Pechino si oppone alla minaccia americana di imporre altre tasse del 10% sulle importazioni cinesi a partire dal 4 marzo
La Cina deplora con forza e si oppone alla minaccia degli Stati Uniti di imporre altri dazi del 10% sulle importazioni cinesi a partire dal 4 marzo, usando come pretesto la questione del fentanil, e adotterà tutte le contromisure necessarie per proteggere i suoi legittimi diritti e interessi. È quanto ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian.
“Gli Stati Uniti stanno usando la questione del fentanil come pretesto per imporre tariffe ed esercitare pressioni, agendo in modo arbitrario e ripagando la gentilezza con l’ingratitudine. Questo approccio non risolverà le sue preoccupazioni, ma si ritorcerà contro di loro e avrà un grave impatto sul dialogo e sulla cooperazione tra le due parti in materia di lotta agli stupefacenti”, ha detto il portavoce.
“La pressione, la coercizione e le minacce non sono il modo corretto di impegnarsi con la Cina” mentre “il rispetto reciproco è un prerequisito fondamentale”, ha dichiarato ancora il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian a proposito dei dazi Usa. “La Cina esorta gli Stati Uniti a correggere i propri errori e a ritornare sulla strada giusta di affrontare le reciproche preoccupazioni attraverso consultazioni paritarie”, concluso.
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