Medici senza Frontiere: "Attaccato nostro convoglio a Gaza, un morto". Portavoce Abu Mazen: "Usa obblighino Israele a fermarsi"
Continua il conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Medici Senza Frontiere denuncia che un convoglio dell’organizzazione umanitaria è stato attaccato mentre cercava di evacuare 137 persone intrappolate da una settimana a causa degli scontri intorno all’ospedale di Al Shifa, a Gaza. Nell’attacco un familiare di un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (MSF) è stato ucciso, e un altro è rimasto ferito. Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, chiede agli Stati Uniti di obbligare Israele a fermare il genocidio in atto verso la popolazione di Gaza.
Idf, blitz contro Hamas in quartieri residenziali Gaza City
Le truppe israeliane hanno fatto irruzione nelle case di alti funzionari di Hamas nel quartiere residenziale di Rimal, a Gaza City, secondo quanto dichiarato dalle Forze di Difesa Israeliane, citate da Times of Israel. I soldati, con il supporto degli aerei militari, stanno combattendo Hamas a Rimal e nel quartiere di Sheikh Ijlin e stanno cercando di localizzare le infrastrutture del gruppo. Gran parte di Rimal, un tempo uno dei quartieri più prosperi della Striscia, è stata distrutta dagli attacchi aerei israeliani. Le truppe hanno localizzato circa 35 tunnel e decine di armi nei due quartieri e hanno ucciso diversi miliziani di Hamas. L’Idf ha riferito di aver fatto anche irruzione in un campo militare di Hamas nell’area di Rimal, localizzando un deposito di armi e sette lanciarazzi.
Qatar, progressi su accordo per liberazione ostaggi
Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, si è detto fiducioso che si possa raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza da Hamas. Lo riporta l’emittente qatariota Al Jazeera. “Ci sono stati buoni progressi negli ultimi giorni”, ha affermato lo sceicco, in conferenza stampa congiunta con l’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue Josep Borell a Doha. Secondo il premier restano dei punti critici che però sono più “pratici e logistici”.
Leader Hamas chiede nuova riunione Paesi arabi e musulmani
Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha esortato il Comitato arabo-islamico a riunirsi con urgenza “per discutere i modi per fermare la guerra e rompere l’assedio della Striscia di Gaza”. Ne dà notizia l’agenzia turca Anadolu. Il Comitato ministeriale arabo-islamico è stato costituito dal Vertice congiunto arabo-islamico che si è tenuto in Arabia Saudita l’11 novembre, con lo scopo di seguire l’attuazione dei risultati del summit. Haniyeh ha sottolineato “la necessità di agire rapidamente per obbligare Israele a rispettare le risoluzioni internazionali che chiedono di porre fine all’aggressione contro il popolo palestinese e di proteggere gli ospedali a Gaza”.
Huthi in Yemen avvertono, prenderemo di mira navi Israele
Un portavoce degli Huthi, gruppo armato ribelle presente in Yemen, e vicino all’Iran, ha dichiarato che verranno prese di mira tutte le navi di proprietà o gestite da compagnie israeliane o che portano la bandiera dello Stato ebraico. Lo riporta l’emittente qatariota Al Jazeera. Il portavoce, Yahya Sarea, ha invitato tutti i Paesi a richiamare i propri cittadini che lavorano negli equipaggi di queste navi.
Fuoco lungo il confine israelo-libanese
Attacchi reciproci tra l’esercito israeliano ed Hezbollah sono stati registrati lungo il confine tra il Libano e Israele. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha riferito che “gli aerei da guerra dell’Idf hanno distrutto” poco fa “infrastrutture dell’organizzazione terroristica Hezbollah in territorio libanese”. Secondo Hagari l’esercito israeliano ha risposto dopo che 10 colpi di mortaio sono stati sparati dal Libano contro “un’area pacifica” nel nord di Israele.
