Dopo la proposta di Usa, Egitto e Qatar

Non accenna a diminuire la tensione in Medio Oriente, con i timori di Israele per il minacciato attacco di ritorsione dell’Iran dopo l’uccisione a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Crescono però anche le pressioni, da parte di tutto il mondo, perché lo Stato Ebraico e il gruppo palestinese si rimettano al tavolo delle trattative per un accordo su un cessate il fuoco a Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia. E il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato l’ok alla ripresa dei colloqui a partire dal prossimo 15 agosto. Ecco tutte le notizie sul conflitto. IN AGGIORNAMENTO

15:30 Morto uno dei bimbi feriti a Gaza arrivati a Bologna

Un neonato di sei mesi arrivato dalla striscia di Gaza è morto ieri sera durante il trasporto in ambulanza dall’aeroporto di Bologna all’ospedale Niguarda di Milano. Lo conferma la Regione Emilia-Romagna. Il piccolo è morto per un arresto cardiaco mentre era in ambulanza a Parma. Il bambino faceva parte del gruppo dei 16 che sono arrivati ieri sera all’aeroporto di Bologna accompagnati dalla protezione civile.

15:00 Gallant: “Serve raggiungere rapidamente accordo su ostaggi”

Nel corso del suo colloquio telefonico con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha “sollevato l’importanza di raggiungere rapidamente un accordo che garantisca il ritorno degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza”. Lo riporta il Times of Israel citando il report del ministero della Difesa israeliano.

13:30 von der Leyen: “Serve accordo per cessate il fuoco ora”

“Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco a Gaza ora. È l’unico modo per salvare vite, ripristinare la speranza di pace e garantire il ritorno degli ostaggi. Pertanto sostengo fermamente gli sforzi condotti da Stati Uniti, Egitto e Qatar per contribuire a raggiungere la pace e la stabilità di cui la regione ha bisogno”. Lo afferma sul suo profilo X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. 

13:00 Idf, distrutto tunnel di 3km in zona centrale Gaza

Un tunnel lungo tre chilometri nella zona del corridoio Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale, è stato recentemente distrutto dai genieri dell’IDF. Secondo l’esercito il tunnel comprendeva diversi piani e diramazioni. All’interno del le truppe hanno trovato diverse stanze in cui erano conservate armi e altre attrezzature, che secondo l’IDF venivano utilizzate dagli agenti di Hamas per risiedere per lunghi periodi.

12:35 Governo Beirut: sì a iniziative per cessate il fuoco

Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha dichiarato che il governo del suo Paese appoggia la dichiarazione qatariota-americana-egiziana che chiede un nuovo impegno nei negoziati per il cessate il fuoco, affermando che “gli sforzi dei leader di questi Paesi meritano un elogio”. Lo riporta Al Jazeera. I tre Paesi, mediatori nel conflitto tra Israele e Hamas, hanno chiesto la ripresa dei colloqui per il cessate il fuoco il 15 agosto a Doha o al Cairo.

12:30 Mosca a Israele e Iran: “No escalation”

La Russia ha invitato Israele e Iran a evitare un’ulteriore escalation in Medioriente. Lo ha detto il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Mikhail Bogdanov. Lo riporta Ria Novosti. “Siamo in contatto con tutti – ha spiegato – ieri ho incontrato l’ ambasciatore israeliano. Esortiamo le parti in causa ad astenersi da un’ulteriore escalation, che minaccia il disastro per tutti i Paesi della regione. Dobbiamo cercare una soluzione politica ai problemi”. Bogdanov ha anche ricordato la visita in Iran del segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu all’inizio di agosto. 

12:15 Razzi da Libano su Kiryat Shmona, due colpiscono città

Secondo quanto riferito dall’IDF, nelle ultime ore sono stati lanciati più di 15 razzi dal Libano verso la zona di Kiryat Shmona. La maggior parte – viene riportato – è stata intercettata, mentre almeno due hanno colpito la città, provocando danni. Non si segnalano feriti. 

12:00 P.Chigi: “Urgente cessate il fuoco, riprendere negoziati Doha”

L’Italia sostiene gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo comunica Palazzo Chigi, sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza risulta sempre più urgente per porre fine alle sofferenze della popolazione civile, per assicurare la necessaria assistenza umanitaria e per favorire una de-escalation a livello regionale. L’Italia esorta tutte le parti del conflitto ad accogliere senza ulteriore indugio l’invito dei mediatori alla ripresa dei negoziati a Doha il prossimo 15 agosto con l’obiettivo di finalizzare un accordo.

11:50 Media, marina Iran ha nuovi missili da crociera non rilevabili

L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha riferito che la marina dei pasdaran disporrebbe di di nuovi missili da crociera dotati di testate altamente esplosive non rilevabili.”Un gran numero di missili da crociera sono stati aggiunti alla flotta navale delle Guardie. Questi nuovi missili hanno capacità di trasportare testate altamente esplosive che non sono rilevabili e possono causare danni ingenti e affondare i loro obiettivi”, ha scritto Tasnim.

