Un deputato russo ha detto che erano stati trovati nell'auto fermata ma le autorità tagike avrebbero smentito
Un deputato russo, il membro della Duma Alexander Khinshtein, ha riferito su Telegram che dei passaporti del Tagikistan sono stati trovati a bordo di una Renault di due delle persone fermate in relazione all’attacco di ieri a una sala concerti alla periferia di Mosca. Secondo Khinshtein, l’auto è stata trovata di notte vicino al villaggio di Khatsun, distretto di Karachevsky, nella regione di Bryansk, vicino al confine con l’Ucraina, dove non si sarebbe fermata alla richiesta degli agenti e sarebbe iniziata una fuga. L’agenzia di stampa russa Tass riporta una dichiarazione del ministero degli Esteri del Tagikistan che definisce una notizia “fake” quella del coinvolgimento di cittadini tagiki.
“Sottolineiamo che la parte tagica non ha ricevuto conferma dalle autorità ufficiali russe delle informazioni false attualmente in circolazione sul coinvolgimento di cittadini tagiki. A questo proposito, vi chiediamo di fare affidamento sulle informazioni ufficiali diffuse dalle autorità governative russe”, ha dichiarato Dushanbe. Sempre la Tass riporta un’altra dichiarazione, del ministero dell’Interno del Tagikistan, che smentisce invece il coinvolgimento di 3 suoi cittadini dei quali sarebbero circolate online alcune foto su canali Telegram: secondo Dushanbe, due di loro si trovavano in Tagikistan mentre la terza persona lavorerebbe come tassista a Samara, in Russia.
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