Raid dello Stato ebraico nella Striscia, decine anche i feriti a Maghazi.  Iran: "Cessate il fuoco o Usa saranno colpiti duramente"

IN AGGIORNAMENTO  – Benjamin Netanyahu rifiuta ogni proposta di pace umanitaria a Gaza nonostante la richiesta anche degli Stati Uniti. “Non ci sarà il cessate il fuoco senza il ritorno dei nostri ostaggi, lo diciamo sia ai nostri nemici che ai nostri amici. Noi Continueranno finché non li batteremo”, ha detto il primo ministro israeliano. A Ramallah l’incontro tra il segretario di Stato Usa Blinken e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas. “La sicurezza e la pace si ottengono ponendo fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina, con la sua capitale Gerusalemme Est, ai confini del 1967” ha detto Abbas. Almeno 51 persone sono morte e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Maghazi. 

Von der Leyen sente Al-Sisi, grazie per leadership Egitto su aiuti

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah Al Sisi, per discutere della situazione in Medioriente. Lo ha riferito lei stessa in un post su X. “Bella telefonata con il Presidente Al-Sisi. Abbiamo discusso della situazione in Medioriente. L’ho ringraziato per la leadership dell’Egitto nel fornire aiuti umanitari a Gaza e nell’aiutare a far uscire i cittadini europei da Gaza. Abbiamo convenuto sull’importanza di proteggere le vite dei civili, di rispettare il diritto internazionale e il diritto umanitario e di garantire che i palestinesi non vengano sfollati da Gaza. Abbiamo concluso sulla necessità di una pace duratura in Medioriente basata su una soluzione a due Stati”, ha scritto su X von der Leyen.

Blinken, flusso aiuti a Gaza fortemente insufficiente

Il flusso di aiuti nella Striscia di Gaza è “fortemente insufficiente” con circa 100 camion al giorno. È quanto ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel corso della sua visita a sorpresa in Iraq dopo avere incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas in Cisgiordania.

Media, capo Cia è in Israele

Il direttore della Cia, William Burns, è arrivato in Israele per incontrare leader e funzionari dell’intelligence israeliani. Lo riporta il New York Times (Nyt). Precedentemente il Times of Israel aveva riportato che Burns avrebbe visitato Israele questa settimana per discutere della guerra contro Hamas, aggiungendo che il suo sarà un tour regionale concentrato in particolare sugli sforzi per garantire il rilascio dei circa 240 ostaggi attualmente detenuti a Gaza e che Burns farà tappa anche in Qatar, negli Emirati Arabi Uniti e in Egitto.

Netanyahu, Hamas vuole ucciderci tutti, sarà eliminato

“Hamas ha iniziato una guerra contro di noi perché vuole ucciderci tutti e non per un conflitto fra noi. Hamas ha sbagliato e quindi sarà eliminato. Solo insieme vinceremo”. Lo scrive su X il premier di Israele, Benjamin Netanyahu.

Tajani, troppe vittimi civili, favorevoli a pause umanitarie

“Abbiamo chiesto con forza a Israele di colpire soltanto centrali terroristiche e i siti da dove vengono lanciati i missili” nella Striscia di Gaza “e di dare la possibilità alla popolazione civile di stare fuori dalla guerra, purtroppo non sempre accade e ci sono troppe vittime civili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, intervenendo a ‘Che tempo che fa’ su Nove. “Noi siamo favorevoli a delle pause per consentire ai civili di spostarsi”, ha proseguito Tajani, aggiungendo che “abbiamo anche inviato materiali di sostegno, che lentamente dovrebbero entrare nella Striscia attraverso il valico di Rafah”.

Tajani, Anp interlocutore giusto per democrazia in Palestina dopo guerra

“L’Anp è l’interlocutore giusto con cui provare a costruire una democrazia in Palestina una volta conclusa la guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, intervenendo a ‘Che tempo che fa’ su Nove, rispondendo alla domanda di Fabio Fazio se sia una buona notizia il fatto che il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha detto oggi al segretario di Stato Usa Antony Blinken che “la Striscia di Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina e ci assumeremo tutte le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale sia per la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, che per la Striscia di Gaza”. “Assolutamente sì, l’Anp è l’unica autorità” palestinese “che noi riconosciamo, mentre Hamas è un’organizzazione terroristica che ha dato il via al disastro al quale stiamo assistendo”, ha detto Tajani.

