Il premier israeliano Netanyahu: "Avanti nella guerra contro Hamas nonostante le pressioni internazionali"

La guerra in Medioriente giunge al giorno 69. Un raid israeliano colpisce Al-Shabura, a Rafah, un campo profughi palestinese nel sud della Striscia di Gaza, distruggendo due edifici residenziali e uccidendo almeno 13 persone. Lo riferisce l’agenzia governativa siriana Sana. Netanyahu replica al duro affondo di Biden, secondo cui Israele sta perdendo sostegno mondiale, e avverte: “Andremo avanti nella guerra contro Hamas nonostante le pressioni internazionali”. Intanto, l’amministrazione Biden sta ritardando la vendita di fucili prodotti negli Stati Uniti a Israele sulla scia dei timori per gli attacchi dei coloni contro i civili palestinesi in Cisgiordania. IN AGGIORNAMENTO

20:00 Erdogan a Biden: “Stop sostegno incondizionato a Israele”

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Usa, Joe Biden, durante la quale gli ha detto che un rapido cessate il fuoco per Gaza sarebbe possibile se Washington ritirasse il suo sostegno “incondizionato” a Israele. Lo riferisce la presidenza turca, aggiungendo che durante la telefonata Erdogan ha anche affermato che assicurare un cessate il fuoco duraturo nella regione è una responsabilità “storica” degli Stati Uniti. “L’intensificarsi e il prolungarsi degli attacchi di Israele può avere conseguenze negative a livello regionale e globale”, ha dichiarato Erdogan a Biden.

19:00 Governo Israele: “Con Sullivan discusso di prosecuzione guerra”

Nel corso dell’incontro tra il consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e i componenti del gabinetto di guerra di Tel Aviv, si è discusso “della continuazione della guerra fino alla vittoria e del raggiungimento degli obiettivi, che sono innanzitutto: l’eliminazione di Hamas, il rilascio di tutti i sequestrati, lo smantellamento delle capacità militari di Hamas e la fine del suo governo a Gaza”. Lo scrive l’ufficio di Netanyahu in un comunicato. “Entrambe le parti hanno ribadito il loro impegno per il rilascio di tutti i rapiti rimasti a Gaza”, prosegue la nota. “Parallelamente al raggiungimento di questi obiettivi, abbiamo continuato a discutere sugli aiuti umanitari per la popolazione non coinvolta”, aggiunge il comunicato.

17:20 Nuovo stop a servizi telecomunicazioni a Gaza 

Gaza è di nuovo oscurata”. Lo scrive su X il principale operatore palestinese per le telecomunicazioni, Paltel, annunciando un nuovo stop ai servizi nella Striscia. “Siamo spiacenti di annunciare che tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia di Gaza sono stati interrotti a causa dell’aggressione in corso”, afferma Paltel. Non è la prima volta, dall’inizio della guerra, che i servizi di telecomunicazione nell’enclave vengono interrotti a seguito dei massicci bombardamenti israeliani. 

16:45 Premier palestinese: “Usa agiscano per soluzione a 2 Stati”

L’amministrazione Biden deve ora “passare ai fatti” e compiere passi concreti verso una soluzione a due Stati, anche facendo pressione su Israele. È quanto ha detto il premier palestinese, Mohammed Shtayyeh, in un’intervista rilasciata ad Associated Press oggi, giorno in cui il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan si trova in Israele, dove ha incontrato a Tel Aviv il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant per discutere dell’andamento della guerra fra Israele e Hamas, giunta al terzo mese. Gallant ha dichiarato che l’obiettivo di Israele di distruggere Hamas richiederà ancora diversi mesi. Per Shtayyeh è giunto il momento per gli Stati Uniti di trattare con maggiore fermezza con Israele. “Ora che gli Stati Uniti hanno parlato bene, vogliamo che Washington passi ai fatti, vale a dire che abbiamo bisogno di misure specifiche per attuare la soluzione a due Stati, non solo di credere nella soluzione a due Stati”, ha detto Shtayyeh.

15:00 Sullivan in Israele, in corso incontro con Netanyahu

Il consigliere Usa della sicurezza nazionale Jake Sullivan è a Tel Aviv, in Israele, ed è in corso un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta il Times of Israel citando l’ufficio del premier, precisando che l’incontro si sta svolgendo nel quartier generale dell’esercito. 

14:45 Gaza, salgono a 18.787 i morti nella Striscia

È salito a 18.787 morti e 50.897 feriti il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, aggiungendo che un gran numero di vittime si trova ancora sotto le macerie o per le strade. Lo riferisce l’emittente Al-Jazeera.Il portavoce ha precisato che negli attacchi delle ultime 24 ore il bilancio è stato di almeno 179 morti e 303 feriti.

