Una persona è morta e decine altre sono rimaste ferite in alcune zone dell’Australia, colpita, soprattutto nella costa orientale, dal ciclone Alfred che ha portato forti piogge e raffiche di vento che hanno abbattuto alberi e linee elettriche e inondato alcune aree del Queensland e del Nuovo Galles del Sud. La tempesta ha provocato nelle scorse ore uno dei più grandi blackout nella storia dello Stato australiano, lasciando 200.000 case e attività commerciali senza elettricità e più di 700 scuole sono rimaste chiuse per l’intera giornata. Ai residenti delle zone vicine a fiumi e torrenti è stato chiesto di evacuare a causa dell’innalzamento dei livelli dell’acqua. Nella città di Ipswich, a ovest di Brisbane, è stato dichiarato lo stato di calamità in previsione di un fiume che sarebbe straripato durante la notte. Nel frattempo, in altre città dove la situazione è rientrata, sono iniziate le operazioni di per riparare i danni causati dal maltempo, man mano che l’energia elettrica veniva ripristinata per decine di migliaia di persone. L’entità dei danni non è ancora stata valutata ma il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato che i residenti e i lavoratori che hanno subito danni alle loro abitazioni e aziende a causa della tempesta avranno diritto a sussidi di disoccupazione per un massimo di 13 settimane a partire da martedì 11 marzo. Al momento è stata accertata una vittima del maltempo: un uomo di 61 anni scomparso in un fiume in piena vicino alla città di Dorrigo, nel Nuovo Galles del Sud.
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