L'assassinio è stato "pianificato e portato a termine dal regime sionista"

Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell’Iran, note come Pasdaran, afferma che il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato ucciso da “un missile a corto raggio con una testata di circa 7 kg accompagnato da una grave esplosione proveniente dall’esterno della sua stanza” a Teheran. Lo riporta Al Jazeera.

In una dichiarazione, i Pasdaran affermano che l’assassinio di Haniyeh è stato “pianificato e portato a termine dal regime sionista” e sostenuto dal “governo criminale degli Stati Uniti”. La risposta di Teheran sarà “severa e avverrà al momento, nel luogo e nei modi appropriati”, si legge ancora nella dichiarazione. 

Appello dell’Italia all’Iran: “Invito a moderazione e de-escalation”

L’Italia, intanto, invita l’Iran a contribuire a una fase di de-escalation in tutta la regione del Mediterraneo e del Medioriente. È quanto fa sapere in una nota la Farnesina. Il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha chiesto al segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, di compiere un primo passo formale, veicolando il messaggio all’ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran a Roma. L’ambasciatore Guariglia, nel corso di un colloquio avvenuto questo pomeriggio, ha trasmesso all’ambasciatore Mohammad Reza Sabouri l’invito dell’Italia a contribuire a interrompere il ciclo delle azioni militari che potrebbero provocare uno scontro militare più generalizzato in tutta la regione. Per il Ministro Tajani “è importante che la nuova amministrazione guidata dal presidente Pezeshkian e tutte le istituzioni iraniane procedano sul percorso di confronto con l’Europa e con tutti i Paesi della regione. L’Italia sarà sempre pronta a impegnarsi in ogni attività di politica e diplomazia”.

Roma chiede a Teheran di affrontare in maniera strategica il confronto con i protagonisti internazionali nella regione. Il governo italiano, in quanto presidente di turno del G7, rimarrà impegnato per veicolare all’Iran gli inviti alla moderazione che arrivano dai Paesi membri del gruppo ma anche dagli Stati della regione. Il ministro Tajani sta continuando un’azione diplomatica di de-escalation per continuare a veicolare il suo appello al confronto e alla moderazione a tutti i partner della regione.

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