Colloquio presidente iraniano Raisi col Papa

In una conversazione telefonica con Papa Francesco, il presidente iraniano Seyed Ebrahim Raisi oggi ha affermato che il sostegno odierno al popolo oppresso della Palestina è la pratica degli insegnamenti di tutte le religioni abramitiche, compresi i cristiani, e ha apprezzato la posizione del pontefice sulla necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza. Lo riporta l’agenzia Irna. Raisi ha parlato di “crimini orribili e senza precedenti del regime usurpatore sionista”, di “pratiche di apartheid non solo contro i musulmani palestinesi ma anche contro altre religioni divine, che viene attuato con il sostegno degli americani e di diversi paesi europei”. Ai paesi occidentali “che sostengono questo regime” dovrebbe essere ricordato, secondo Raisi, di “accelerare la cessazione di questi crimini”, “la posizione dell’oppressore e degli oppressi”. Raisi ha descritto come ottimi i rapporti tra la Repubblica islamica dell’Iran e il Vaticano nel 70esimo anniversario dell’instaurazione delle relazioni, e ha fatto riferimento alla libertà d’azione dei cristiani nel compiere pratiche religiose e nel godere tutti i diritti dei cittadini nella Repubblica islamica dell’Iran, riferisce Irna, secondo cui Papa Francesco, pur apprezzando le posizioni di Raisi nel sostenere il popolo oppresso della Palestina, ha sottolineato la necessità di cercare di fermare gli attacchi contro Gaza e di stabilire un cessate il fuoco in questa regione e ha detto che “come leader dei cattolici nel mondo farò tutto ciò che è in mio potere per fermare questi attacchi e impedire che più donne e bambini diventino vittime a Gaza”.

Blinken a Baghdad per colloqui con premier Iraq

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, dopo la sua tappa in Cisgiordania dove ha incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas nell’ambito del suo viaggio in Medioriente si è recato a Baghdad per colloqui con il premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani. La sua visita giunge mentre le forze Usa nella regione affrontano un’ondata di attacchi da parte delle milizie alleate dell’Iran in Iraq e altrove. Le forze statunitensi hanno abbattuto domenica un altro drone d’attacco unidirezionale che stava prendendo di mira le truppe Usa e della coalizione vicino alla loro base nella vicina Siria, ha riferito un funzionario statunitense.

Idf, entro 48 ore inizieremo a entrare a Gaza City

L’esercito di Israele (Idf) stima che le forze nella Striscia di Gaza circonderanno completamente Gaza City entro 48 ore e inizieranno poi i combattimenti all’interno della città. Lo riporta Haaretz, aggiungendo che l’obiettivo per l’Idf sarà quello di raggiungere gli operativi di Hamas che sono stati spinti in città e di distruggere i tunnel e le istituzioni militari e civili del gruppo. L’Idf ritiene che sia possibile raggiungere l’obiettivo di distruggere Hamas ma che ciò richiederà un lungo periodo di tempo, da alcuni mesi a un anno, o anche di più. L’Idf ha osservato anche che per liberare l’area dai miliziani è necessario agire in modo approfondito e relativamente lento. Secondo quanto riferito dall’esercito israeliano – riporta ancora Haaretz – in questa fase l’Idf si asterrà dall’entrare nei tunnel, partendo dal presupposto che siano dotati di trappole esplosive e in alcuni casi, se l’intelligence lo ritiene opportuno, l’aviazione colpirà il tunnel dall’alto neutralizzando chiunque si trovi all’interno.

Media, raid Israele uccide 4 familiari reporter in sud libano, 3 bambini

Un raid aereo israeliano ha colpito il sud del Libano e, secondo quanto riporta il giornale libanese L’Orient Le Jour, diversi civili sono rimasti uccisi. Secondo le informazioni della testata, sono due le auto che erano in movimento nella zona colpita al momento del raid: una appartenente al giornalista Samir Ayoub della radio Sot el-Chaab, e un’altra, che sarebbe stata presa di mira dall’esercito israeliano, che era guidata dalla nipote del giornalista, Hoda Abdel Nabi Hijazi, la quale era accompagnata dalla madre e dai tre figli. Secondo L’Orient Le Jour, che cita fonti dei soccorritori, il giornalista e la nipote sarebbero rimasti feriti, mentre il resto dei passeggeri sarebbe morto. La tv di Hezbollah Al-Manar riferisce della morte di 3 bambini e della nonna, e aggiunge che il fatto sarebbe avvenuto lungo la strada fra le località di Aïnata e Aïtaroun.

