Rilasciate 80mila pagine di materiale precedentemente classificato. Ma al loro interno non ci sarebbero rivelazioni sconvolgenti

L’amministrazione americana di Donald Trump ha reso pubblici migliaia di documenti precedentemente classificati come riservati e relativi all’assassinio del presidente John F.Kennedy, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. Parte del dossier sulla morte di Jfk era già stato reso pubblico, tra cui un lotto di 13.000 documenti rilasciati durante l’amministrazione Biden. Ma molti di questi documenti contenevano ancora parti censurate. Trump ha dichiarato che “le persone hanno aspettato per decenni” di poter vedere le 80mila pagine ora rese pubbliche. Poco dopo essere entrato in carica, il presidente ha firmato un ordine esecutivo per declassificare migliaia di documenti relativi agli assassinii di Jfk, Robert F. Kennedy e Martin Luther King Jr.

Dove vedere i documenti sull’assassinio di Kennedy

I nuovi documenti, 1.123 in tutto, sono stati pubblicati sul sito web degli Archivi Nazionali e sono identificati solo da numeri di registro, senza descrizioni. Tuttavia non ci sono indicazioni che i file contengano rivelazioni sconvolgenti, secondo Tom Samulok, ex vice direttore dell’Assassination Records Review Board, un comitato governativo formato negli anni ’90 per studiare i documenti relativi all’omicidio. L’uomo ha esaminato una grande quantità di documenti per la pubblicazione tra il 1994 e il 1998 e, al loro interno, non ci sarebbero elementi che possano cambiare la conclusione attuale sull’assassinio di Kennedy: che l’unico responsabile della sua morte sia stato un solo tiratore, Lee Harvey Oswald.  “La raccolta di documenti che abbiamo esaminato, la stragrande maggioranza dei quali è stata rilasciata — alcuni sono stati mantenuti classificati in tutto o in parte — se di questo stiamo parlando, allora non c’è nessuna prova schiacciante”, ha detto Samulok alla Cnn. La direttrice dell’Intelligence Nazionale americana, Tulsi Gabbard, ha dichiarato che i documenti contengono “circa 80.000 pagine di documenti precedentemente classificati che saranno pubblicati senza censure”. Ci sono documenti aggiuntivi, ha detto, che sono “conservati sotto sigillo giudiziario o per il segreto del gran giurì, e documenti soggetti alla sezione 6103 del Codice delle Entrate Interne, che devono essere sbloccati prima della pubblicazione“. Gli Archivi Nazionali stanno lavorando con il Dipartimento di Giustizia per accelerare lo sblocco di questi documenti, ha aggiunto.

 

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