Direttore ospedali Gaza, squadra Oms ad al-Shifa per evacuare bimbi
Il direttore degli ospedali di Gaza, Mohammed Zaqout, ha riferito che una squadra dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), si sta dirigendo all’ospedale di al-Shifa per evacuare i 32 bimbi rimasti nella struttura. Un reporter dell’Associated Press ha visto un convoglio di ambulanze, scortato da veicoli delle Nazioni Unite, dirigersi a nord, verso Gaza City.
Oms, rimasti ad al-Shifa 32 bimbi in condizioni critiche
Un team delle Nazioni Unite ha riferito che 291 pazienti sono rimasti nell’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza, dopo che le truppe israeliane hanno fatto evacuare gli altri. Tra loro ci sono 32 bimbi in condizioni estremamente critiche, pazienti con ferite gravemente infette e altri con lesioni spinali che non sono in grado di muoversi. L’équipe ha potuto visitare l’ospedale per un’ora dopo che circa 2.500 sfollati, pazienti e personale medico avevano lasciato il complesso, ha riferito l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha guidato la missione. Il personale medico rimasto è di 25 persone. “Il personale sanitario e i pazienti erano terrorizzati per la loro sicurezza e la loro salute e chiedevano di essere evacuati”, ha dichiarato l’agenzia Onu.
Wafa, due palestinesi uccisi in Cisgiordania
L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che l’esercito israeliano ha ucciso due palestinesi durante le sue incursioni in Cisgiordania. Secondo l’agenzia, un 20enne, Omar Laham, è stato ucciso da un colpo di pistola alla testa durante scontri con le forze israeliane nel campo profughi di Dheisheh, a sud di Betlemme. Mentre un altro uomo, un 46enne disabile, identificato come Issam al Fayed, sarebbe stato ucciso all’ingresso del campo profughi di Jenin.
Portavoce Abu Mazen, Usa obblighino Israele a fermarsi
“Nei confronti del popolo palestinese è in atto un genocidio. Gli Usa non capiscono che, se continuano a sostenere ciecamente Israele, sarà la guerra totale in Medio Oriente, e ci siamo vicini”. A dirlo, in una intervista a La Stampa, è Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen. “Chiediamo, prima di tutto, il cessate il fuoco – prosegue -. E’ ancora troppo presto per parlare di qualsiasi altra cosa. Stop ai bombardamenti, poi medicine e cibo alla gente. Gli americani parlano e gli israeliani continuano a non sentire”. Quindi Nabil Abu Rudeineh ha aggiunto: “Gli europei, anche l’Italia con la premier Meloni che ha incontrato Mr. Abu Mazen, dovrebbero far pressione su Israele e Washington”.
Msf, attaccato nostro convoglio a Gaza: 1 morto e 1 ferito
“Un familiare di un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (MSF) è stato ucciso, e un altro è rimasto ferito, in un attacco contro un convoglio dell’organizzazione umanitaria che cercava di evacuare 137 persone intrappolate da una settimana a causa degli scontri intorno all’ospedale di Al Shifa, a Gaza. L’attacco è avvenuto ieri pomeriggio”. Lo riporta la stessa organizzazione umanitaria in una nota. “MSF condanna con la massima fermezza questa aggressione deliberata – prosegue il comunicato -. Il convoglio di MSF, composto da cinque mezzi con il simbolo dell’organizzazione ben riconoscibile, è partito alle 9 del mattino di ieri con 137 persone, composte da membri dello staff palestinese di MSF e i loro familiari, tra cui 65 bambini. Il convoglio ha lasciato i locali di MSF (guesthouse, ufficio e clinica situati vicino all’ospedale Al Shifa) in direzione del sud di Gaza per raggiungere un luogo più sicuro. Dall’11 novembre queste persone erano intrappolate a causa dei combattimenti e da allora MSF ha ripetutamente chiesto una loro evacuazione in sicurezza”.
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