Khamenei incontra leader Hamas Haniyeh in Iran

La Guida suprema dell’Iran, ayatollah Ali Khamenei, ha incontrato il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e la delegazione che lo accompagnava. Secondo i media di Stato iraniani l’incontro si è svolto a Teheran. “La politica permanente della Repubblica islamica dell’Iran è quella di sostenere le forze di resistenza palestinesi nei confronti degli occupanti sionisti”, ha affermato Khamenei in un post su X, “i crimini del regime sionista a Gaza sono sostenuti direttamente dagli Stati Uniti e da alcuni governi occidentali”.

Israele, Hamas usa ospedali Gaza per mascherare sue attività

In un briefing ai media internazionali, il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha rivelato nuove informazioni di intelligence e prove che dimostrerebbero l’uso da parte di Hamas delle strutture mediche nella Striscia di Gaza per coprire le proprie attività. Hagari ha presentato un video che mostra un ingresso sotterraneo dell’ospedale Sheikh Hamad, che secondo lui si collega alla rete di tunnel di Hamas. Un altro video mostra uomini armati di Hamas che aprono il fuoco contro le forze israeliane dall’ospedale. “Se non bastasse che abbiamo scoperto un tunnel sotto l’ospedale, i terroristi hanno anche sparato ai nostri soldati dall’interno dell’ospedale”, ha affermato Hagari, aggiungendo che l’IDF avrebbe informazioni su una rete di tunnel sotto il cosiddetto ospedale indonesiano, nonché immagini aeree che mostrano lanciarazzi a poche decine di metri dal complesso. L’ospedale indonesiano sarebbe “sistematicamente” usato da Hamas “per mascherare la sua infrastruttura terroristica sotterranea”, ha detto Hagari, che ha anche presentato intercettazioni di chiamate tra funzionari di Hamas da cui emergerebbe l’utilizzo delle riserve di carburante che appartengono all’ospedale indonesiano. L’IDF aveva in precedenza accusato Hamas di avere la sua base operativa principale sotto l’ospedale Shifa, il più grande centro medico di Gaza, e di accumulare carburante per scopi terroristici.

Netanyahu: “No cessate il fuoco senza ritorno dei nostri ostaggi”

“Non ci sarà un cessate il fuoco senza il ritorno dei nostri ostaggi”. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, visitando la base dell’aeronautica militare di Ramon, nel sud di Israele. “Lo diciamo sia ai nostri nemici che ai nostri amici. Continueremo finché non li sconfiggeremo”, ha aggiunto Netanyahu. 

Israele: “Trovati lanciarazzi Hamas vicino a piscina e parco giochi”

 Le forze di terra israeliane che operano nel nord della Striscia di Gaza hanno localizzato lanciarazzi di Hamas in prossimità di una piscina e di un parco giochi”. Lo rivelano le forze di difesa israeliane citate dal Times of Israel. Le truppe della 551esima Brigata hanno trovato quattro lanciatori sotterranei a circa cinque metri da una piscina per bambini e a circa 30 metri da case residenziali nel nord della Striscia di Gaza, come mostrano i filmati condivisi dall’Idf. Un’altra clip mostra le truppe della 401esima Brigata che individuano una serie di lanciarazzi all’interno di un parco giochi per bambini. “Questa è un’ulteriore prova del costante utilizzo da parte dell’organizzazione terroristica Hamas della popolazione civile come scudo umano per scopi terroristici”, afferma l’Idf in una nota. 

 Iran: “Cessate il fuoco o Usa saranno colpiti duramente”

 “Il nostro consiglio agli americani è di fermare immediatamente la guerra a Gaza e di attuare un cessate il fuoco, altrimenti saranno colpiti duramente”. Lo ha detto il ministro della Difesa iraniano Mohammad Reza Ashtiani all’agenzia di stampa semiufficiale Tasnim. Lo riporta Al Jazeera. L’Iran ritiene che gli Stati Uniti siano “militarmente coinvolti” nel conflitto, ha aggiunto il ministro della Difesa.

Ministero Sanità Gaza: “Bilancio sale a 9.770 morti”

Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che il bilancio delle vittime nell’enclave dal 7 ottobre è salito a 9.770, compresi 4.880 bambini. I feriti sarebbero 26mila. Lo riporta Al Jazeera. In Cisgiordania ci sarebbero invece stati 152 morti e 2.100 feriti, in Israele 1.405 morti e 5.600 feriti.