14:30 Esercito Israele offre taglia su 4 leader Hamas

L’esercito israeliano ha lanciato volantini nella Striscia di Gaza offrendo una taglia in denaro in cambio di informazioni su dove si trovino quattro leader di Hamas. Sui social circolano le immagini dell’opuscolo che promette agli abitanti di Gaza 400.000 dollari per informazioni sul leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar; 300.000 dollari per informazioni su suo fratello, Muhammed Sinwar, che comanda la brigata meridionale del gruppo palestinese; 200.000 dollari per informazioni su Rafaa Salameh, il comandante del battaglione Khan Younis di Hamas; e la somma di 100.000 dollari per informazioni su Mohammed Deif, il comandante dell’ala militare di Hamas. Il volantino contiene un numero di telefono e un contatto sull’app di messaggistica Telegram con l’esercito israeliano che promette riservatezza. 

13:30 Ok Knesset a oltre 7 mld dollari aggiuntivi bilancio per guerra

Il Parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato una variazione del bilancio 2023 che prevede lo stanziamento di ulteriori 28,9 miliardi di shekel, pari a 7,87 miliardi di dollari, per coprire i costi della guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel, aggiungendo che la variazione è stata approvata con 59 voti a favore e 45 contrari. I fondi serviranno a un aumento delle spese militari e civili, per coprire per esempio gli alloggi per gli sfollati israeliani fuggiti dalle città vicino a Gaza e al confine con il Libano

13:00 Idf, arresi 70 uomini Hamas a nord di Gaza 

Circa 70 miliziani di Hama si sono arresi alle truppe israeliane nella zona dell’ospedale di Kamal Adwan, nel nord di Gaza. Lo affermano le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. I miliziani palestinesi si sono consegnati all’Idf, consegnando armi da fuoco ed equipaggiamento e saranno ora interrogati dallo Shin Bet e dall’unità 104 della direzione di intelligence militare. L’Idf sostiene di aver localizzato, nei giorni scorsi, un edificio vicino all’ospedale che veniva utilizzato dagli uomini di Hamas. Sono seguiti diversi scontri durante i quali sono stati uccisi diversi miliziani.

12:15 Idf, colpiti obiettivi Hezbollah in sud Libano 

Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno affermato di aver colpito questa mattina diversi siti di Hezbollah nel sud del Libano in risposta a un attacco contro il nord di Israele. Lo riporta The Times of Israel. Hezbollah ha comunicato la morte di uno dei suoi miliziani. Uccisione che fa salire a 104 il bilancio delle vittime tra le fila di Hezbollah dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas. 

11:30 Consiglio ebrei, insopportabile ostilità antisemita in Germania

In occasione della ‘Giornata della comunità ebraica’ a Berlino, il Consiglio centrale degli ebrei ha definito insopportabile l’ostilità antisemita in Germania. “È spaventoso per me vedere manifestazioni apertamente antisemite nelle strade tedesche”, ha detto il presidente Josef Schuster all’emittente rbb24, come riporta Frankuferter Allgemeine Zeitung. Per Schuster è anche spaventoso quando gli ebrei, riconoscibili come tali, ad esempio se indossano la kippah, vengono aggrediti e insultati nelle strade tedesche. “Penso che questa sia una situazione insopportabile”, ha detto il presidente del Consiglio centrale degli ebrei. Da oggi a domenica prossima gli ebrei provenienti da tutta la Germania si riuniranno a Berlino per una giornata comunitaria. All’insegna del motto “Vivere insieme” sono attesi più di 1.000 partecipanti. Sono previsti, tra le altre cose, workshop, dibattiti e conferenze.

10:20 Iran, problemi per Usa se ci sarà task force nel Mar Rosso 

L’Iran ha avvertito delle conseguenze della possibile creazione di una task force multinazionale, sostenuta dagli Stati Uniti, per proteggere le navi nel Mar Rosso dagli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. “Nessuno può fare una mossa in una regione in cui abbiamo il predominio”, ha dichiarato il ministro della Difesa iraniano Mohammad Reza Ashtiani all’agenzia di stampa ufficiale degli studenti iraniani (Isna), “s fanno una mossa così irrazionale, si troveranno di fronte a problemi fuori dall’ordinario”. In precedenza il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan aveva detto ai giornalisti che Washington era in trattative con “altri Paesi” per formare una task force marittima per garantire il passaggio sicuro delle navi nel Mar Rosso, ma non ha fornito ulteriori dettagli. 

