalla sua aggressione. Continuate a combattere contro i piani di elusione delle sanzioni e i tentativi della Russia di finanziare il suo sforzo bellico”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in video collegamento al Consiglio europeo. “Gli sforzi diplomatici in corso non significano che la Russia debba ricevere meno pressione. Questo è fondamentale per ridurre le possibilità di inganni dalla Russia. Sappiamo tutti quanto facilmente Mosca non mantenga le sue promesse: un momento danno la loro parola e poche ore dopo non significano assolutamente nulla. Ecco perché dobbiamo continuare a spingere la Russia verso la pace”, aggiunge.
Vertice adotta conclusioni su Ucraina a 26 senza Ungheria
Al Consiglio europeo di Bruxelles, le conclusioni sull’Ucraina sono state adottate da 26 Stati membri, con la stessa formula adottata nel precedente vertice straordinario del 6 marzo. Lo riferiscono fonti Ue. Resta pertanto il veto del premier ungherese, Viktor Orban, che non ha permesso l’adozione unanime delle conclusioni.
Meloni a von der Leyen: “Puntare su capitali privati e strumenti comuni”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato questa mattina la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il colloquio ha consentito di approfondire i temi all’ordine del giorno del Consiglio europeo, a partire dal rilancio della competitività e dal rafforzamento della difesa in tutti i suoi ambiti, concentrandosi in particolare sugli aspetti relativi al finanziamento degli investimenti.
A questo riguardo, la premier Meloni ha ribadito la necessità di porre l’accento sulla partecipazione del capitale privato, per esempio attraverso il modello Invest-EU, come proposto da parte italiana, e su strumenti europei davvero comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati. Lo comunica Palazzo Chigi in una nota.
Tajani: “Da Meloni posizione sempre positiva nei confronti Europa”
“Noi siamo europeisti. Se questo governo fosse contro l’Europa io non farei parte di questo governo, lo dico e lo ripeto. Fortunatamente il presidente del Consiglio” Giorgia Meloni “ha avuto una posizione sempre positiva nei confronti dell’Europa“, compreso allo scorso Consiglio “dove ha approvato il contesto generale di un progetto per rinforzare la sicurezza del nostro continente”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo alle domande al pre-vertice del Ppe.
“Io rispetto tutti. La mia Europa è quella di Degasperi, Adenauer e Schumann. L’Europa con le sue radici giudaico-cristiane basata sulla centralità della persona, sulla libertà, sulla solidarietà e sul principio sussidiarietà. Questa è la mia Europa e poi riconosco l’importanza di tanti personaggi che hanno contribuito alla costruzione europea anche da posizioni politiche diverse dalla mia”, aggiunge.
“Meloni – ribadisce – non ha mai detto una parola contro Spinelli, ha criticato alcuni contenuti del Manifesto di Ventotene“. Tajani, incalzato dai giornalisti torna a ribadire che, “non è questione di cosa pensano i Salvini”.
“Io ho detto quello che penso io, la mia Europa è quella di, ripeto, di De Gasperi, Adenauer e Schumann”, “noi sosteniamo il governo, c’è stata una risoluzione che ha provato la posizione del presidente del Consiglio e del governo, quindi siamo avanti in questa direzione. Non mi pare che con la situazione che abbiamo di fare un dibattito sui contenuti del manifesto di Ventotene. Mi pare un dibattito di lana caprina, è stata una tempesta di bicchier d’acqua, che poi è un documento scritto nel 1941 con un contesto particolare, quindi mi pare che sia un po’ eccessivo”.
La mia Europa sarà sempre quella di De Gasperi, Adenauer, Schuman e Berlusconi. Oggi al Vertice @EPP ho ribadito la necessità di andare avanti ed uniti verso una politica estera e una difesa comune, sottolineando l’importanza del fianco sud, combattere l’immigrazione illegale,… pic.twitter.com/LpnBWEC1DQ
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) March 20, 2025
Meloni presiede tavolo migranti, 16 i Paesi presenti
Alle ore 10.00, presso la Sala della delegazione dei Paesi Bassi dell’Europa Building a Bruxelles, la presidente del Consiglio ha presieduto, insieme al primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof e alla premier danese Mette Frederiksen, la riunione di coordinamento sul tema delle migrazioni. Prenderanno parte all’incontro i capi di Stato o di governo di Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Grecia, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica ceca, Svezia e Ungheria.
Von der Leyen: “Giorni decisivi per l’Europa”
Alla riunione sui migranti ha partecipato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Questi sono giorni decisivi per l’Europa e abbiamo un’agenda fitta per il Consiglio europeo. Naturalmente, discuteremo dell’Ucraina, di come arrivare finalmente a una pace giusta”, ha affermato von der Leyen. “Ma siamo sfidati nella nostra competitività e siamo sfidati nella nostra agenda sulla sicurezza. Quindi, il tema della competitività sarà importante per questo Consiglio europeo. E poi Readiness2030, il libro bianco, il nuovo piano per la sicurezza saranno anche al centro della discussione che avremo oggi”.
Pre-summit di Ecr a Bruxelles prima del Consiglio europeo
La numero uno di Palazzo Chigi, prima di recarsi a Palazzo Europa per il Consiglio europeo, ha partecipato al pre-vertice dell’Ecr, il partito dei conservatori e riformisti europei, presso l’Hotel Amigo di Bruxelles. All’incontro c’erano il premier belga Bart De Wever, quello ceco Petr Fiala e il presidente del partito Ecr Mateusz Morawiecki.
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