Ai dipendenti oggi è stato ordinato di non recarsi nella sede centrale. Due dirigenti si erano rifiutati di consegnare materiale riservato al Doge di Musk

Usaid, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale responsabile dell’aiuto allo sviluppo e dell’assistenza umanitaria nei paesi stranieri, è nel mirino del nuovo presidente americano Donald Trump dopo che, domenica, due dirigenti dell’agenzia si erano rifiutati di consegnare materiale riservato alle squadre di ispezione governative del Department of Government Efficiency di Elon Musk. Il ceo di Tesla, in una diretta su X, ha detto di aver parlato in dettaglio dell’Usaid con il presidente. “Era d’accordo che avremmo dovuto chiuderla“, ha affermato Musk, “è diventato evidente che non si tratta di una mela con un verme dentro. Quello che abbiamo è solo una palla di vermi. In pratica, bisogna sbarazzarsi dell’intera struttura. È irrecuperabile”, “la stiamo chiudendo“.

 

Ai dipendenti Usaid è stato ordinato di non recarsi nella sede centrale

In seguito, oggi, lunedì 3 febbraio, ai dipendenti di Usaid è stato ordinato di non recarsi nella sede centrale dell’agenzia a Washington. Circa 600 dipendenti hanno segnalato di essere stati bloccati dai sistemi informatici dell’agenzia durante la notte, mentre quelli ancora nel sistema hanno ricevuto una e-mail in cui si diceva che “su indicazione della dirigenza dell’Agenzial’edificio della sede centrale “sarà chiuso al personale dell’Agenzia lunedì 3 febbraio“. L’agenzia era stata fondata nel 1961 dal presidente John Fitzgerald Kennedy

Rubio nominato direttore ad interim di Usaid

Il progetto di Trump, secondo quanto riferito da Cbs News, sarebbe quello di fondere Usaid con il dipartimento di Stato, come in passato. E il segretario di Stato Marco Rubio, parlando con i giornalisti al seguito nel suo viaggio in Centramerica, ha annunciato: “Sono il direttore ad interim di Usaid“.

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