Kuleba ha rilasciato un'intervista esclusiva a Politico parlando del conflitto in corso

IN AGGIORNAMENTO – Sarebbe ora prematuro discutere della reazione di Mosca contro l’Ucraina nel caso fosse confermato il coinvolgimento nell’attacco terroristico a Mosca. Lo ha detto all’agenzia Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “È in corso un’indagine. Ragionare in modalità ‘se’ ora è inappropriato”, ha detto, rispondendo alla domanda se il coinvolgimento accertato di Kiev, influenzerebbe la disponibilità di Mosca ai negoziati di pace. 

Tajani: “Mai parlato di inviare militari italiani” 

L’eventuale invio di soldati dell’Alleanza in Ucraina “è un periodo ipotetico dell’irrealtà. Non abbiamo mai parlato di inviare militari in territorio ucraino, tantomeno italiani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Tagadà su La7. “Noi aiutiamo l’Ucraina a difendersi, non siamo in guerra con la Russia, non vogliamo escalation”, ha aggiunto.

Intanto Dmytri Kuleba ha rilasciato un’intervista esclusiva a Politico parlando del conflitto in corso.

Kuleba: “Invio truppe Nato? Quel giorno potrebbe arrivare”

Sebbene l’Ucraina non abbia mai chiesto “truppe da combattimento europee sul terreno”, i leader dell’Unione europea devono abituarsi all’idea che “questo giorno potrebbe arrivare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba in un’intervista a Politico, commentando la possibilità che truppe della Nato possano essere inviate a combattere al fianco di Kiev. “Capisco perfettamente che gli europei non sono abituati all’idea della guerra. Ma questa è una disattenzione che gli europei semplicemente non possono permettersi, né per se stessi né per i loro figli”, ha aggiunto Kuleba, “l’Ucraina può vincere. Ma se l’Ucraina perde, Putin non si fermerà”.

Polonia valuta se abbattere missili

Il vice ministro degli Esteri della Polonia, Andrzej Szejna, parlando alla radio RMF24, ha riferito che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato. Lo riporta la radio sul suo sito. “All’interno della Nato si stanno analizzando vari concetti, tra cui quello di abbattere tali missili quando sono molto vicini al confine della Nato, ma questo dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e tenendo conto delle conseguenze internazionali, e poi i missili della Nato colpirebbero i missili russi al di fuori del territorio del Patto”, ha detto il vice ministro.

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