Accusato di aver fondato organizzazioni fasciste. Lo scorso anno aveva vinto il primo turno delle elezioni poi annullate per ingerenze di Mosca

In Romania è stato fermato dalla polizia durante un controllo stradale Calin Georgescu, il candidato alla presidenza di estrema destra e filorusso che aveva vinto il primo turno delle elezioni lo scorso anno prima che queste venissero annullate per irregolarità e ingerenze di Mosca. I pubblici ministeri rumeni hanno avviato un’indagine penale contro Georgescu. È accusato di abusi nel finanziamento della campagna elettorale, di sostegno a gruppi fascisti e di altri reati. “Calin Georgescu stava per presentare la sua nuova candidatura alla Presidenza“, ha dichiarato il suo team in un post su Facebook. “È stato portato per un interrogatorio presso il procuratore generale”. Georgescu è anche accusato di “aver fondato o sostenuto organizzazioni fasciste, razziste, xenofobe o antisemite, nonché di aver promosso pubblicamente criminali di guerra e ideologie estremiste”. 

Georgescu: “Fanno qualsiasi cosa per bloccare la mia candidatura”

Georgescu ha dichiarato su Facebook che le autorità “stanno cercando di inventare prove per giustificare il furto delle elezioni e per fare qualsiasi cosa per bloccare la mia nuova candidatura alla presidenza”. Il candidato di estrema destra ha invitato i suoi sostenitori a partecipare a una protesta in programma sabato a Bucarest. Centinaia di loro si sono radunati davanti all’ufficio del procuratore, sventolando la bandiera della Romania e scandendo: ‘Georgescu libero!’ e ‘Georgescu presidente!’. A dicembre la Corte Costituzionale romena aveva fatto una mossa senza precedenti per annullare le elezioni due giorni prima del ballottaggio dell’8 dicembre, dopo che Georgescu aveva vinto a sorpresa al primo turno. Georgescu secondo i sondaggi aveva preferenze a una sola cifra e aveva dichiarato di non aver speso nulla per la campagna elettorale

Durante l’interrogatorio 47 perquisizioni

Mentre il candidato alla presidenza della Romania Calin Georgescu veniva interrogato dalla polizia, sono state condotte 47 perquisizioni in cinque contee della Romania. Lo hanno riferito alcuni collaboratori di Georgescu coinvolti nell’operazione. I procuratori rumeni hanno affermato che le accuse contro di loro includono “false dichiarazioni sulle fonti di finanziamento” di una campagna elettorale, possesso illegale di armi e avvio o creazione di un’organizzazione “a carattere fascista, razzista o xenofobo”. Il primo ministro romeno Marcel Ciolacu ha scritto in un post su X: “La magistratura è indipendente e la legge deve essere applicata indipendentemente dalle persone”. 

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