Tensione sempre più alta al confine col libano. Erdogan intanto evoca la possibilità di invadere lo Stato ebraico

IN AGGIORNAMENTOTensione sempre più alta tra Israele e Libano. Dopo l’attacco di Hezbollah sul Golan che ha ucciso 12 bambini e la conseguente risposta di Tel Aviv, l’organizzazione paramilitare islamista ha minacciato lo Stato ebraico, affermando che se oserà modificare la situazione “le nuove regole” di ingaggio andranno a suo discapito. Ma se la comunità internazionale è preoccupata per una possibile escalation sul fronte del nord, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan evoca la possibilità di invadere Israele, come fatto nel Nagorno-Karabakh e in Libia.

Autorità Gaza dichiarano epidemia poliomielite nella Striscia

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato un’epidemia di poliomielite nell’enclave assediata e bombardata. In una dichiarazione su Telegram, ha sottolineato che la situazione “rappresenta una minaccia per la salute dei residenti di Gaza e dei Paesi limitrofi” e l’ha definita una “battuta d’arresto” per il programma globale di eradicazione della polio, incolpando l’offensiva militare israeliana della situazione. Lo riporta Al Jazeera. Il ministero ha chiesto un “intervento immediato per porre fine all’aggressione e trovare soluzioni radicali” ai problemi di mancanza di acqua potabile e di igiene personale, di reti fognarie danneggiate e di rimozione di tonnellate di spazzatura e rifiuti solidi. 

Consiglio ebrei tedeschi: “Erdogan pericoloso populista” 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è un “pericoloso populista“, che con le sue “aperte minacce di guerra” rischia di “dividere la comunità turco-tedesca” e alimentare le minacce per “ebrei e curdi” in Germania. Lo ha detto a LaPresse il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Josef Schuster, commentando le recenti dichiarazioni del presidente turco Erdogan, che ha evocato la possibilità di un intervento militare in Israele. “Il presidente turco è soprattutto una cosa: un pericoloso populista. Con la sua retorica anti-israeliana e antisemita e le aperte minacce di guerra, serve il suo elettorato nazionalista in Turchia e in Germania”, ha affermato Schuster, “così facendo, divide anche la comunità turco-tedesca, che non è affatto unita dietro il capo di Stato turco. La mobilitazione dei suoi strenui sostenitori può anche rappresentare una maggiore minaccia per gli ebrei e i curdi di questo Paese”. 

Casa Bianca: “Alture Golan sono parte di Israele”

 ““. Così il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha risposto alla domanda se le Alture del Golan siano o meno parte del Nord di Israele. 

Iran: “Attacco Israele in Libano avrà pesanti conseguenze”

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha espresso durante una telefonata con il suo omologo francese Emmanuel Macron grande preoccupazione per l’escalation al confine tra Israele e Libano e ha messo in guardia sulle conseguenze e i risultati di qualsiasi aggressione contro il Libano. “Se il regime sionista attacca il Libano, commetterà un grosso errore che avrà pesanti conseguenze per loro”, ha affermato, come riporta l’agenzia Irna.

Hamas: “Netanyahu rinvia accordo per porre nuove condizioni”

Hamas afferma che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta temporeggiando su un accordo di tregua nella Striscia di Gaza per porre nuove condizioni e richieste alla proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti. In una nota, il gruppo palestinese denuncia come Netanyahu stia temporeggiando e sia tornato alla strategia di “elusione del raggiungimento di un accordo stabilendo nuove condizioni”. Lo riporta Al Jazeera.

Netanyahu a Majdal Shams: “Nostra risposta arriverà e sarà dura”

“La nostra risposta arriverà e sarà dura”. È quanto ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando durante una visita a Majdal Shams, il villaggio sulle Alture del Golan in cui sabato un razzo ha colpito un campo da calcio e sono rimasti uccisi 12 bambini e ragazzi. “Siamo venuti qui per esprimere il nostro profondo cordoglio e il nostro profondo shock per l’atrocità che ha avuto luogo qui. È un disastro terribile. Come tutti i cittadini israeliani e, devo dire, come molti in tutto il mondo, siamo rimasti scioccati nel profondo da questa terribile carneficina”, ha dichiarato Netanyahu come riferito dall’emittente Kan.

“Questi bambini sono i nostri figli, sono i figli di tutti noi”, ha aggiunto Netanyahu. E ancora: “La comunità drusa ha pagato un prezzo molto alto in questa guerra. Saluto i soldati che hanno dato la vita per tutti noi”. 

Autorità Gaza, 39.363 palestinesi uccisi da inizio guerra

Secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza, dal 7 ottobre almeno 39.363 palestinesi sono stati uccisi e altri 90.923 sono rimasti feriti negli attacchi israeliani. Lo riporta Al Jazeera. Nella giornata di ieri sono stati uccisi almeno 39 palestinesi e 93 sono rimasti feriti, precisa il comunicato.

Turchia: “Netanyahu farà la fine del genocida Hitler”

“Proprio come il genocida Hitler ha incontrato la sua fine, così lo farà il genocida Netanyahu. Come i genocidi nazisti sono stati chiamati a rispondere delle loro azioni, così lo saranno coloro che cercano di distruggere i palestinesi”. È quanto afferma il ministero degli Esteri della Turchia in un post sul suo account X. “L’umanità sarà al fianco dei palestinesi. Non riuscirete a distruggere i palestinesi”, aggiunge Ankara.

Le dichiarazioni giungono dopo che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha evocato la possibilità di entrare in Israele “proprio come siamo entrati nel Nagorno-Karabakh, proprio come siamo entrati in Libia”; un’affermazione a cui Israele, per bocca del suo ministro degli Esteri Israel Katz, ha replicato avvertendo Erdogan che “sta seguendo la strada di Saddam Hussein” e “dovrebbe solo ricordare cosa è successo lì e come è finita”. “Non accetteremo le minacce di un aspirante dittatore”, ha detto inoltre il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid, riferendosi a Erdogan. 

Raid Israele in sud Libano, due morti e tre feriti

È di due morti e tre feriti il bilancio di un attacco condotto da Israele con droni nel sud del Libano, nella cittadina di Shaqra, e tra i feriti c’è un bambino. Lo riporta l’agenzia di stampa libanese Nna, secondo cui la dinamica è stata la seguente: prima un drone ha preso di mira un’auto sulla strada Shaqra-Mays al-Jabal, vicino al castello di Doubiye, provocando il ferimento di 2 persone; poi, dopo che altre due persone a bordo di una moto si erano avvicinate sul posto per controllarle, un drone le avrebbe prese di mira causando la morte dei due e il ferimento di un bambino che si trovava sul balcone di una casa vicina.

Hezbollah: “Se Israele aumenta attacchi sarà a suo discapito”

Il portavoce di Hezbollah Jaafar Husseini ha minacciato Israele, affermando che se oserà modificare la situazione “le nuove regole” di ingaggio andranno a suo discapito. “Se l’entità sionista oserà aumentare l’intensità delle operazioni su entrambi i fronti, le nuove regole di ingaggio non saranno a suo favore“, le sue parole, riportate da Jerusalem Post che cita emittenti arabe. “Qualsiasi operazione israeliana non sarà nell’interesse del suo malvagio sponsor: l’America“, ha aggiunto.

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