‘Maddie’ McCann, possibile svolta dalle rivelazioni del principale sospettato

‘Maddie’ McCann, possibile svolta dalle rivelazioni del principale sospettato
The apartment where British girl Madeleine McCann disappeared one year ago is seen with her picture on a windscreen Saturday May 3, 2008 at Praia da Luz beach, Lagos, Portugal. Madeleine disappeared during a family vacation in Praia da Luz on May 3 last year, a few days before her fourth birthday. Church services will be held in Praia da Luz, in Portugal’s Algarve region, and at the McCanns’ hometown in central England, to mark the one-year anniversary of Madeleine’s disappearance. (AP Photo/Paulo Duarte)

Le dichiarazioni del compagno di cella a cui avrebbe confidato di “aver rapito un bambino durante un furto in Algarve”

Possibile svolta nel giallo di Madeleine ‘Maddie’ McCann, la bimba inglese di tre anni scomparsa il 3 maggio 2007 a Praia da Luz, in Portogallo. Tutto nasce – scrive Sky News Uk – dalle dichiarazioni del cittadino rumeno, Laurentiu Codin, al tribunale regionale di Braunschweig, in Germania. Codin nel 2020 è stato compagno di cella di Christian B, cittadino tedesco e principale sospettato per il presunto sequestro, che stava scontando una pena per altri reati. In quella circostanza, secondo Codin, Christian B avrebbe raccontato al compagno di cella di essersi reso protagonista di una storia simile a quella del rapimento. 

“Mi ha detto che in Portogallo, che aveva rubato lì – ha riferito Codin a proposito del colloquio con Christian B – era in una zona di hotel dove ci sono persone, non so come si dice, persone ricche, dove vivono le persone ricche”. A quel punto il sospettato, ha proseguito Codin, avrebbe visto “una finestra aperta, me lo ha raccontato”. E – ha aggiunto – “ha detto di essere entrato nell’appartamento per soldi e di non aver trovato soldi, ma di aver trovato un bambino, di averlo preso e che due ore dopo, il posto in cui si trovava, era circondato dalla polizia e dai cani”. E ancora: “ha preso il bambino in Portogallo con la sua macchina, e mentre la polizia e i cani erano lì vicino alla casa, è andato via in macchina, e se n’è andato, mi ha chiesto se il Dna di un bambino può essere trovato come prova e io ho risposto di sì”, ha raccontato ancora Codin. 

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