09:30 Continuano combattimenti a Jabalia e Khan Younis

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano che i combattimenti sono continuati durante la notte e questa mattina a Shejaiya e Jabalia, nel nord di Gaza, e a Khan Younis, nel sud. L’esercito fa sapere di aver eliminato “molti terroristi” di Hamas nel nord negli ultimi giorni. I soldati israeliani hanno fatto irruzione in un complesso scolastico da cui uomini armati di Hamas avevano sparato contro i soldati, li hanno uccisi e hanno eliminato le “infrastrutture terroristiche” trovate nella scuola. A Khan Younis, le truppe dell’unità Maglan hanno fatto irruzione in diverse località e hanno trovato armi, tra cui granate e fucili kalashnikov. I soldati hanno anche distrutto due entrate di tunnel, un magazzino di armi e una postazione per il lancio di razzi. 

09:15 Qatar e Egitto al lavoro per nuovo accordo con Hamas 

 Secondo alcuni media, tra cui il sito panarabo Al-Araby Al-Jadeed e il quotidiano israeliano Haaretz, Qatar e Egitto sarebbero al lavoro per mediare un nuovo accordo tra Israele e Hamas. Al-Araby Al-Jadeed cita fonti egiziane secondo cui Israele ha chiesto al Cairo di mediare un accordo, mentre Haaretz cita fonti palestinesi che affermano che il Qatar e l’Egitto stanno tenendo colloqui informali per formulare uno schema per un nuovo accordo. Si ritiene che al centro di un nuovo patto ci sia il rilascio dei 135 ostaggi che ancora si trovano nella Striscia di Gaza, di cui almeno 20 sarebbero morti.

09:00 Sullivan incontra bin Salman in Arabia Saudita

Il consigliere degli Stati Uniti per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, ha incontrato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman in Arabia Saudita per discutere degli sforzi per creare una pace tra israeliani e palestinesi. “Hanno discusso una serie di questioni bilaterali e regionali, compresi gli sforzi in corso per creare nuove condizioni per una pace duratura e sostenibile tra israeliani e palestinesi”, si legge in una dichiarazione della Casa Bianca, che aggiunge che i due hanno anche discusso della risposta umanitaria a Gaza, compreso come aumentare il flusso di aiuti verso l’enclave palestinese. 

08:45 Gallant, troveremo modo per continuare a farci aiutare da Usa

Troveremo un modo per aiutare gli americani ad aiutarci“. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, riconoscendo le diverse opinioni tra Israele e gli Stati Uniti in merito all’operazione militare nella Striscia di Gaza. Gallant si è però detto fiducioso che le due parti troveranno un modo per continuare l’operazione. In conferenza stampa ieri, ha dichiarato che Israele apprezza il sostegno diplomatico e militare ricevuto dagli Stati Uniti e che, nonostante le differenze, entrambe le parti concordano sul fatto che Israele deve prevalere su Hamas. Ha aggiunto poi che Israele “è consapevole” di dover tenere conto delle esigenze degli Stati Uniti, “senza rinunciare agli obiettivi della guerra”. 

08:30 Salgono a 3 i palestinesi uccisi in attacco a Jenin

Un giovane palestinese che è stato gravemente ferito nella notte dai colpi di arma da fuoco sparati dall’esercito israeliano nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, è morto a causa delle ferite riportate. Lo rende noto il ministero della Sanità palestinese, come riporta l’agenzia Wafa, che aveva già in precedenza riferito della morte di altri 2 giovani nell’attacco di un drone israeliano sempre a Jenin. 

08:00 Morto un altro soldato Israele a Gaza, totale sale a 116 

Le forze di sicurezza israeliane (Idf) hanno comunicato la morte di un soldato durante i combattimenti di ieri nel sud della Striscia di Gaza. Quest’ultimo decesso porta a 116 il bilancio dei soldati uccisi nell’offensiva di terra contro Hamas. Si tratta del 38enne Elisha Loewenstern del battaglione 8104 della 179a brigata corazzata di riserva, di Harish. Un altro soldato del battaglione è rimasto gravemente ferito dopo che il carro armato sul quale si trovavano i due è stato colpito da un missile anticarro. Lo riportano i media locali. 

07:30 Famiglie ostaggi a Netanyahu, spieghi stop negoziati con Hamas

I familiari degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza si sono detti “scioccati” da un report secondo cui il gabinetto di guerra ha deciso di non inviare il capo del Mossad in Qatar per portare avanti i negoziati su un nuovo accordo con Hamas e chiedono una “spiegazione immediata” al primo ministro, Benjamin Netanyahu. Lo riporta Times of Israel. Si ritiene che a Gaza siano rimasti 135 ostaggi – non tutti vivi – dei 240 presi il 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas in Israele

07:00 Raid israeliano su campo profughi Rafah, almeno 13 morti 

Un raid areeo israeliano ha colpito Al-Shabura, a Rafah, un campo profughi palestinese nel sud della Striscia di Gaza, distruggendo due edifici residenziali e uccidendo almeno 13 persone. Lo riferisce l’agenzia governativa siriana Sana, secondo cui le operazioni di ricerca e salvataggio continuano e altre vittime potrebbero essere ancora intrappolate sotto le macerie.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata