Almeno 13 persone sono morte e decine sono rimaste ferite a causa di un’esplosione che si è verificata in un impianto per la lavorazione di nichel sull’isola indonesiana di Sulawesi. Almeno 38 lavoratori sono stati ricoverati in ospedale, alcuni in condizioni critiche. Stando a quanto riferito dalla polizia e da un funzionario dell’azienda, è esploso un forno per la fusione del nichel, componente chiave nella produzione globale di batterie per veicoli elettrici, all’interno della fabbrica di proprietà cinese, parte dell’ambizioso programma di sviluppo transnazionale di Pechino noto come Belt and Road Initiative. Almeno cinque lavoratori cinesi e otto indonesiani sono morti quando la fornace è esplosa improvvisamente mentre la stavano riparando, ha riferito il capo della polizia delle Sulawesi centrali, Agus Nugroho.
Si tratta del terzo incidente mortale avvenuto in impianti di questo tipo e di proprietà cinese nella provincia di Sulawesi centrale, dove sono localizzate le maggiori riserve di nichel nel Paese. I soccorritori hanno spento l’incendio ed evacuato i lavoratori dopo un’operazione durata quasi quattro ore. Da un’indagine preliminare è emerso che sul fondo del forno erano presenti liquidi esplosivi che hanno provocato un incendio e l’esplosione nelle vicine bombole di ossigeno.

