Il neo presidente dell'isola: "Minacce non scompariranno se Pechino non rinuncia a uso forza"

Il presidente eletto di Taiwan Lai Ching-te ha prestato giuramento oggi. Il nuovo leader che dovrebbe cercare di mantenere lo status quo nelle relazioni tra le due sponde dello Stretto in mezzo alle crescenti tensioni con la Cina continentale. Lai, leader del Partito Democratico Progressista al potere e incline all’indipendenza, si è impegnato nel proseguire nella politica estera e di difesa del suo predecessore Tsai Ing-wen volta a rafforzare i legami dell’isola con gli Stati Uniti e i suoi alleati, nonché a potenziare le capacità di difesa.

Il 64enne ha invitato Pechino, che ha evitato i colloqui con il governo del DPP da quando Tsai è entrata in carica nel 2016, a lavorare per la pace a beneficio di entrambi i lati dello Stretto di Taiwan. Insieme a Lai, il vicepresidente eletto Hsiao Bi-khim, 52 anni, ex ambasciatore di fatto di Taiwan negli Stati Uniti, si è insediato durante la cerimonia di giuramento. Tra gli oltre 500 ospiti stranieri che hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione c’erano circa 30 parlamentari giapponesi e due ex alti funzionari statunitensi: l’ex direttore del Consiglio economico nazionale Brian Deese e l’ex vice segretario di Stato Richard Armitage. La Cina considera Taiwan una parte inalienabile del proprio territorio e ha aumentato la pressione militare ed economica sull’isola democratica autogovernata.

Lai: “Minacce non scompariranno se Cina non rinuncia a uso forza”

Lai Ching-te ha esortato la Cina a cessare le sue azioni ostili nello stretto di Taiwan e ad aiutare il Paese a mantenere la pace nella regione. “I benefici reciproci e la prospera coesistenza sarebbero obiettivi comuni. Spero che la Cina affronterà la realtà dell’esistenza della Repubblica Cinese”, ha detto nel suo discorso di insediamento. “Finché la Cina si rifiuta di rinunciare all’uso della forza contro Taiwan, tutti noi a Taiwan dovremmo accettare l’esistenza delle minacce della Cina di annettere Taiwan che non scompariranno semplicemente”, ha aggiunto Lai.

Blinken si congratula con neopresidente Lai

“Gli Stati Uniti si congratulano con Lai Ching-te per il suo insediamento come quinto presidente democraticamente eletto di Taiwan. Ci congratuliamo inoltre con il popolo di Taiwan per aver dimostrato ancora una volta la forza del suo sistema democratico robusto e resiliente“. Lo scrive in una nota il segretario di Stato americano, Antony Blinken. “La partnership tra il popolo americano e quello di Taiwan, radicata nei valori democratici, continua ad ampliarsi e ad approfondirsi attraverso i legami commerciali, economici, culturali e interpersonali”, prosegue Blinken.

“Gli Stati Uniti elogiano” poi la presidente uscente “Tsai Ing-wen per aver rafforzato i legami tra Stati Uniti e Taiwan negli ultimi otto anni. Non vediamo l’ora di lavorare con il presidente Lai e con tutto il quadro politico di Taiwan per promuovere i nostri interessi e valori condivisi, approfondire le nostre relazioni non ufficiali di lunga data e mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan“.

Cina sanziona tre società Usa per vendita armi a Taipei

Il ministero cinese del Commercio ha annunciato sanzioni contro Boeing e altre due società americane che si occupano di difesa per la vendita di armi a Taiwan. Boeing, insieme a General atomics aeronautical aystems e General dynamics land systems, vengono inserite in una lista di “entità inaffidabili”, che comporta il divieto – per le tre società – di ulteriori investimenti in Cina e di ingresso nel Paese asiatico per i loro dirigenti senior.

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