Medioriente, Abbas: “Pace solo con Stato di Palestina con confini del 1967”

“Come possiamo rimanere in silenzio sull’uccisione di diecimila palestinesi, tra cui quattromila bambini, decine di migliaia di feriti e la distruzione di decine di migliaia di unità abitative, infrastrutture, ospedali, centri di accoglienza e serbatoi d’acqua?”. Così il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, ricevendo oggi il segretario di Stato americano Anthony Blinken a Ramallah. Lo riporta l’agenzia Wafa. “La sicurezza e la pace si ottengono ponendo fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina, con la sua capitale Gerusalemme Est, ai confini del 1967” ha aggiunto Abbas.

Blinken: “Basta violenza estremista contro i palestinesi”

 Il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha incontrato a Ramallah il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, ha insistito sulla fine della “violenza estremista” contro i palestinesi in Cisgiordania. Blinken, che ha è stato venerdì in visita a Tel Aviv, ha detto di aver sentito “un chiaro impegno da parte del governo ad affrontare la violenza estremista in Cisgiordania, a condannarla, ad agire per prevenirla, ad agire contro coloro che la perpetrano”, “questo è importante e guarderemo da vicino per garantire che i nostri amici mantengano tale impegno”. 

Incontro tra Abbas e Blinken

Il segretario di Stato americano Antony Blinken sta incontrando il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah. La visita arriva dopo l’incontro di Blinken per discutere della guerra in corso tra Israele e Hamas con i rappresentanti dei paesi arabi in Giordania ieri e dopo la visita in Israele di venerdì.Lo riporta Haaretz.

Netanyahu sospende ministro Israele che evoca bomba atomica su Gaza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sospeso a tempo indeterminato il ministro del Patrimonio Amihai Eliyahu dalle riunioni del governo, dopo che in un’intervista ha detto che “è una delle possibilità” sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza. Lo annuncia l’ufficio del premier, citato dal Times of Israel. Eliyahu ha poi cercato di ritrattare parlando di un’osservazione “metaforica”, ma è stato criticato da tutte le parti politiche, anche da Netanyahu, che ha definito le sue parole come “fuori dalla realtà”. 

 

Ministro Israele evoca bomba atomica su Gaza, poi ritratta

Il ministro israeliano del Patrimonio Amichai Eliyahu, del partito di estrema destra Otzma Yehudit di Itamar Ben Gvir, in un’intervista a Radio Kol Berama ha detto che “è una delle possibilità” sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza.Eliyahu ha anche espresso la sua obiezione a qualsiasi aiuto umanitario a Gaza, dicendo che “non forniremmo aiuti umanitari ai nazisti” e accusando che “non esistono civili non coinvolti a Gaza”.Quanto al destino della popolazione palestinese, “possono andare in Irlanda o nei deserti, i mostri di Gaza dovrebbero trovare una soluzione da soli”. Lo riporta The Times of Israel. Le sue parole hanno suscitato molte polemiche, tanto che Eliyahu ha tentato di ritrattare la sua affermazione sulla bomba atomica su Gaza twittando che “è chiaro a chiunque abbia un cervello che l’osservazione sull’atomica era metaforica”. Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha parlato di “un’osservazione orribile e folle da parte di un ministro irresponsabile”, “Netanyahu deve rimuoverlo stamattina”.

Israele: “Colpiti 2500 obiettivi a Gaza”

E l’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito oltre 2.500 obiettivi a Gaza dall’inizio dell’operazione di terra. Lo riporta Haaretz, aggiungendo che nella notte l’esercito ha colpito un complesso militare di Hamas che comprende quartier generali operativi e posti di osservazione.

Scontri in Cisgiordania, 2 palestinesi uccisi ad Abu Dis

Due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dell’esercito israeliano nel villaggio di Abu Dis, in Cisgiordania, in scontri con le forze armate israeliane, secondo il Ministero della Sanità palestinese. Lo riporta Haaretz, aggiungendo che gli scontri sono scoppiati mentre l’esercito israeliano effettuava un’operazione di arresto.I due giovani sono stati identificati come Nabil Halabia, 20 anni, ricercato dai militari, e Musa Diaa Zarour, 22 anni. 

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