11:30 Idf, uccisi due militanti di Hezbollah in sud Libano 

L’Idf ha reso noto che due militanti di Hezbollah sono stati uccisi questa mattina in un attacco con drone israeliano a Naqoura, nel Libano meridionale. I due – ha spiegato l’esercito israeliano – erano stati avvistati dalle truppe della 146esima Divisione mentre uscivano da un edificio in uso al gruppo sciita e poco dopo sono stati attaccati da un drone. Hezbollah non ha ancora confermato la loro morte.

11:00 Mosca: “Presto Abbas in visita in Russia”

Il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, visiterà Mosca “e si confronterà sullo sviluppo di approcci coordinati per risolvere la situazione in Medioriente”. Lo ha detto il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Mikhail Bogdanov spiegando che la visita si terrà “presto”. Lo riporta Ria Novosti. 

10:45 Nuovo colloquio fra Gallant e Austin

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha parlato stanotte con il suo omologo americano, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin. E’ la quarta telefonata di questo tipo avvenuta negli ultimi sette giorni. Lo riporta il Times of Israel. “Gallant ha informato il segretario sulla prontezza operativa delle IDF per difendere Israele dall’Iran e dai suoi alleati nella regione”, ha affermato l’ufficio di Gallant. Secondo il comunicato diffuso dal Ministero della Difesa, i due hanno “discusso l’interoperabilità delle capacità di difesa degli Stati Uniti e di Israele a seguito del cambio di posizione e dello spiegamento delle forze e delle risorse statunitensi nella regione”.

10:15 Smotrich: “Accordo per ostaggi e cessate fuoco trappola pericolosa”

Il ministro delle Finanze israeliano ed esponente dell’estrema destra, Bezalel Smotrich, ha definito “una trappola pericolosa” l’eventuale accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di alcuni membri di Hamas detenuti nelle carceri israeliane. I mediatori “hanno creato una simmetria immaginaria tra gli ostaggi israeliani che sono stati rapiti dai loro letti con terribile crudeltà, e i terroristi spregevoli che stanno scontando la loro pena in prigione”, ha affermato

08:24 Idf conferma nuova operazione di terra a Khan Younis

L’Idf ha confermato l’avvio di una nuova operazione di terra a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, in seguito a “informazioni di intelligence che indicano la presenza di terroristi nella zona”. Lo riportano i media dello Stato ebraico. L’offensiva mira anche a “impedire ai gruppi terroristici nella Striscia di Gaza di riorganizzarsi“, ha detto ancora l’Idf.

00:49 Da Israele ok a ripresa colloqui su tregua il 15 agosto

Israele ha confermato che invierà negoziatori per riprendere i colloqui indiretti di cessate il fuoco con Hamas la prossima settimana in risposta a una proposta di Stati Uniti, Egitto e Qatar. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto giovedì che il governo darà ascolto alla richiesta dei mediatori stranieri di rilanciare i negoziati volti a fermare i combattimenti a Gaza dopo 10 mesi di guerra devastante e riportare a casa gli ostaggi israeliani ancora prigionieri nell’enclave. Nel comunicato si legge che il 15 agosto, in luogo da definire, le parti discuteranno l’attuazione di un “accordo quadro” già concluso. I mediatori hanno affermato che i colloqui si svolgeranno a Doha, capitale del Qatar, o al Cairo, capitale dell’Egitto. Non c’è stata una risposta immediata all’offerta da parte di Hamas. L’uccisione di Ismail Haniyeh della scorsa settimana a Teheran ha sollevato le tensioni in tutta la regione, un’escalation ampiamente vista come un duro colpo ai colloqui per il cessate il fuoco.

00:05 Usa, Egitto e Qatar: “È ora di chiudere l’accordo su Gaza”

“È tempo di portare un sollievo immediato sia alla popolazione di Gaza che soffre da tempo, sia agli ostaggi che soffrono da tempo e alle loro famiglie. È giunto il momento di concludere l’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi e dei detenuti”. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei leader di Stati Uniti, Egitto e Qatar diffusa dalla Casa Bianca. “Noi tre e i nostri team abbiamo lavorato instancabilmente per molti mesi per forgiare un accordo quadro che ora è sul tavolo, con solo i dettagli dell’attuazione rimasti da concludere. Questo accordo si basa sui principi delineati dal presidente Biden il 31 maggio 2024 e approvati dalla risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite“, prosegue la nota. “Non c’è altro tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo. Come mediatori, se necessario, siamo pronti a presentare una proposta di collegamento finale che risolva i problemi di attuazione rimanenti in un modo che soddisfi le aspettative di tutte le parti“, affermano i tre leader. “Abbiamo invitato entrambe le parti a riprendere urgentemente la discussione giovedì 15 agosto a Doha o al Cairo per colmare tutte le lacune rimanenti e avviare l’attuazione dell’accordo senza ulteriori indugi“, conclude il comunicato congiunto.

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