La vedova di Alexei Navalny dà appuntamento alle urne alle 12

La vedova di Alexei Navalny incita a boicottare Putin, votando contro di lui, e dà appuntamento ai seggi il 17 marzo alle 12. Lo fa con un video pubblicato su Instagram per ‘incitare’ a contrastare Putin alle elezioni presidenziali.

Navalnaya ha lanciato un appello chiedendo ai russi di partecipare all’iniziativa ‘Mezzogiorno contro Putin’ per protestare contro il presidente russo durante le prossime elezioni presidenziali, che si terranno dal 15 al 17 marzo. Navalnaya, nello specifico, ha chiesto di recarsi tutti ai seggi elettorali il 17 marzo alle 12 e di votare per qualsiasi candidato tranne Putin oppure di danneggiare la scheda elettorale. L’iniziativa era stata lanciata lo scorso 1° febbraio da Navalny, secondo il quale il fatto di presentarsi tutti ai seggi potrebbe “essere una forte dimostrazione del sentimento nazionale. I veri elettori contro la finzione del voto elettronico. Persone reali in fila per votare contro Putin, contro i ‘sì’ falsi e fraudolenti”.

17 marzo. Mezzogiorno. Per Navalny“, ha scritto Navalnaya in un post su X accompagnato da un videomessaggio. “Alexei ha chiesto di partecipare a questa azione, ed è per questo che è così importante per me personalmente. Voglio fare quello che pensava fosse giusto e incoraggio tutti a venire in suo ricordo”, ha detto la moglie dell’oppositore. E ancora: “Affinché siamo davvero in tanti, dobbiamo utilizzare il tempo rimanente per la campagna elettorale. Tutti dovrebbero essere a conoscenza di questa iniziativa quindi mi rivolgo direttamente a tutti coloro che guardano questo video. Chiedi a un’altra persona di venire con te. Questo sarà il tuo contributo personale alla causa comune. Accanto a voi, probabilmente ci sono molti che sono contro Putin e contro la guerra, e se veniamo nello stesso momento, la nostra voce contro Putin risuonerà molto più forte”.

 
 
 
 
 
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Zelenska e Navalnaya declinano invito a Stato dell’Unione Usa

La first lady dell’Ucraina, Olena Zelenska, ha declinato l’invito della Casa Bianca a partecipare al discorso sullo Stato dell’Unione che il presidente Usa Joe Biden terrà giovedì. È quanto riporta il Washington Post, secondo cui la Casa Bianca aveva previsto che la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky si sedesse vicino alla first lady Jill Biden e a Yulia Navalnaya, la moglie dell’oppositore russo Alexei Navalny morto in carcere in Russia lo scorso 16 febbraio. Stando al Washington Post, che cita fonti che hanno familiarità con le decisioni di Kiev, il rifiuto di Zelenska è legato al fatto che la potenziale presenza di Navalnaya ha causato disagio agli ucraini visto che in Ucraina l’eredità di Navalny è ‘offuscata’ dalle sue passate dichiarazioni secondo cui la Crimea, annessa da Putin nel 2014, appartiene alla Russia. Anche la moglie di Navalny ha rifiutato l’invito a partecipare allo Stato dell’Unione.

La portavoce di Navalnaya ha citato la stanchezza come motivazione per il rifiuto di partecipare al discorso di Biden di giovedì: “Yulia è stata invitata e ha preso in considerazione l’idea di andarci, ma credo che tutti dimentichino le circostanze in cui si sono svolti gli eventi”, ha dichiarato la portavoce della moglie di Navalny, Kira Yarmysh, “il marito di Yulia è morto due settimane fa. Lei è stata in viaggio per tutto questo tempo. Oggi è il primo giorno in cui è tornata a casa. Come ogni essere umano, ha bisogno di tempo per riprendersi e quindi, pur apprezzando molto l’invito, ha bisogno di riprendersi almeno un po’ adesso”. Il Washington Post riporta anche che, secondo un funzionario Usa, la Casa Bianca probabilmente non ha informato Kiev che Navalnaya aveva deciso di non partecipare, ma sottolinea che per Kiev l’eventuale presenza della moglie di Navalny non sarebbe stata l’unica preoccupazione. Per Kiev, che sta cercando di ottenere ulteriore assistenza per la sicurezza dagli Stati Uniti, un altro problema sarebbe stato quello di essere vista come troppo allineata con Biden. Il presidente Usa è stato il principale sostenitore dell’Ucraina, ma il governo di Zelensky cerca di evitare una politicizzazione dello sforzo bellico.

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